Una tesi scientifica è tanto più robusta quanto più riproduca la realtà ma soprattutto quanto meno altre tesi scientifiche riescano a riprodurla. Al momento non ci sono tesi scientifiche alternative a quella dell'emissione antropica di CO2 che spieghino con altrettanta dovizia il riscaldamento climatico in corso, per quanto si possano individuare eventuali altri meccanismi che leghino il clima terrestre al Sole o ad altri fattori come quelli gravitazionali (che, comunque, paiono piuttosto deboli sempre che in alcuni casi esistano sul serio).
Questo per dire che la scienza va avanti per modelli, fintanto che non ne esce uno che descriva le cose meglio di quello dominante allora quest'ultimo resterà tale.
Mi vengono in mente, ad esempio, i proclami che si fecero anni fa sul fatto che il nuovo telescopio spaziale James Webb avrebbe trovato delle galassie "più vecchie dell'età stimata dell'Universo" e che questo dovrebbe riscrivere l'età di quest'ultimo ad almeno il doppio. Peccato che non basti, ci sono moltissimi altri aspetti in cui il nostro modello del Big Bang spiega la realtà, alcuni sono stati persino dimostrati da esperimenti, e non basta qualcosa di strano per abbattere un modello che ha riscosso tanto successo e riesce a spiegare la maggior parte di quel che conosciamo, per quanti punti oscuri possa ancora avere (per esempio la questione dell'inflazione).
Ma veramete il metodo scientifico, che si studiava alle superiori, non dice proprio cosi. Di modelli alternativi ce ne sono diversi, la differenza e' la comunicazione in quanto i modelli IPCC con le proiezioni a 100 anni sono quelli "scelti" per riorganizare il mondo adesso in maniera ideologica.
Ci si concentra a denigrare studiosi che sicuramente cercano di guardare al clima in maniera olistica anche perche' credo che Scafetta e gli altri sono coscienti di una nozione di base che ci viene insegnata alle elementari: la terra ha il suo clima per la posizione pecularie all'interno del sistema Solare, non per i modelli IPCC sulle carbon emissions. Liquidare questo elemento come "non rilevante" e' quanto meno avventato ma sicuramente funzionale a mantenere lo status quo, soprattutto se questo status quo genera miliardi di euro da incamerare con imposte "sostenibili" per favorire il mondo senza CO2. Tra l'altro ormai sembra passata di moda la lotta all'inquinamento, ormai confuso con le emissioni.
Nella selva normativa dell'ESG, mostro burocratico che sta gia imponendo e imporra' altri costi sociali, c'è anche una parte interessante: quelle delle "substances of concern" and of "high concern", che vi invito a consultare. Queste si che sono micidiali per la terra e per l'essere umano, ma non leggo proclami modelli di predizione dell'abbattimento delle stesse o piani di azioni con target per combatterle concretament. Basta riportarle nei Sustainability Report e dire che facciamo qualcosa per combatterle, poi al resto ci pensiamo, giusto?
Riguardo le observations vs predictions sbandierato da ELZ, vedremo, il tempo e' galantuomo. Finche' si gioca a ricostruire il passato con proxy a scelta e' tutto lecito cosi come esultare per pochi anni di "successo", rispetto all'oggetto di studio che e' ben piu' complesso e le cui componenti inserite nei modelli sono deduzioni ricavate dal passato sulla base di ipotesi mai direttamente verificabili.
Tra l'altro questo approccio e' antiscientifico per definizione perche' secondo il metodo scientifico: "Se l'evento si verifica, la teoria NON E' CONFERMATA, ma accettata provvisoriamente" a cui bisognerebbe aggiungere il principio della falsificabilita'.
La cosa buffa e' che sembra sempre che la storia del grado di successo sembra sempre al 100%, che le proiezioni e la realta' abbiano sempre coinciso secondo il pensiero dominante.
Arctic Ice: A History of Failed Predictions – Watts Up With That?
Failed Prediction Timeline – Watts Up With That?
Eppure l'elenco delle failed predictions e' ricchissimo. Storia lampante e' l'artico dove ormai non nonchalance abbiamo spostato la timeline per la prima estate artic-free al 2030, poi al 2050, ora tra il 2050 e il 2100. Ho letto anche paper che stimano il 2374 come anno di riferimento.
Ma la colpa e' di chi mette in dubbio giusto?
a scanso si equivoci tengo a precisare che la mia risposta in qualche post fa dove tiravo in ballo l' ipotesi Hunga Tonga era riferita allo scatto repoentino in avanti delle anomalie che non riescono piu a rientrare, assolutamente mai messo in discussione il long term global warming di origine antropica come trend di fondo.
Il punto era questo brusco balzo in avanti che non riesce a rientrare come previsto. Il Nino certo, ma abbiamo tempistiche nei tempi e modi che stanno facendo di questo Nino (gia ufficialmente chiuso da mesi) diverso dai precedenti e non si può fare a meno di chiedersi cosa è successo di diverso che potrebbe (condizionale) aver influito ? e molti sguardi volgono al Hunga Tonga. Recenti papers (che non hanno ancora consenso di tutti) cercano di spiegare il doppio effetto aerosols - vapore acqueo .
Certo ci vorranno conferme ma i satelliti stanno lavorando per cercarle queste conferme.
