Cause ed effetti di uno stravolgimento meteoclimatico che per l'azione di una "goccia fredda" favorirÃ* sull'area italiana una "precoce" primavera
di Roberto Madrigali
Lo spostamento occidentale di una "goccia fredda" meridiana a nord dell'Arco alpino di recente origine artica innescherÃ* un radicale cambiamento meteoclimatico, con una causa-effetto così eclatante che si ripercuoterÃ* costantemente anche nel prossimo futuro, con aria molto mite e un assaggio di primavera.
Nella grafica di Ecmwf di martedì 31 gennaio si coglie in maniera palese il "terremoto" meteoclimatico di causa effetto della discesa sudoccidentale della "goccia fredda" verso il nordafrica con risalita di aria molto mite sull'area italiana. Notare l'ennesimo avvento di aria rigida ad oriente. Elaborazione grafica di Roberto Madrigali per Mtg.
Ci eravamo lasciati con l'annuncio di un periodo gelido in arrivo per l'area italiana che era favorito da una serie concomitante di situazioni termodinamiche congeniali quali un'alta delle Azzorre dinamica in elevazione verso nord, la persistenza di una termica russa in espansione verso ovest esaltata da una circolazione rigidissima ciclonica artico-siberiana, con in aggiunta un potente stratwarning in atto (forte surriscaldamento alle quote stratosferiche).
Tutti fattori che stavano disponendo verso l'area europea e mediterranea un raffreddamento sempre più sostenuto, specie alla luce dei valori molto rigidi che erano latenti sull'area orientale, e tutto stava portando verso un ulteriore raffreddamento incipiente che doveva essere innescato dall'avvento di una "goccia fredda" dalle latitudini settentrionali che avrebbe favorito sull'area italiana eccetto il nordovest molta neve anche in pianura e persistenza del freddo, con una acuta fase rigida meteoclimatica che sembrava voler commemorare il 50° anno del ben noto rigido febbraio 1956.
Tutti i modelli a tre giorni erano orientati a questa recrudescenza fredda e nevosa anche se il modello americano aveva giÃ* palesato in parte, delle ritrattazioni radicali, ma con le europee ben decise e convinte dell'evento, ma subito ritrattato palesemente a scadenza oramai imminente, con in più una situazione fisico matematica anche congeniale per la riuscita dell'evento sopradescritto, ed ecco spiegato il motivo di perseveranza di alcuni meteoman compreso il sottoscritto di ostinazione nella convinzione di un proseguimento del freddo, nonostante il radicale cambiamento "a breve" di tutti i modelli matematici.
Ma oramai la "natura" aveva deciso le sue mosse meteoclimatiche future per l'area europea, e nel suo disegno configurativo per la riuscita del suo solito fine di scambio termico alle varie latitudini, l'area Iberica era destinata ad un raffreddamento sostenuto, con conseguente causa effetto concatenante per tutta l'area mediterranea.
La configurazione barica in quota (jet stream) ha il potere di stravolgere anche palesemente l'andamento meteoclimatico su una determinata area e infatti tutto ha preso le mosse dalla complicitÃ*, sovente imprevedibile, di una "goccia fredda" (aree fredde in quota cicloniche) che adagiata a nord dell'Arco Alpino, in movimento occidentale invece che meridiano, favorirÃ* per l'area italiana un "radicale" cambiamento termico, con il passaggio da condizioni rigide invernali a condizioni climatiche miti e piovose, eccetto inizialmente la zona continentale padana, con piena affermazione in seguito dell'alta delle Azzorre sui paralleli, con avvento di giornate assai miti diurne ed inversioni termiche moderate notturne.
Una variazione veramente eccezionale poiché i presupposti fisico-matematici erano più orientati inizialmente ad un andamento meteoclimatico di persistenza del gelo e della neve, ma la "natura" come sempre ha le sue regole, e quell'area ciclonica latente a nord delle Alpi era destinata altrove, verso sudovest, poiché il fine conclusivo era orientato al raffreddamento incipiente dell'area Iberica con coinvolgimento del continente nordafricano.
