mat, ma le regioni orientali italiane non dovrebbero essere più esposte all'instabilità in questo frangente, lasciando la parte tirrenica, il nord e l'Europa centrale sotto una rimonta calda?
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Ciao Graziano,
in linea di massima, nella prima fase, quella diciamo più propriamente africana e afosa, le regioni esposte a blandi fenomeni di instabilità dovrebbero essere le alpine prealpine occidentali per uno scorrimento di correnti da SW facenti riferimento al vortice situato a W dell'Inghilterra, mentre nella seconda fase diciamo nella terza decade, potrebbero essere le regioni interne orientali a risentire di aria leggermente più fresca in quota.
Vedremo![]()
Matteo
Solitamente nel primo caso il NW rimane esposto a bombe temporalesche dovute ai contrasti che si hanno sull'ascendente anticiclonico in occasione di infiltrazioni fresche pilotate dalla depressione in atlantico...in questo caso abbiamo UR alte, cieli spesso sporchi ed è difficile che vengano superati i 31-32 gradi, anche se molto afosi
Temo molto invece il secondo step, quando le rimonte saranno più occidentali e con componente favonica da N ce seccherà l'aria facendo levitare la T...inoltre la seconda parte dell'estate, se va come dici, sarà alquanto asciutta \fp\
Se però perdurasse il primo step, con qualche aggiustamento per gli occidentali potrebbe non andare così male![]()
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