ll fenomeno temporalesco che ha interessato la Puglia l'8 Giugno 2011 è, dal punto di vista meteorologico, un concentrato di potenza e bellezza. Violente e devastanti grandinate si sono abbattute sul territorio, con chicchi dal diametro anche di 4-5cm, colpendo in particolare Conversano, Polignano e i comuni limitrofi.
Si mette in evidenza come l'evento rientra in quei casi di flussi di aria molto calda di origine Sahariana, caratterizzati da un pronunciato gradiente termico verticale secco (Elevated Mixer Layer, Carlson 1960), e trasportati verso le regioni meridionali sottovento la saccatura. Le nostre regioni meridionali non sono nuove infatti a configurazioni sinottiche di questo tipo per cui, in sede previsionale, questi tipi di flussi andrebbero con attenzione monitorati perchè possono porre le basi per genesi temporalesca anche violenta. Questo ultimo aspetto l'ho riscontrato sopratutto quando gli input cinematici destabilizzanti si sommano al forte riscaldamento solare. In mancanza di meccanismi sinottici, le formazioni temporalesche risultano spesso e volentieri guidati dal riscaldamento diurno e di più difficile individuazione.

I gradienti termici verticali in questo strato di aria calda e molto secca, possono creare un "fat" CAPE che permette intensi moti verticali, alla base di intense grandinate e forti raffiche di vento.

L' EML è importante nello sviluppo di fenomeni temporaleschi per i seguenti motivi:

1) Previene la convezione fino a quando l'instabilità viene raggiunta. In assenza di convezione l'evo traspirazione giornaliera può aggiungere umidità nello strato limite aumentando il valore della Theta -e

2) L'EML tende a creare convezione a carattere isolato. La convezione profonda in un ambiente “cappato”si attua in zone localizzate e caratterizzate da moderata convergenza. In questo caso i temporali isolati risultano più intensi di quelli organizzati dal momento che l'energia viene utilizzata da una singola cella piuttosto che da tante.

3)L'EML impedisce inoltre un profondo rimescolamento verticale che può distruggere il CAPE:

Dal radiosondaggio di Brindisi alle ore 12 UTC si evidenzia proprio l'EML, con uno strato umido al suolo sovrastato da uno molto più secco e separato da una inversione. Sopra lo strato di inversione la temperatura segue l'adiabatica secca mentre nel contempo l'umidità aumenta con la quota.
Il valore del CAPE è di 780 j/kg mentre l'aria è condizionatamente instabile. Il valore dello Storm Relative Helicity in aumento sino a 250 m^2/S^2 e lo shear del vento di 15/20 m/s giustificano gli intensi updraft della torre convettiva. L'inclinazione dell'asse del temporale lungo la direzione del vento in quota permette così una maggiore longevità del temporale. Il CIN è ovviamente alto ed il temporale tende così a rimanere isolato; questo aumenta come detto la severità di una singola cella. Il vento presenta un canale massimo proprio in aria secca e al di sopra l'inversione. Le precipitazioni inoltre nello strato secco tendono ad evaporare, creando inoltre le condizioni per il verificarsi di vigorose raffiche di vento.