Naturalmente la causa effetto di questa importante quanto "singolare" modifica dispositiva, sarÃ* assai eclatante per l'area Europea e italica, poiché segnerÃ* una brusca variazione configurativa che favorirÃ* l'avvento di iniziale subtropicale afromediterranea al sud, con intenso apporto sciroccale su tutta l'Italia, con un minimo alle basse latitudini mediterranee e sul nordafrica che pomperÃ* aria molto mite verso nord e l'Italia con venti da est-sudest, con successivamente un suo spostamento graduale verso levante sempre a basse latitudini mediterranee, che incentiveranno la discesa di latitudine scontata della subtropicale oceanica che tenderÃ* a coricarsi sui paralleli abbracciando l'area dello "Stivale", che sarÃ* giÃ* stata interessata da un sostenuto innalzamento termico, mentre ad est la presenza di un nuovo intenso vortice artico-siberiano favorirÃ* l'ulteriore discesa di valori termici molto rigidi (oltre -22°) che colpiranno nuovamente e duramente l'Asia europea.
Pensate che questa avvezione assai rigida orientale era destinata quasi sicuramente anche verso l'area euromediterranea poiché la presenza di una circolazione ciclonica ampia a carattere freddo sull'area italiana (goccia fredda) avrebbe fatto senza dubbio da polo attrattore, con l'appoggio di un'alta oceanica che era prevista in allungamento in asse nordest-sudovest, ed è quindi chiaro il perché era stato previsto sull'area italiana un proseguimento di molto freddo e neve copiosa, che sarÃ* invece sostituita a breve da aria molto mite a tutte le quote su tutto lo "Stivale", con il nord inizialmente interessato da nevicate in pianura per la persistenza del cuscinetto freddo, ma in seguito anche sul settentrione si farÃ* sentire "palesemente" il rialzo termico con la quota neve che rimarrÃ* confinata a quote elevate su quasi tutto lo "Stivale".
In prospettiva verso l'inizio di febbraio si farÃ* sentire sulla Penisola in maniera eclatante l'azione "mite e stabilizzante" dell'alta oceanica con temperature molto miti diurne e inversioni termiche moderate notturne, mentre ad est si consumerÃ* l'ennesima discesa rigida della stagione che dalla Scandinavia orientale e la Russia settentrionale si dirigerÃ* con decisione verso sudest, mentre sarÃ* singolare vedere la risalita di aria calda con valori di +18/+20° a 850 hPa dall'Egitto e l'Arabia favorito dalla ex goccia fredda e la discesa di valori opposi rigidi di -22° organizzato dal vortice artico-siberiano, con l'Italia nel limbo termoclimatico, salvo una "limitata e remota" possibilitÃ* di aggancio di aria rigida orientale per una risalita più settentrionale della goccia fredda afromediterranea.
Roberto Madrigali - Meteorologo Toscana Channel, Teletirreno e Video Firenze: http://madrigali.meteogiornale.it
siamo a cavallo
fino a fine marzo tutto può accadere..![]()
Oggi solo belle notizie.![]()
Diciamo fino ai primi di marzo.... almeno per i pianeggianti e ricordando il 2005.... ma il tempo passa e le occasioni si riducono...Originariamente Scritto da Bmwserie1-Fi-
Si beh se è come l'ultima previsione in cui il gelo avrebbe investito l'italia tanto vale dare un occhiata al calendario di frate indovino......è inutile con questo tempo estremamente dinamico è inutile fare previsioni a 10/15 gg, ti fa solo perder credibilitÃ*
GiÃ*.... ma di solito il cambiamento è da freddo a caldo.... quando è prevista l'hp è più difficile che cambino "idea"Originariamente Scritto da seb80
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Ma vi pare questo il momento di lamentarvi?
Io non giudico nessuno, solo che questi proclami gelo(il post di ieri è ancora caldo) poi primavera il giorno dopo rischiano solo di creare più confusione, incertezza modellistica degli ultimi giorni docet
Adesso è il momento ( per chi può! ) di godersi la neve che sembra non fermarsi![]()
praticamente il tutto lo aveva anticipato a grandi linee il giuliacci.....complimenti a lui (o ai suoi calcolatori)
Che dire, mala tempora... ma c'è tempo per i cambiamenti anche repentini.
Mi stupisce, però, il termine Asia europea.. è sicuramente un lapsus.. voleva dire Russia europea.
Ciao.
Max
"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
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