--------------------------------------------------Output modellistico: FEBBRAIO 2006 ------------------------------------------
AffidabilitÃ* previsionale stimata: (stabilitÃ* delle
ENS) :alta
Solo poche modifiche per la previsione per il mese di febbraio, Per il mese tale periodo vale, in parte, quanto menzionato per il mese precedente in merito alle dinamiche di forcing tropicali e all’impatto delle dinamiche stratosferiche; il modello fornisce una prevalenza di runs tendenzialmente più freddi e perturbati della media, in ragione di 1.8-2,1 runs freddi contro 1, rappresentanti i runs nei quali l’attivitÃ* del vortice polare stratosferico viene valutata come debole. La fisiologica riduzione delle velocitÃ* zonali a livello emisferico e la tendenza alla perdita di intensitÃ* del vortice stratosferico polare tipica del periodo stagionale, nonché una migrazione dei minimi geopotenziali in bassa stratosfera e alta troposfera verso il comparto siberiano, potrebbero concretizzare una maggiore tendenza della cellula anticiclonica atlantica a comportarsi come blocco zonale a sviluppo più meridiano, con tendenza a cut off anticiclonici in sede nordatlantica e nordeuropea, produzione di estesi splitting del getto polare e di blocchi bicellulari come evoluzione delle condizioni precedentemente menzionate. Ciò riassume un pattern di circolazione più instabile, con figure sinottiche sicuramente abbastanza labili, scenario giÃ* descritto come probabile per una parte del mese di gennaio. La modalitÃ* di circolazione è in grado di favorire anche ripetuti affondi di aria artica marittima che nel periodo stagionale indicato, potrebbero risultare anche particolarmente freddi, con genesi di profonde depressioni in quota e al suolo sulla sede mediterranea centrale. Verso la parte centrale e finale del mese potranno registrarsi colate fredde dirette verso l’Europa centro occidentale, con temporanee risalite calde dirette verso il Mediterraneo centrale. Episodi simili potrebbero alternarsi con break di aria atlantica mite e umida, in conclusione dell’evoluzione di possibili blocchi bicellulari in sede europea. La possibilitÃ* di avere irruzioni di aria artica continentale appare più remota dell’eventualitÃ* di irruzioni fredde di derivazione artica marittima e viene stimata probabile per un 30%
1) il primo gruppo di runs,, riporta la previsione su indirizzi più affini a quelle proposte nei due mesi precedenti, e pone scenari idonei ad affondi di aria artica marittima su Europa centrale e Mediterraneo settentrionale. Il tipo di circolazione potrebbe essere abbastanza dinamico, mostrando un pattern favorevole per il rinnovamento di blocchi dinamici alla circolazione in sede atlantica centrale e centro orientale.
2) Il secondo gruppo di runsMantiene
(ULTIMO CALCOLATO) È all’ingrosso allineabile ai precedenti aggiornamenti, la disposizione delle anomalie geopotenziali ricalca quella presentata dai runs del modello negli ultimi mesi; unica differenza è che il presente runs in cui la traiettoria degli affondi artici marittimi e artici (indicativamente nella seconda parte del mese) si spinge anche piuttosto ad ovest nel bacino mediterraneo,m favorendo temporanee risalite calde;
3) terzo gruppo di runs è praticamente allineabile a quella riportata nell’aggiornamento precedente (pentad 2), anche se la dipsersione è largamente superiore e i compositi di anomalia sono scarsamente correlabili
La circolazione stimata per FEBBRAIO
AffidabilitÃ* previsionale stimata: media
Si conferma integralmente la previsione precedentemente formulata negli ultimi 2 aggiornamenti; per il mese di febbraio. E’ probabile che il mese in questione proponga condizioni favorevoli all’apertura di splitting del getto troposferico polare, favorito da estese anomalie geopotenziali in sede polare. Un potenziale zonale relativamente basso su tutto l’emisfero concretizza condizioni favorevoli alla genesi di blocchi bicellulari Sull’Europa centrale e Mediterraneo centrale, alternati a fasi dominate da blocchi alla circolazione zonale ad onda corta e ben sviluppati in senso meridiano, ma relativamente labili. In una prima fase del mese potrebbero prevalere le colate fredde sul Mediterraneo centrale di derivazione artica marittima rispetto al respiro Atlantico entrante dal Mediterraneo occidentale; questo favorirebbe episodi perturbati anche abbastanza frequenti con temperature al di sotto delle mede del periodo nella prima decade del mese e probabilmente anche nella seconda, proponendo condizioni favorevoli per generare le nevicate più consistenti della stagione su diverse aree della penisola. Successivamente la prevalenza degli inserimenti atlantici risulterebbe più probabile nella parte finale del mese, anche se non ci si attendono fasi zonali o con flusso atlantico “franco” di durata particolarmente lunga.
