Gfs è gia' diversi giorni che vede attorno il 27-28 un tentativo di elevazione dell'hp atlantico, con parziale rallentamento del JS in uscita dal canada...andra' a finire anch'esso in un nulla di fatto??
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[I][FONT=Times New Roman]5-6-7 Gennaio 2009 Piacenza : 55cm max
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L'arte è un istante[/I]
speriamo abbia ragione alessandro foiano visto che è la sua ipotesi![]()
....una botta di qua, una di la, chissà per quanto resisterà. Sono montanti che fanno male. Tra l'altro mi pare che vedano in progressione, il secondo, il siberiano più intenso di quello aleutinico, siamo sui 40°C in 96 ore. Sono sempre più convinto che dalla prima decade di gennaio vivremo prima una fase artico marittima seguita da una artico continentale, con ottimo aiuto dell'atlantico.
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Citta' di Castello(PG):
http://www.tifernometeo.tk/
Riporto a completamento della sintetica opinione espressa stamattina alcune ulteriori considerazioni:
l'attivazione dell'E-P flux è essenzialmente ascrivibile a un trasporto di calore indotto dalla configurazione che il vortice polare ha assunto nell'ultima settimana all'incirca e che per il momento mantiene in troposfera e in bassa stratosfera:
gfs_t100_nh_f00.gif
La provenienza dei contributi di calore è essenzialmente pacifica e in misura molto minoritaria quella ascrivibile alla tropwave 3, importante NON tanto per il contributo diretto di calore immesso verso la stratosfera quanto per l'azione forzante blandamente dinamica in troposfera proprio sulla disposizione del vortice polare:
gfs_z100_nh_f00.gif
Da qui nasce il flusso principale (Pacifico) che ha attivato i vettori di Eliassen Palm non tanto perchè nascente da un forcing dinamico (praticamente nessuno si è accorto di alcunchè nel determinismo riguardo ad ondulazioni pacifiche, praticamente sopite o quasi) quanto perchè la posizione del vortice semipermanente aleutinico ha sospinto a latitudini più elevate il flusso di calore proveniente dall'area effettivamente tipicamente più calda del Pacifico in regime Nina like.
Di qui la destabilizzazione del vortice stratosferico per opera della sola wave 1 (ed è cosa normale che la wave 1 si attivi per prima).
Ciò che ad oggi mi lascia invece qualche perplessità circa un possibile evento di MMW è il non vedere alcuna proiezione deterministica che ipotizzi il consolidamento del disturbo Pacifico a carico dell'intera colonna strato/tropo e quindi una vera e propria attivazione di un'onda di calore (con deciso aumento di geopotenziali).
Infatti se guardiamo la proiezione strato di ECMWF:
waves.gif
si nota netta la risalita di temperatura e di gpt a carico dell'onda stratosferica pacifica MA se ci poniamo dal basso a cercare le proiezioni della tropwave 1:
tropwaves.gif
sembrerebbe proprio quasi del tutto assente l'azione sinergica e dinamica proveniente dal basso.
Rispetto all'impostazione di Remigio (nella quale scorgo una sorta di resa circa il buon esito dell'azione) mi riservo giusto ancora un paio di giorni di osservazione per verificare se nelle prossime emissioni, il determinismo prenda in considerazione l'ipotesi di un disturbo strato/tropo a carico del vortice.
Disturbo in troposfera che è, a mio avviso comunque necessario (ma non necessariamente sufficiente) per poter ipotizzare una risposta dal comparto atlantico (quindi tropwave e wave 2).
Certamente un desplacement del vps, per quanto poco influente sulla troposfera, indurrà comunque una certa transizione delle masse artiche verso il comparto euroatlantico che, in mancanza di una risposta in tal senso evidenziata, andrà verosimilmente a rinforzare il getto polare, incrementando le velocità zonali.
Se le dinamiche andranno in tal senso ,credo, si renda necessaria una sorta di "reset" con la fine dell'azione calda di trasporto dal Pacifico.
Occorerà in sostanza che il vortice stratosferico, a partire dalle quote più elevate, vada a rinconquistare il posto sul polo geografico, allentando la morsa sull'Atlantico.
Questo secondo la mia opinione, ma al momento, lascio invariate le quote(15%), proprio in virtù di ulteriori verifiche, a favore di un evento strato in grado di indebolire il vortice polare.
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Matteo
mat, gfs 06, per esempio
* GENNAIO*
Il previsto minor warming sulla Siberia tenderà a traslare nel corso dei prossimi gorni sul Canada:
Questo dinamica favorirà una nuova riorganizzazione delle vorticità potenziali di cui le prime avvisaglie le avremo a fine anno con la possibile debole attivazione della wave2 frutto della progressiva rotazione dell'asse del VP.
In questo frangente non si esclude una veloce rasoiata fredda di origine artica che potrebbe colpire la nostra penisola con effetti soprattutto sul medio-basso adriatico dove saranno possibili rovesci di pioggia ed anche nevicate a quote molto basse.
Generalmente asciutto invece sul versante tirrenico e al Nord.
All'inizio del nuovo anno avremo probabilmente la ripresa di una fase zonale,con alta pressione e possibili nebbie sulle pianure.Questa fase potrebbe durare 5/10 giorni con la tendenza ad una progressiva ingerenza atlantica con abbassamento del getto e ritorno delle piogge.
Nel corso della seconda decade del mese di Gennaio il flusso atlantico potrebbe assumere una componente artica regalandoci un libeccio fresco ed un tempo generalmente instabile con frequenti rovesci specie al centro-nord ed anche nevicate a quote progressivamente più basse sulle Alpi e sull'Appennino centro-settentrionale.
La partenza di nuovi warming sul fronte stratosferico favoriranno una conformazione del VP ad omega sempre più chiusa nel corso del mese, dalla quale ci si potrebbe aspettare una discesa di aria fredda artico-marittima anche piuttosto consistente.
Tendo a ritenere un MMW piuttosto improbabile per la particolare disposizione che assumerà il VPS nel corso del mese.....
Cloover
Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
Concordo soprattutto sulla parte ingrassettata, che nella fase di transizione del desplacement ( se le cose andranno in tal senso) evidenzia la possibilità di passaggio da un periodo altopressorio (secondo me peraltro contraddistinto da gpt e valori pressori molto elevati) ad uno variabile / instabile frutto dell'ulteriore abbassamento del fronte polare che, in un contesto di correnti occidentali molto intense, visualizza dei passaggi perturbativi rapidi con sinottica alternata SW/NW e calo dei gpt (libeccio freddo).
Ma è presto![]()
Matteo
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