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Interruzione del gw?
Un TD apposta sui recenti trend delle temperature globali, intanto i dati,
i trend(e le incertezze ±2sigma)in superficie(gistemp) in funzione dell'anno di partenza:
1994 0.15±0.114
1995 0.126±0.122
1996 0.126±0.134
1997 0.093±0.144
1998 0.080±0.161
1999 0.122±0.174
2000 0.086±0.194
2001 0.023±0.208
2002 -0.01±0.245
2003 0.011±0.286
Partendo dal 1994 abbiamo un trend statisticamente significativo di +0.15°C/decennio, mano a mano che il periodo diventa più breve aumenta il range di incertezza ed il trend cala ma rimane positivo anche partendo dal 1998, per trovare un trend debolmente negativo bisogna partire dal 2002, quindi attualmente siamo a 11-12 anni senza trend, i modelli climatici riproducono periodi senza trend nelle temperature globali in superficie fino a 15 anni per semplice effetto della variabilità interna senza bisogno di chiamare in causa forzanti esterne.
Anche se trend su così breve periodo sono molto incerti è pur sempre la prima volta che si verifica una simile situazione negli ultimi decenni in assenza di grandi eruzioni vulcaniche.
Più interessante della media globale è però guardare alla distribuzione spaziale e stagionale di questa interruzione del gw, una componente importante è sicuramente legata agli oceani; come hanno mostrato diversi studi anche nei modelli climatici i trend globali si possono annullare per periodi fino a 15 anni quando avviene un rapido cambio di segno della IPO, in particolare l'anomalia media dei decenni in cui il trend è inferiore a -0.08°C/decennio mostra chiaramente il pattern tipico della fase negativa della IPO e l'opposto per i decenni in cui il riscaldamento avviene in modo accelerato:
http://forum.meteonetwork.it/attachm...8&d=1365106995
Tutto questo anche se non c'è variazione nell'accumulo di calore ma solo nella sua distribuzione nell'oceano con un maggiore accumulo in profondità durante i decenni di interruzione del gw in superficie, le aree in cui avviene questo sono principalmente 3 e non sono indipendenti tra loro, ovvero la fase negativa dell'IPO tende anche ad essere associata ad un indebolimento dell'AMOC e nell'inabissamento di acque fredde ai margini dell'antartide.
Nell'oceano pacifico un'intensificazione della cella subtropicale (STC) porta più acque fredde verso la superficie, allo stesso modo l'indebolimento dell'AMOC e nell'inabissamento delle acque fredde ai margini dell'antartide favorisce un riscaldamento delle profondità oceaniche:
meehl1.png
meehl2.png
Un'altra caratteristica di questi ultimi anni è il raffreddamento invernale nelle aree di terra extra-tropicali NH, mentre le altre stagioni mostrano una prosecuzione seppur rallentata del trend:
tsiberkeley_tavg_0-360E_20-90N_n_1900:2013season.png
Il raffreddamento invernale sulle terre è indotto da variazioni nella circolazione atmosferica e nel trasporto di calore dall'oceano alle aree di terra, il pattern che massimizza la differenza di temperatura tra oceano e terre e chiamato COWL(cold ocean-warm land) e nella sua fase positiva è caratterizzato da un'intensificazione nella bassa pressione delle Aleutine che causa un maggiore trasporto di calore dall'oceano al nord-ovest Americano e una pressione inferiore al normale sul nord-ovest russo che causa un'analogo fenomeno in eurasia, il cowl è più importante durante la stagione invernale quando il differenziale di temperatura terra-oceano è massimo e le variazioni nella slp maggiori; anche se è determinante principalmente per la variabilità delle temperature globali da un mese all'altro può anche contribuire in parte ai trend decennali.
cowl.png
Questo pattern è stato in fase fortemente negativa negli ultimi anni, nel nord pacifico l'indebolimento della bassa delle aleutine è a sua volta legato alle teleconessioni dell'enso e quindi al trend negativo dell'IPO.
In un recente lavoro di Kosaka e Xie(http://www.seas.harvard.edu/climate/...ature_2013.pdf), in cui hanno fatto girare un modello fissando al valore osservato le sst nel pacifico tropicale, la simulazione (a destra) riproduce la variazione nelle slp nel nord pacifico ed il raffreddamento del nord-ovest americano ma non quello osservato(a sinistra) in eurasia che quindi non è imputabile al pacifico tropicale.
kosakaxie.png
Alcuni studi suggeriscono che possa essere legato alla perdita di ghiacci artici(Arctic warming, increasing snow cover and widespread boreal winter cooling - Abstract - Environmental Research Letters - IOPscience) ad ogni modo è anche possibile che sia semplicemente una fase di variabilità interna o eventualmente legato alla bassa attività solare, d'altra parte (come si vede dalla serie storica sopra) un simile evento è già avvenuto verso la fine degli anni '60 del secolo scorso anche allora con un significativo raffreddamento dell'Eurasia culminato nell'eccezionale inverno del 1969, questo un raffronto dei trend nelle temperature(°C/anno) e nella slp(hpa/anno) nei due eventi:
ooo.jpg
Ultima modifica di elz; 30/09/2013 alle 22:56
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