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[MeteoNetwork] Outlook Inverno 2011-2012
L' evento di Nina sta riprendendo vigore e dovrebbe rimanere debole/moderato durante la stagione invernale. L'indice planetario e la ripresa del fenomeno ENSO hanno tenuto lontano la corrente a getto dall'Europa, determinando l’attuale disposizione con acque superficiali oceaniche calde a ridosso delle coste atlantiche e la carenza di precipitazioni mostratasi in Autunno su Europa continentale e nord-occidentale. Questa situazione si rispecchia nell'andamento positivo dei GPT fra il centro Europa e la zona scandinava, e ha influito sulla disposizione delle SSTA nord-orientali.
Questo è un Inverno che parte con condizioni piuttosto diverse rispetto agli ultimi, con i grandi predittori teleconnettivi in situazione inconsueta:
1) L'ENSO manifesta una coriacea persistenza nella sua fase fredda come non si verificava più da fine anni 90 e forse dagli anni 70;
2) Il flusso solare è ancora debole ma oramai in decisa ripresa;
3) La QBO sarà in transizione fra la fase occidentale (ancora presente alle quote inferiori) e quella orientale, già virata alle quote più alte.
A ciò possiamo aggiungere la moltitudine di parametri che indicherebbero una parziale persistenza delle condizioni di circolazione zonale sull'area euro-atlantica e una ripresa ciclica delle lunghe fasi anticicloniche già evidente dall'inizio del 2011, e che hanno più o meno influenzato Primavera, tarda Estate ed Autunno europei. Infine non possiamo non menzionare la forza prematura con la quale un vivace VP ci sta accompagnando nell'abbrivio dell'imminente stagione fredda. La stratosfera polare, al momento, non permette un indebolimento del VP (caratteristica degli inizi invernali degli ultimi anni) essendo fredda, ed a sua volta sta subendo pochi influssi dalla troposfera.
Con queste condizioni di partenza, ci azzardiamo a proiettare una stagione che faticherà parecchio ad entrare in gioco e che potrebbe continuare ad assumere sembianze autunnali per una buona prima fase, ma che ha comunque in sé discrete potenzialità di svolta in seguito. Quanto lunga sarà questa prima fase lo potrete scoprire leggendo sotto.
Autori:
Comitato Tecnico Scientifico di Meteonetwork
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