Porca eva che similitudini conl 2006!
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"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
Quoto la frase di naturalist: nella meteo anche un battito d'ali di farfalla fa già la differenza...L'atmosfera è un sistema non lineare, per cui occhio a dire "sono simili quindi il risultato sarà simile". Anche piccole differenze (che in effetti esistono, per esempio anomalie europee meno evidenti rispetto al 2006) in una certa zona possono portare ad output notevolmente diversi nel prosieguo.
Comunque non penso avremo un altro 2006-2007 ancora per parecchi anni. Si tratta di un inverno, che al di la di tutto, non si verificava dal 1638...non so se rendo l'idea dei tempi di ritorno di un evento simile.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
le cose più belle sono quelle inattese e insperate. Esattamente quello che accadrà. Inverno fantastico
Ma quando la neve si scioglie, il bianco dove va a finire?
Ecco "il mio" inverno.
Faccina che vomita.
http://www.predazzo-meteo.it/index.php
Predazzo Wunderground
always looking at the sky
Nivofilo-Precipitofilo-Perturbazionofilo-Depressionofilo-Ostrosciroccofilo-Anticaldofilo-Antianticiclonicofilo
Discreto Gennaio invece, stando a CFS:
cfs-2-1-2014.png
cfs-5-1-2014.png
cfs-1-1-2014.png
Mi sono permesso di aggiungere qualche ulteriore considerazione a quanto già postato sul blog di G.Guidi:
http://www.climatemonitor.it/?p=34131
Credo che sul disturbo al vortice polare possano contribuire 3 principali forzanti le quali agiranno in sinergia con effetti a “rilascio ritardato”:
1. lo stato dello snow cover che non opererà direttamente come predictor dell’attività delle onde planetarie secondo gli studi di Cohen e successivamente degli autori dell’OPI, bensì come meccanismo termodinamico in grado di creare una “zona franca” ove le weasterlies non potranno procedere e nella quale si creerà una circolazione secondaria retrograda. In questo caso faccio quindi maggiormente riferimento al primo studio di Cohen ovvero allo SCE che misura l’estensione totale dello snow cover (e non la sua progressione ottobrina);
2. La probabile conseguente ellitticizzazione del vortice polare (intensificazione del vortice troposferico delle Aleutine) e lo stato della regione 3.4 e 4 dell’ENSO che è previsto dal NOAA andare in lieve anomalìa positiva.
Conseguenze sull’incremento delle velocità zonali del Pacifico settentrionale con tendenza a PNA positivo.
Un jet stream polare pacifico molto teso tende tuttavia ad avere una forte trasmissione d’onda che sarà resa possibile proprio dalla semipermanente pacifica in concorso con il gradiente SSTA dell’WPO (+) rispetto all’EPO (-).
3. Collegamento del precedente punto sul segno della NAO, che in correlazione al segno PDO negativo ad alta frequenza, al fatto che il tripolo dell’ATL sia poco decifrabile ma sostanzialmente non favorevole alla permanenza di NAO+, alla probabile maggiore attività anche della wave 2 (atlantica) visto anche il TNA sostanzialmente positivo.
Il tutto rende piuttosto favorevole la produzione di massimi effetti prodotti dalla trasmissione d’onda e conseguenti forcings dinamici.
Un caro saluto
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Matteo
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