Da Neo su M3V " La propagazione verticale può avvenire solo quando il valore del wavenumber al quadrato risulta superiore a zero (m2>0), che vuol dire che quando m2=0 si ha il wavebreaking (livello critico es: riscaldamento ad una determinata quota, quando cioè si ha la dissipazione dell’onda) e m2<0 significa assenza di propagazione (anche in presenza di un minimo strato dove il vento è orientale le onde stazionarie non possono propagarsi verticalmente es: in estate non c’è propagazione). Comprendere dove avviene il livello critico, vuol dire leggere la dinamica, per esempio un upper warming è prevalentemente prodotto di una sola ondulazione ecc... Vertical wave number = m
la struttura verticale delle waves dipende dal segno di m. La soluzione con m2>0 permette la propagazione, diversamente quando m2<0 si dice che le waves are trapped, la propagazione risulta evanescente. Questo è in linea con il Charney-Drazin Criterion che descrive come la propagazione sia possibile solo in presenza di venti zonali.
Tenendo conto che l’ampiezza della propagazione verticale delle onde di Rossby aumenta esponenzialmente con l’altezza, in quanto a diminuire è la densità dell’aria, è intuibile come l’ascensione delle ondulazioni più lunghe (wave1 e wave2) debba avere anche un limite, dove si raggiunge la deformazione irreversibile dell’onda (l'ampiezza diventa tale da favorire il wavebreaking). Tale quota viene detta “livello critico” e la ragione dell’assorbimento è che attraverso tale livello m2 passa da valori positivi (m2>0) a negativi (m2<0) e quindi la soluzione decade esponenzialmente.Questo fenomeno illustra come sia possibile l’interazione tra l’onda e il flusso zonale dove l’ondulazione viene assorbita.
Esistono diversi livelli critici per numeri d'onda, per tale motivo onde più lunghe (wavenumber 1 e poi 2) hanno un livello critico ben sopra la troposfera, mentre numeri d’onda superiori sono sottoposti al wavebreaking al limite della tropopausa. Questo perché al crescere delle ondulazioni di Rossby, diminuisce la loro lunghezza, aumenta la velocità di gruppo. In sostanza, come ho scritto precedentemente, la finestra d’opportunità sottolineata da Charney & Drazin [U<Uc] si restringe quando il wavenumber orizzontale aumenta (è successo spesso in questi anni,quando cioè il VP è particolarmente disturbato, quando non c'è interazione fra onda e flusso zonale, troposfera e stratosfera proseguono per vie diverse: tropo con VP disturbato/bilobato e Strato in raffreddamento con VPS verso la prima armonia).
http://forum.meteotriveneto.it/showt...13-2014/page26
Ultima modifica di nessuno; 11/01/2014 alle 17:04
Grazie Nessuno, ora ho capito.![]()
questa è aggiornata al 10:
time_pres_HGT_ANOM_JFM_NH_2014.gifcompday._mWBaWTgrT.gif
Mi sono "spizzato" tutti i grafici delle GPH anomaly del passato fino alla situazione attuale, per farmi un'idea di come solitamente evolvano le anomalie lungo la colonna strato/tropo, e devo dire che la situazione attuale è piuttosto indecifrabile, non riesco a capire se siamo in procinto di una qualche pulsazione calda, e in che direzione, oppure passerà gennaio in una sorta di terra di nessuno tropo-stratosferica, coi warming relegati ai piani alti e accorpamenti/destrutturazioni del vortice troposferico a intervalli regolari, una sorta di "respiro" che ne consentirebbe una continuazione senza grossi scossoni fino a metà Febbraio![]()
Io penso che la fase di riaccorpamento decreterà la fine del vps/vpt
Dai che ci siamo !
Calo delle velocità zonali su tutta la colonna
Secondo me si scatenerà un fortissimo warming euroasiatico a breve !
Ecco l'heat flux a 100 hpa che, toccato l'apice scenderà probabilmente a rotta di collo nei prossimi giorni a decretare, in quella che è la parte della stratosfera che meglio disegna le risonanze tropo, un nuovo raffreddamento del vpt già visibile nei modelli oltre le 144 h.
time_series_cfsr_vt_100mb_2014_NH.gif
Si tratterà probabilmente di energie resilienti nella parte medio bassa della stratosfera che andranno in coupling decretando una temporanea (anche se sensibile) diminuzione dei flussi.
La ripartenza dei riscaldamenti dovrebbero essere nella loro prima fase a carico esclusivo della wave 1 quindi con scarsi effetti in troposfera che qualora visibili potrebbero realizzarsi a fine mese / inizio febbraio.
Monitoraggio che comunque merita attenzione![]()
Matteo
Un bell'inverno di m**** caro vecio......e anche qualora andassero in porto le dinamiche di cui parli, arriveremmo come minimo in prima decade di febbraio per vedere qualcosa in troposfera...........mi auguro solo, a sto punto, di non vivere un estate bollente....\fp\
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