
Originariamente Scritto da
Adriano90
Possiamo trarre spunto dai mattutini, per alcune considerazioni di ordine generale; nonostante ci sia una grande divergenza sia tra i modelli che intramodellistica, ossia nelle corse stesse dei singoli modelli, possiamo affermare con buona probabilità alcuni tratti comuni o quanto meno che sembrino esserlo:
1) Avremo un Mediterraneo depresso, senza considerare quanto il peggioramento possa essere incisivo in termini di "freddo" e precipitazioni; abbiamo difatti una grossa divergenza modellistica al riguardo:
Allegato 343739
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2) Il freddo depositatasi in nord ed est europa, nonchè in Russia creerà un muro contro le correnti zonali, che saranno in ulteriore calo;
Allegato 343740
Sempre per la sede mediterranea abbiamo un'ulteriore divergenza tra i principali
gm; abbiamo un'eccessiva occidentalizzazione per
Ukmo e
Ecmwf, mentre oggetto dell'aria fredda sarebbe il Mediterraneo centrale per
gfs (negli ultimi tre runs visto che ha repentini cambiamenti):
Allegato 343741
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Allegato 343742
3) Tuttavia possiamo aver modo di descrivere dei tratti comuni:
I) Una frenata zonale sempre maggiormente accentuata con il passare dei giorni e l'avvicinarsi del TO dell'irruzione artica in Russia
II) Una relativa termicizzazione della zona altopressoria prima sul Mar di Norvegia, poi in probabilmente in Scandinavia.
III) Il Mediterraneo che rimane depresso.
Il passo successivo e su questo, nonostante la distanza siderale, sembrano essere concordi i due principali
GM è il costituirsi di un muro altropressorio nelle regioni ove si fosse depositato il gelo; come mostrano i
gm probabilmente avrà caratteristica ibrida. A parere di chi scrive vi è la buona probabilità di assistere a colate polari marittime piuttosto fredde o artiche.
Da notare, nonostante tutto, una graduale intensificazione del forcing dell'anticiclone delle Azzorre.
Vedremo

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