Buongiorno a tutti e ben ritrovato Gianni, mi permetto di aggiungere un particolare alla tua esauriente spiegazione (sempre perfetta), ovvero il ruolo giocato dall'Aleutinico nell'innesco della regressione continentale; dopo aver disturbato il VP con numerose puntate a partire da metà Gennaio, una mini pulsazione, generalmente ignorata in molte discussioni, prende corpo intorno il 24 Gennaio
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Tale impulso, apparentemente blando, nell'arco di 2-3 giorni va ad unirsi con il nucleo siberiano stazionante nella massa continentale tramite una goccia altopressoria, rinforzandolo ulteriormente
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La struttura così formata cotituisce l'aggancio perfetto per lo slancio azzorriano, senza questo movimento la regressione non avrebbe avuto probabilmente i caratteri di eccezionalità, perchè l'impulso gelido non avrebbe avuto la propulsione necessaria a spostarsi dalla Siberia centrale fino al mediterraneo
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Che ne pensate a riguardo
Ciao ciao
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io avrei intitolato il post 1-15 Febbraio...te lo dico perchè al giorno 1 alcune zone della Romagna avevano più di mezzo metro di neve al suolo..
Ciao Meteogeo, e ben ritrovato anche a te, sicuramente quel piccolo "lapsus" delle LP aleutinica, che si scansa verso est lasciando posto ad una pulsazione, è in grado di sferrare il colpo del KO ad un VP già in fase di disassamento ed indebolito dai minor warmings stratosferici; si tratta di un tassello subentrato al posto giusto e nel momento giusto. Sollevate dalla pressione zonale le wawes euroasiatica e quell'atlantica (dotata di grande energia potenziale) si son fuse, lasciando campo libero alla sottocircolazione continentale, che (come più volte ribadito da Matteo) non necessita di grandi dispendi energetici per attivarsi..ma dato il suo potenziale termico trova nel mediterraneo ( o nel mar nero) il necessario aggancio ciclogenetico per autosostentarsi e reiterare nuovi affondi. Purtroppo, conclusasi questa fase, vuoi per il depauparemento operato da 2 anni di Nina, vuoi per la stratificazione sui paralleli delle SST lungo tutto il nord pacifico, il getto di contorno alla depressione aleutinica non ha trovato il modo di disperdersi in cavi d'onda (sottrazione di vorticità planetaria), con le conseguenze che sappiamo sul segno PNA..io non vedo altre vie d'uscita se non collegate ad episodi simili a quelli di febbraio, oppure sempre continentali ma sagomati a tunneling, per l'intrusione verso Gibilterra di temporanei cavi nordatlantici. Vedo più difficile un lavoro di scalzamento operato dall'atlantico, ad onda ampia e con risalita sciroccale tipo autunno, in quanto il decentramento del VP sull'eurasia e la termicizzazione di quelle aree renderebbero ciò molto più ostico rispetto a qualche mese fa
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Effettivamente anche a me sembra che l'unica via d'uscita sia lo stesso canale, ovvero che il canadese in continuo approfondimento riesca d isolarsi, almeno parzialmente, lasciando libero l'azzorriano, sempre straripante, di puntare a NE; l'assetto generale delle figure bariche, ancora molto presenti sia come VP, sia come HP eurosiatico, farebbe il resto con una nuova regressione continentale, anche se al momento manca la componente dinamica dell'HP siberiano, secondo me necessaria; il decentramento previsto in bassa stratosfera del VPS verso l'artico siberiano è un'incognita, GFS a fine run lo vede presente anche in troposfera, potrebbe anche innescare uno split se la wave 2 avesse campo libero verso la Groenlandia e il Mar di Norvegia, altrimenti potrebbe sfavorirci inibendo blocchi di tipo scandinavo; io credo che nel periodo 5-15 Marzo un importante scambio di calore potrebbe avvenire, seguiamo questo inverno che, in effetti, senza la bordata di Febbraio poteva finire come tra i più anonimi, invece, se avvenisse un altro evento, sarebbe ricordato tra i migliori, anche se al N ancora si è visto poco in termini di precipitazioni
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