Nel complesso ci si attende un mese tendenzialmente più perturbato della media su quasi tutta la penisola, eccezion fatta per le regioni del nord ovest, le quali potrebbero risultare meno penalizzate da fasi di maltempo determinate da affondi artici marittimi culminanti con depressioni tirreniche o adriatiche
Si attendono anomalie termiche mediate sull’intero mese comprese fra -0.0° e -0.9°, con scarti maggiori sul settore adriatico e minori, se non neutri su quello tirrenico e nordovest. Sul centro e sul sud gli scarti negativi dalla media non dovrebbero eccedere nei 28 giorni il mezzo grado. Le precipitazioni dovrebbero risultare sopranorma su quasi tutta la penisola, con scarti positivi compresi fra 10 e 30%
Comparto
Range anomalia termica
Range anomalia pluviometrica
(fra parentesi la correzione rispetto il precedente aggiornamento) (fra parentesi la correzione rispetto il precedente aggiornamento) Alpi Occidentali
+0.2° / -0.6° (-0.0°)
+00% / -20% (+00%)
Padana Piemontese
+0.1° / -0.6° (+0.1°)
+00% / -20% (+00%)
Liguria e Alpi Marittime
+0.2° / -0.6° (-0.0°)
+00% / -20% (+00%)
Padana lombarda
+0.2° / -0.6° (-0.0°)
+00% / -20% (+00%)
Alpi centrali +0.2° / -0.5° (-0.0°)
+00% / -20% (+00%)
Padana veneta
+0.1° / -0.7° (-0.0°)
+00% / -20% (+00%)
Padana emiliana
+0.0° / -0.8° (-0.1°)
+10% / -20% (+00%)
Adriatico settentrionale
+0.1° / -0.7° (-0.1°)
+20% / -10% (+00%)
Pianura friulama
+0.0° / -0.8° (-0.1°)
+00% / -20% (+00%)
Alpi orientali
+0.0° / -0.8° (-0.1°)
+20% / -10% (+00%)
Romagna e ferrarese
+0.0° / -0.8° (-0.1°)
+20% / -10% (+00%)
Appennino settentrionale
+0.0° / -0.8° (-0.1°)
+20% / -10% (+00%)
Costa e pianura toscana
+0.2° / -0.5° (-0.1°)
+20% / -10% (+00%)
Marche e Abruzzo
+0.0° / -0.8°(-0.1°)
+20% / -10% (+00%)
Appennino centro settentrionale
+0.0° / -0.8° (-0.1°)
+20% / -10% (+00%)
Costa e pianura laziale
+0.3° / -0.5° (+0.0°)
+30% / +10% (+00%)
Appennino centrale
+0.1° / -0.7° (-0.1°)
+30% / +10% (+00%)
Adriatico centro meridionale
+0.1° / -0.7° (-0.1°)
+30% / +10% (+00%)
Costa e pianura tirrenica meridionale
+0.2° / -0.5° (-0.1°)
+30% / +10% (+00%)
Adriatico meridionale e Lucania
+0.0° / -0.7° (-0.2°)
+30% / +10% (+00%)
Appennino meridionale
+0.0° / -0.7° (-0.1°)
+30% / +10% (+00%)
Sardegna
+0.2° / -0.5° (-0.1°)
+10% / -10% (+00%)
Sicilia
+0.1° / -0.5° (-0.1°)
+30% / +10% (+00%)
--------------------------------------------------Output modellistico: MARZO 2006 ------------------------------------------
AffidabilitÃ* previsionale stimata: (stabilitÃ* delle
ENS) : alta
Negli ultimi due mesi le elaborazioni del modello climatologico relative al mese di marzo mostrano come tale periodo venga visto più come una prosecuzione del periodo invernale nella sua prima parte, mentre nella seconda mostri un avvio di primavera difficile. Tale andamento stagionale, per il Mediterraneo centrale, ricalcherebbe da vicino quanto vissuto nel marzo del 2005, quando nella sua prima decade di verificarono temperature record in senso negativo.
Il modello valuta come largamente probabile un collasso precoce del vortice polare stratosferico, e tale circostanza, unitamente alla presenza dei forcing di derivazione tropicale menzionati in precedenza, determinerebbe la ripetuta tendenza alla genesi di anticicloni di blocco in sia sede atlantica centrale che settentrionale, con possibili genesi conseguenti di blocchi bicellulari i minimi retrogradi sullo scenario Europeo centrale e orientale. Irruzioni di tipo artico marittimo e continentale sono ritenute equiprobabili nel corso della prima parte del mese di marzo.
La circolazione non mostra, almeno non fino alla terza decade, situazione favorevole per la strutturazione di stabili cellule anticicloniche sull’Europa meridionale, tuttavia sono probabili, nella seconda parte del mese, colate artiche marittime dirette verso l’Iberia, in grado di imporre risalite calde di un certo peso sul comparto mediterraneo centrale, anche se perturbate
1) il primo gruppo di runs è allineabile all'ultimo calcolato (pentad 3)
2) Il secondo gruppo di runs è allineabile all'ultimo calcolato (pentad 3)
3) terzo gruppo di runs
(ULTIMO CALCOLATO) simile a tutti i precedenti, valuta come estremamente probabile la persistenza di anomalie geopotenziali in sede atlantica centrale e settentrionale e in sede artica, La configurazione delle anomalie e il flusso medio propone per la prima parte del mese un tipo di circolazione molto simile a quella prevista per il mese di febbraio.
