Esatto, ecco il punto principale.
Stiamo provando sulla ns pelle "un periodo" decisamente estremo, tanto per il freddo e tanto per il caldo, ove quest'ultimo, vista la ns latitudine si manifesta in modo piu' frequente e costante, mentre la persistenza del freddo non va di pari passo con con la frequenza ( notevole negli ultimi 4 anni ).
Gli estremi del 2003 non sono poi cosi assurdi come si pensa, fu la persistenza a mettere in ginocchio la gente. I +41°c di Firenze sono importanti, ma non verra' ricordato per quel valore il 2003, poiche' cifre di poco inferiori si raggiungono ormai a quasi tutte le fiammate......
Con il freddo il discorso e' un po' diverso, li entrano in gioco fattori emozionali diversi, vedi neve, vedi ghiaccio, vedi venti che ti "tagliano le orecchie", mentre il valore di temperatura estremo determina ancora un evento eccezionale da uno di minore portata.
Inutile citare i vari -20°c della piana fiorentina del famoso 1985, ma prendo come esempio Roma, ove molti hanno parlato di evento superiore al 1985, solo per i fattori emozionali ( neve a piu' riprese ) mentre tutti noi sappiamo che le massime diurne di allora, come i -10°c diffusi delle minime, non siano state nemmeno minimamente sfiorate nel febbraio 2012.....
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In particolare, il problema risiede nella scarsa comprensione dei termini ANOMALIA, ESTREMO, RECORD e UNPRECEDENT o meglio il loro utilizzo nel contesto climatologico.
ANOMALIA = scostamento da un valor medio atteso. Misura il grado d'intensità di questo scostamento rispetto ad un riferimento. Anomalo non è sinonimo di eccezionale e nemmeno sinonimo di non normale in senso stretto.
ESTREMO = evento che si colloca nella coda inferiore o superiore di una distribuzione di dati. Anche in questo caso non è sinonimo di eccezionale e non normale in senso stretto.
RECORD o UNPRECEDENT = evento che si colloca all'esterno del range di una distribuzione di dati. Per certi versi è sinonimo di eccezionale ma non sinonimo di non normale in senso stretto.
Tutte queste catalogazioni sono, in primo luogo, relative ad un determinato periodo temporale di riferimento. Così può essere che un evento abbia differente intensità di anomalia, oppure risulti estremo o addirittura record a seconda dell'arco temporale di riferimento.
Anche parlare di RECORD/UNPRECEDENT assoluto, cioè in riferimento all'intera serie storica in nostro possesso è improprio dal momento che tutto è relativo alla disponibilità di dati in nostro possesso. Da questo punto di vista il RECORD/UNPRECEDENT di una intera serie storica è utile solo alla costruzione di un guinnes dei primati ... nulla di più ...
In secondo luogo, grado d'intensità dell'ANOMALIA ed ESTREMO sono tali esclusivamente in riferimento alla frequenza di accadimento:
Immagine1.png
Detto questo, quando si procede al confronto fra evento atmosferico e riferimento climatico, dando per scontato che il confronto sia omogeneo (quindi media mensile con media climatologica mensile, dato giornaliero con frequenza di distribuzione giornaliera e non con media mensile, ecc ...), occorre sempre specificare il clima di riferimento per effetto di quanto detto sopra, cioè che tutto è relativo all'arco temporale di riferimento.
Immagine2.png
Così scopriamo che a Parma l'estate 2003 (media 28,2 °C), in riferimento al clima attuale (immagine 2) è un evento anomalo, estremo, da record (il più anomalo ed estremo in quei 30 anni e nell'intera serie storica dal 1942 ad oggi) ma che appartiene a quel clima di riferimento. Non possiamo sapere se rappresenta un UNPRECEDENT in senso assoluto ma solo in riferimento ad una serie storica in nostro possesso.
E' un evento non normale in senso assoluto? In riferimento al clima 1981-2010 no perché misurato in termini di variabilità rientra in un grado di intensità che è previsto accadere seppur con bassissima frequenza (entro i 4 sigma). Lo è in riferimento ad esempio al clima 1961-1990 in quanto un tal grado di anomalia si avvicina asintoticamente alla soglia dell'impossibilità (improbabilità statistica, non fisica - oltre 4 sigma). Cioè se quell'evento si fosse verificato nel periodo 1961-1990 sarebbe stato anormale.
