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Uragano
Interessante: effetti della luna sulle perturbazioni
Piove, luna ladra! - Meteo Giuliacci
Durante la fase che precede il passaggio delle grandi perturbazioni del tempo, quelle le cui nuvole abbracciano aree di 1000-2000 km, la pressione cala di solito di 5-10 unità in 24 ore, un valore nei confronti del quale la diminuzione di 0.1- 0.2 unità provocato dalla luna al novilunio sembrerebbe trascurabile e quindi incapace di influenzare il tempo.
Ma le cose vanno proprio così? Immaginiamo una perturbazione sul Medio Atlantico e diretta verso l’Italia. Quando la parte più avanzata della perturbazione è ancora distante 1000-1500 km, i tiepidi venti atlantici che ad alta quota la precedono, raggiungono le nostre regioni nord occidentali, ove pertanto il peso dell’intera colonna d’aria inizia ad alleggerirsi. Ed ecco allora che qui il barometro inizia a scendere, in media al ritmo di 0.3-0.6 unità all’ora. Ma nelle aree ove la pressione diminuisce, ovviamente si genera al suolo una bassa pressione la quale, a sua volta, richiama aria dalle zone circostanti onde colmare il vuoto atmosferico che altrimenti si determinerebbe in loco.
Ma l’aria che da tutte le direzioni converge verso il neonato centro di bassa pressione, non potendosi accumulare tutta in loco, è costretta a sfuggire verso l’alto, ad una velocità di 2-5 cm al secondo. Ma quanto impiegano moti verticali così lenti a portare l’aria umida prelevata al suolo fino alle quote ove il progressivo raffreddamento da espansione le fa condensare sotto forma di nubi e poi in pioggia? In media 1-2 giorni.
In realtà la presenza delle nubi non è condizione sufficiente di per sé per assicurare che le microscopiche goccioline della nuvola si aggreghino in gocce più grosse che poi cadono al suolo come pioggia. In effetti la formazione delle gocce di pioggia è garantita soltanto se le velocità verticali ascendenti superano una certa soglia.
Potrebbe allora capitare che quel giorno, con quelle particolari condizioni meteo, dalle nubi non siano cadute piogge perché le velocità verticali ascendenti hanno raggiunto, ad esempio, 2.5 cm al secondo mentre per l’innesco delle piogge sarebbe stato necessario, nella circostanza, il superamento del valore critico di 2.7 cm al secondo. Ebbene - ed è questo il vero punto focale del problema - la eventuale presenza della luna, proprio quel giorno, sulla verticale del luogo, potrebbe invece aggiungere alle velocità verticali quel piccolo decimale in più, sufficiente per far passare l’atmosfera dalle condizioni di “pioggia no” a quella di “pioggia sì”. Vi sono numerose conferme sperimentali di questa ipotesi.
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