Continentale senza alcun dubbio.
L'estensione territoriale del nord-America parla chiaro,noi abbiamo l'oceano a ovest e siamo accerchiati dal mediterraneo,loro inoltre hanno i grandi laghi ma su tutto vincono perché hanno la barriera delle montagne rocciose a ovest e non come noi che abbiamo le alpi a N che bloccano l'aria fredda.
Essere accerchiati dal mediterraneo è si un bene ma non si può godere dei privilegi di un clima continentale come invece hanno loro,inoltre ribadisco che per estensione ci battono,insomma hanno molti più punti a favore di noi che in ogni stagione vogliono dire molto,vedi supercelle d'Estate e nevicatone d'Inverno.
Comunque anche noi d'Estate c'è la caviamo,meno d'Inverno però,eh eh![]()
Fabri93
Venendo alla domanda le ondate di gelo più intense le provoca la continentale,Febbraio 2012 insegna e non solo quell'anno.
Fabri93
Sempre personalmente parlando eh
Se devo vedere una marea di mistoni o paciugate come nel 2012-13, senza mai neve di qualità e senza freddo serio, con la neve che dura una giornata (e sempre peraltro con potenziali nevicate da 20 cm che poi diventavano 3 cm marci)...beh...mi prendo tutta la vita il febbraio 2012.
Neve farinosissima, di qualità, che resta incollata al suolo per 20 giorni e con minime assolutamente di grido (sotto i -20 in molte zone)
L'aria artica però è più instabile rispetto a quella polare marittima, perchè è più fredda in quota che al suolo e quindi favorisce i moti convettivi e le precipitazioni
L'aria continentale è più fredda al suolo che in quota e quindi è più stabile
Se, a parità di struttura depressionaria, la depressione è alimentata da aria artica o continentale, la faccenda cambia: con la prima hai più precipitazioni e meno freddo, con la seconda più freddo e meno precipitazioni
Attenzione che parlo di quantità di precipitazioni e non di quantità di neve
Le avvezioni continentali sono il risultato di un'azione di trascinamento orizzontale di masse d'aria gelide al suolo con quasi nullo o scarso rimescolamento verticale degli strati nella bassa troposfera.
I noccioli gelidi che accompagnano l'arrivo verso l'Europa centrale di queste masse d'aria molto dense sono costituiti da vortici barotropici presenti in quota che letteralmente scivolano sopra strati laminari di aria gelida e pertanto mantengono quasi intatta la loro natura (tranne il riscaldamento indotto dal trascinamento verso zone più calde).
Danno origine a vortici al suolo nel momento in cui viene rimosso uno strato d'aria più calda (moti turbolenti) preesistente.
Per tale motivo se l'avvezione segue vie "basse" tende ad alimentare vortici sull'Adriatico che a loro volta incrementano il richiamo e quindi l'avvezione.
L'avvezione continentale produce generalmente effetti termici molto rapidi.
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Matteo
Se parliamo di gelo, non ci sono proprio storie...l'aria deve essere continentale ovvero est puro.
la Continentale accontenta tutti infatti quando colpisce il centro Sud porta nevicate poi però con l'apertura atlantica porta il nevone al Nord!!!
Beh, non è scontato...anzi, non è quasi mai così
- se il continentale colisce il centrosud, significa che il blocco anticiclonico è molto solido, piuttosto orientale e ha una radice molto forte. Circostanza quindi incompatibile con l'eventualità di un'infiltrazione atlantica, salvo rari casi
- se il continentale invece aggancia l'atlantico, questo avviene quando il blocco anticiclonico viene tagliato alla radice e si sposta verso nord. Ma in tal caso il sud resta a guardare nella maggioranza dei casi, sia ad avvezione in corso, in quanto troppo settentrionale, sia, logicamente, quando entra l'atlantico per via del richiamo caldo
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