I grandi longers, come Mat, si distinguono per la capacità di guardare oltre anche in situazioni che sembrano volgersi al peggio...
Complimenti Mat, speriamo questo febbraio possa riservare ulteriori soddisfazioni nevose per tutti (o meglio, per tutti quelli che non ne hanno basta)!
[LEFT]"Uno non ha bisogno di credere che piova per portarsi l'ombrello in una giornata nuvolosa. L'ombrello è una precauzione, la pioggia una possibilità!"
Tiziano Terzani, Un indovino mi disse
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scusate vi ricordate il link dove si possono vedere le velocita' zonali??
Ci aspetta una fase interlocutoria abbastanza lunga, che francamente non mi aspettavo. Credevo che il cambio di pattern sarebbe stato radicale e consolidato, con l'instaurarsi di continui scambi meridiani, anche se il ricompattamento del VPS iniziato da giorni ormai (in alta stratosfera) e in propagazione mi aveva instillato il dubbio![]()
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fu Adrenaline...bannato a vita, colpevole di aver definito la meteorologia una scienza, quando evidentemente è materiale da chiacchiere da bar...
Val di Fassa, sei entrata nel mio cuore!
L'anticiclone russo - siberiano è paradossalmente una delle soluzioni meno dispendiose in termini dinamici di scambio di masse d'aria, in quanto trova come presupposto della sua influenza verso l'Europa, un elemento termico preponderante innescato in quota da una circolazione depressionaria secondaria e retrograda che distribuisce al suolo masse d'aria sempre più gelide che tendono a stratificare ma soprattutto, una volta generatosi "il peso" di queste masse d'aria, un forcing dinamico ad onda media o addirittura corta (ad opera della wave 2).
L'azione da parte della wave 2 richiede un dispendio di energia assai modesto (ma non nullo) che vada a rinnovare con brevi impulsi (anche non continuativi) il collegamento alla parte ibrida dell'anticiclone (che fa il "grosso"del lavoro fino a che alimentato e quindi molto freddo al suolo).
Gli scambi meridiani richiedono invece un notevole apporto dinamico, poco compatibili con una situazione di stasi zonale in ambito pacifico.
Alcuni timidi segnali in prospettiva (o elementi che non conducono IMHO ad una soluzione zonale) farebbero ad oggi pensare ad una ripresa ondulatoria della wave 1 con ripercussione sull'wave train.
Teniamo inoltre presente che le masse artiche che alimentano la depressione semipermanente aleutinica (molto forte e responsabile della zonalità pacifica = PNA+) potrebbero in parte dividersi e la parte più occidentale prendere nuovamente una via retrograda.........
Ma è presto e quindi dovremo tornarci sopra con elementi maggiormente incisivi.![]()
Matteo
pausa che cmq è benefica per le zone che al momento sono in difficoltà causa eccesso di neve, avranno un po di tempo quindi per creare varchi, smaltirne un po e riprendere la vita di tutti i giorni...nn è male per loro anche una ripresa termica anche per portare una buona e progressiva fusione...l'intervento di una fase perturbata artica in affondo occidentale con richiamo caldo umido, sarebbe stata nefasta per quelle zone perchè avrebbe portato pioggia su 2-3metri di neve
"Noi non sappiamo aver pazienza. Vogliamo l'uovo, il culo caldo e la gallina. Ma quella, appena ha fatto l'uovo se ne va, e il culo caldo non ce l'hai. So che è un pò volgare, ma è così...." 07-06-2011 G.Trapattoni
Institute of Meteorology: Stratosphere diagnostics
sotto zonal wind
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Matteo
. Le velocità zonali tra il 50 N e il 60 N al momento si mantengono ancora basse il che consente ancora una volta alla wave 2 di trovare un corridoio aperto verso Nord
Il tutto trova conferma in troposfera dove si nota sia la ripartenza della wave 1 e sia la risposta della wave 2
il tutto confermato anche dal grafico delle due wave
Si assisterà quindi a una nuova discesa di aria questa volta più artica che continentale che nel suo tragitto però incontrerà aria fredda continentale già presente al suolo . A causa dell'asse dell'hp che piegherà con asse SW-NE, tale discesa interesserà maggiormente i paesi balcanici .
Il JS tornerà però leggermente ad accellerare nel corso dei prossimi giorni
Stante queste ipotesi, se confermate, farebbero si che l'azzorre non troverebbe la strada aperta verso nord e si andrebbe cosi a distendere mediamente lungo i parallelli. Non è escluso però che prima di un breve ( spero ) accorpamento del vpt qualche gocciettà fredda possa staccarsi dal vp e andare a interessare le nostre regioni ( ipotesi mostrata nel run gfs 06 z dove il canadese potrebbe riuscire a invorticarsi debolmente ricevendo afflussi freddi stante una piccola spinta dal pacifico che andrebbero cosi a dare però poca forza alla wave 2 sufficiente comunque a confermare tale scenario ). Il dopo però sembrerebbe sempre più confermato dove si tornerebbe a condizioni più stabili e con temperature maggiormente gradevoli con un allungamento sui meridiani dell azzorriano a causa di un JS troppo forte. Dunque un ricompattamento anche se temporaneo del vpt lo ritengo assai probabile.
Al momento non si notano forti riscaldamenti in media ed alta strato e quindi escludo per ora forti scossoni al vortice polare sul lungo termine
Sulle code dei modelli si vede come l'asse del vps poi tenda a ruotare ricevendo una spinta dal pacifico con asse che potrebbe risultare favorevole a forti irruzioni artiche con ripresa da parte della wave 2.
Non ritengo che il vpt / vps possa tornare a girare a mille anche perchè statisticamente ora il esso tende a perdere forza e il tutto confermato dal suo non forte stato di salute da 40 giorni a questa parte
Inverno che secondo me ha ancora qualche cartuccia da sparare![]()
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