La circolazione stimata per MARZO
AffidabilitÃ* previsionale stimata: (stabilitÃ* delle
ENS) : media
La prima parte del mese potrebbe mostrarsi ancora molto dinamica sullo scenario mediterraneo centrale nella prima parte del mese di marzo, le anomalie descritte dal modello nel corso degli ultimi due mesi mostrano come la prima, e forse anche la seconda decade di marzo, possano avere decisamente caratteristiche di tipo invernale. L’indebolimento fisiologico del flusso zonale a livello emisferico consentirebbe la genesi e il rinnovamento di blocchi anticiclonici ad onda corta, in grado di pilotare masse d’aria fredda sia di estrazione artica continentale che di estrazione polare marittima sull’Europa meridionale. Verso la fine della prima parte del mese, le irruzioni polari marittime inserite in onde barocline dovrebbero prevalere, dirigendo prima sul comparto mediterraneo centrale e successivamente occidentale. Durante le irruzioni artiche marittime sull’Iberia e Mediterraneo occidentale saranno probabili le prime invasioni calde primaverili, le quali tuttavia si mostreranno perturbate e piuttosto piovose specie sull’estremo nord. Tale periodo potrebbe rivelarsi particolarmente prodigo di neve sul comparto alpino. Per l’intera durata del mese dovrebbe prevalere un tipo di tempo instabile e molto variabile per quanto riguarda le temperature (si prevede possano registrarsi numerosi sbalzi fra temperature rigide ed altre più miti, per tornare nuovamente a temperature rigide)
Nel complesso il mese si prevede possa risultare termicamente sottomedia, specie al nord, e con piovositÃ* leggermente oltre la media
Comparto
Range anomalia termica
Range anomalia pluviometrica
(fra parentesi la correzione rispetto il precedente aggiornamento) (fra parentesi la correzione rispetto il precedente aggiornamento) Alpi Occidentali
+0.2° / -0.8°
+20% / +00%
Padana Piemontese
+0.2° / -0.8°
+20% / +00%
Liguria e Alpi Marittime
+0.3° / -0.6°
+20% / +00%
Padana lombarda
+0.2° / -0.8°
+30% / +10%
Alpi centrali +0.2° / -0.8°
+30% / +10%
Padana veneta
+0.3° / -0.7°
+20% / +00%
Padana emiliana
+0.2° / -0.8°
+20% / +00%
Adriatico settentrionale
+0.2° / -0.8°
+20% / +00%
Pianura friulama
+0.2° / -0.8°
+30% / +10%
Alpi orientali
+0.1° / -0.8°
+30% / +10%
Romagna e ferrarese
+0.2° / -0.8°
+30% / +10%
Appennino settentrionale
+0.2° / -0.8°
+30% / +10%
Costa e pianura toscana
+0.3° / -0.7°
+30% / +20%
Marche e Abruzzo
+0.3° / -0.6°
+10% / +00%
Appennino centro settentrionale
+0.3° / -0.6°
+20% / +00%
Costa e pianura laziale
+0.4° / -0.5°
+20% / +00%
Appennino centrale
+0.3° / -0.6°
+20% / +00%
Adriatico centro meridionale
+0.3° / -0.6°
+20% / +00%
Costa e pianura tirrenica meridionale
+0.4° / -0.5°
+20% / +00%
Adriatico meridionale e Lucania
+0.4° / -0.5°
+20% / +00%
Appennino meridionale
+0.4° / -0.5°
+20% / +00%
Sardegna
+0.4° / -0.5°
+20% / +00%
Sicilia
+0.4° / -0.5°
+20% / +00%
Prime indicazioni Primavera 2006
Le prime proiezioni sulla primavera del 2006 indicano una modalitÃ* di circolazione che si avvicina abbastanza a quella avutasi nel 2005, specie per marzo, in cui è considerata concreta la probabilitÃ* di avere freddo tardivo, specie nella prima parte del mese. Il mese poi si caratterizzerÃ* da un alternanza di fasi di tempo più mite e perturbato ad altre più fredde, senza fasi di tempo stabile abbastanza durature. L’altalena del tempo fra freddo e caldo potrebbe continuare anche per il mese di aprile, quando il freddo e il tempo perturbato dovrebbero prevalere. Per maggio si attende un mese con una circolazione potenzialmente in grado di produrre anomalie termiche positive piuttosto estese su tutto il Mediterraneo con tempo tendenzialmente più stabile ma anche potenzialmente in grado di dar luogo a ondate temporalesche di rilievo
Angelo Bertozzi - Responsabile sviluppo modellistica numerica - Meteoromagna
Segnalibri