Un affondo perturbato quasi da manuale, deciso a ripagare il meridione della pesante stagione estiva che ha patito fino ai primi di settembre.
La preoccupazione non è data tanto dalla potenziale intensità, quando dalla sempre più possibile stazionarietà del cut-off che potrebbe creare seri problemi a basso Tirreno e area ionica tutta, con particolar riferimento a SE italico, fascia balcanica tra Montenegro e isole Ionie/Peloponneso, interessate dal ramo ascendente della struttura per molte, troppe ore.

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