Tutto ciò sempre a posteriori.
Ipotizzare in tempo reale se un determinato evento è estremo o determinare il grado d'intensità dell'anomalia è un esercizio che richiede una mentalità probabilsitica in quanto non sappiamo cosa accadrà nei prossimi anni e quale sarà a regime il nuovo trentennio climatico pertanto la miglior stima di quelle catalogazioni la possiamo fare sulla base del clima attuale, il più vicino (ed attuale) ai giorni nostri.
[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
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Mi meraviglio che ci si meravigli!
Non ho letto tutto quello che è stato scritto successivamente, e mi meraviglio che non si capisca il perchè la "gente" faccia il raffronto con l'annata innominabile!
Il discorso può non essere capito da chi abita a nord del Po, o ancor più del ns/ Reno.
Ma per i quattro quinti d'Italia, sono i dati e non le sensazioni che parlano e parlano chiaro!
Un piccolo esempio del mio piccolo orticello( ma come questo, vedo che anche altri piccoli "appezzamenti" non sono discordi) :
Giugno 2003: anomalia positiva +4,8
Luglio 2003 : " " +2,1
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Giugno 2012: +3,3
Luglio 2012(per ora, ma stiamo per essere investiti da alcuni gg con anomalie positive attorno ai +5 o +7): +2,6 !!!
Fuori fa un caldo boia, in varie parti la siccità è imperante......
E ci si domanda il perchè di certi paragoni???????
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Il raffronto con inverni della P.E.G. ultima, non sta in piedi, non avendoli vissuti sulla nostra pelle ormai abbrustolita, e sofferente dal caldo!
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Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
Giorgio ci sta ricordando come in Emilia Romagna il confronto 2003 - 2012 cominci a farsi interessante (almeno per quanto riguarda la climatologia delle medie), come illustravo in questo primo consuntivo di metà stagione:
Emilia Romagna, un caldo inizio d'estate | Associazione MeteoNetwork ONLUS
Per quanto riguarda il resto d'Italia attendiamo che termini luglio e poi proveremo a fare un qualche confronto anche se il vero consuntivo lo faremo al 31/08 ...
Per l'Emilia Romagna, comunque, il confine che separa una calda estate da un'ennesimo evento innominabile è molto ma molto sottile e tutto dipenderà dal mese di agosto.
Quello che a me sorprende, invece, è come ci si meravigli ancora sul fatto che l'estate 2012 sia questa che stiamo vivendo ... visto il contesto in cui essa è inserita.
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[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
il fatto che Luglio quasi sicuramente sarà più caldo di quello del 2003 (non a casa mia, comunque, attualmente Luglio 2012: +1.3, Luglio 2003; +2.2) non pregiudica una mazza quindi sono in accordo con Domenico perchè sempre li si fa a finire
attualmente DOVREMO essere sui +2.5 di anomalia media mensile Italiana sto mese (chiuderà a +2.6/+2.7 circa)
per tanto, quadro Italiano + stazioni AM/ENAV:
Giugno 2003: +4.45
Luglio 2003: +2.21
Agosto 2003: +3.43
Giugno 2012: +2.37
Luglio 2012: +2.6 ?
Agosto 2012: ... ?
"...Lasciamo perdere poi il 1985, chi non c'era non può capire: la neve la mattina dell'8 coi i primi fiocchi a -16°C, il cielo buio con i lampioni accesi anche di giorno, le uova crepate nel pollaio, gli schiocchi dei tronchi delle piante da frutto che scoppiavano, etc. etc." Gigiometeo
Vedo che non ci siamo capiti.
Capisco che l'estate 2003 abbia lasciato un ricordo indelebile(anche a me,che mica stavo in Papuasia quell'anno)ma PROPRIO PER QUESTO, essendo l'anomalia in persona,riterrei più congruo misurare quanto è calda una qualsiasi estate mediante il raffronto con le medie trentennali o cinquantennali,che sicuramente dicono di più dal punto di vista statistico.
Sull'estate in corso d'accordo,è un'altra bestiaccia affamata ma chi l'ha mai negato?
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