Seguendo la logica di shift stagionale sto seguendo molto il periodo 20/10 -> 20/11. L'anno scorso sarebbe stato molto più negativo di quel che venne fuori.
Andrea
Si, grazie al Nino strong è riscontrabile un migliore accorpamento della massa artica dal 20/10 rispetto agli ultimi 2 inverni che ebbero uno shift pauroso/estremo.
Nota per esempio la media spaghi AO che è sempre positiva anche se questo indice è tendente al neutrale per presenza del dipolo artico (ma in calo)
Andrea
Il fatto è che andare ad analizzare un'espressione dello status del vp ha senso solo a patto di un comportamento omogeneo nello sviluppo del vp. Insomma al variare dello snowcover si ha un risultato affidabile a parità di condizioni negli anni. Ma se il vp ha un percorso di sviluppo molto variabile negli anni guardare allo SC ha ancora senso?
O parametrizziamo uno status del vp come incipit dell'osservazione del suo prodotto (SC) oppure entriamo nel campo del libero arbitrio che sfugge alle logiche scientifiche....
E allora Sc si o no e se si con quali condizioni di status iniziale?
Dipolo Artico e Shift stagionale sono due facce della stessa medaglia. Se è presente il primo la massa artica non è accorpata, i VPT e VPS non sono sincronizzati, sono disaccoppiati e l'autunno è solo una protesi estiva (intesa come configurazione generale con la 552 che passa 2000 km più a nord, sul nord della Scandinavia) .
Andrea
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