Costa di Rovigo (parte alta circa 7 m. s.l.m.) Estremi dal 2013: -7,5 9 gennaio 2017 38,2 3 agosto 2017 Estremi 2025: -2,8 1 gennaio 36,2 10 agosto
continuo a non vedere l'eccezionalità dell'emisfero sud, queste sono le medie mobili su 13 mesi dalle reanalisi era5, la fluttuazione sovrapposta ad un trend crescente è comparabile ad altre nel periodo storico e coincide con l'enso:
sh.png
Il trend globale nell'ultimo decennio e da ben prima dell'hunga tonga potrebbe essere (è incerto su così brevi periodi) di 0.25/0.3°C/decennio, a questo rateo ogni 3-4 anni aggiungiamo l'equivalente di metà di un nino strong ai massimi dei suoi effetti, non dovremmo essere sorpresi se anche solo dopo pochi anni si nota la differenza.
How Fast? | Open Mind
e poi c'è la solita questione della nuova stagionalità, le ssta (e no non è dovuto alle isole di calore, il riscaldamento delle aree di terra è in linea con l'amplificazione attesa delle ssta), continua il graduale calo nei tropici e medie lat sh mentre nel nh sono ancora ai massimi ma non aumenteranno più almeno per quest'anno.
sst.png
Ultima modifica di elz; 11/09/2024 alle 07:54
Dati NASA: Agosto 0,11 davanti ad agosto 2023.
Intanto primi dati JMA su 1-10 settembre anomalia globale +0,69 altissima , in salita rispetto ad agosto, ma dal giorno 8 siamo scesi sotto il settembre 2023.
Costa di Rovigo (parte alta circa 7 m. s.l.m.) Estremi dal 2013: -7,5 9 gennaio 2017 38,2 3 agosto 2017 Estremi 2025: -2,8 1 gennaio 36,2 10 agosto
ma magari ci sono anche valide ragioni percui la comunità scientifica ha escluso alcune ricostruzioni e ci sono persone che hanno fatto il complicato lavoro di riprodurle:
RealClimate: More solar shenanigans*
A Discussion of Implausible Total Solar-Irradiance Variations Since 1700 | Solar Physics
affermazioni che la co2 è dovuta al riscaldamento degli oceani sono da squalifica, la co2 è rimasta stabile per millenni e poi di colpo aumenta a causa del sole proprio all'inizio dell'era industriale? Anche volendo ignorare i rapporti isotopici del carbonio e che negli oceani stessi sta aumentando il contenuto di carbonio e calando il ph, ovvero la co2 stà entrando nell'oceano più di quanta ne venga rilasciata ogni anno.
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Ultima modifica di elz; 11/09/2024 alle 09:30
Da squalifica per me è liquidare la variabile solare in questo modo: Is the Sun causing global warming? - NASA Science
Ed includere una proxy che considera solo la luminosita' da irradiazione, quando ci sono evidenze che dimostrano ben altro. Poi se vogliamo tornare sempre alla CO2 come madre di tutte le componenti di un sistema iper complesso di interazioni tra variabili, siamo tutti liberi. E' un buon esercizio di ideologia.
il sole ha da sempre avuto picchi di minima e massima attività, però dai dati che si hanno (e sono tanti) e dai quali si possono fare ricostruzioni (tutte pressoché ormai vicine tra loro andando fino a decine di migliaia di anni fa), riscaldamenti così repentini non se ne sono avuti.
oltre alle solide basi scientifiche oramai condivise dal 99% degli scienziati, quella dei gas serra di origine antropica non è solo una teoria consolidata di per sé ma anche la più valida andando per esclusione.
inutile fare la gara dello studio di qui o di lì, su 2000 studi 1999 validano la teoria principale.
che poi ci possano essere altri contributi al GW non ci piove, il problema è capire l'incidenza che hanno. nel caso del sole pare ormai limpido che sia pressoché irrisoria.
no, non c'è nessun esercizio di ideologia (a che pro, poi?), anche io come molti altri fino a non molti anni fa ero scettico sull'AGW, ora però non si può più esserlo, le prove a disposizione sono troppe. pensa, a quell'epoca l'ipotesi che andava per la maggiore era proprio quella del contributo solare. poi però le cose evolvono...
l'esercizio di ideologia lo fa chi nega il contributo, preponderante, antropico.
Si vis pacem, para bellum.
Da squalifica è utilizzare argomentazioni palesemente false o disoneste, ignorando la realtà dei fatti.
Quando si parla di clima non c'è molto che si possa dimostrare in maniera del tutto incontrovertibile e priva di incertezza, che l'aumento delle concentrazioni di anidride carbonica in atmosfera sia determinato dalle emissioni antropiche è invece un buon esempio di un fatto scientificamente dimostrato, considerato che le emissioni sono superiori rispetto all'aumento delle concentrazioni in atmosfera e gli oceani stanno accumulando CO2.
Chi utilizza ancora questa argomentazione non sta partecipando ad un dibattito scientifico, ma la sta buttando in caciara facendo una collezione di obiezioni senza fondamento. Non vale nemmeno la pena di stare a sconfessarle tutte, sarebbe solo una perdita di tempo visto che gli autori sono palesemente disinteressati a ciò che succede nel mondo reale e puntano solo a fare propaganda ideologica.
Stesso discorso vale per l'artico senza ghiacci, si usa la previsione sballata di un singolo scienziato, completamente fuori da ogni logica rispetto ai modelli climatici prevalenti, per cercare di screditare l'intera scienza del clima. Inutile dire che i modelli climatici non hanno mai previsto la completa fusione dei ghiacci marini artici prima del 2030-2050, verrà ripetuta a pappagallo all'infinito la favola del fallimento previsionale.
È anche piuttosto stupido continuare ad insistere sul trend piatto di ghiacci artici dal 2012, quel minimo fu causato da circostanze molto particolari e difficilmente ripetibili, da allora le condizioni meteo sono nettamente migliorate Ma il volume e lo spessore dei ghiacci hanno continuato a calare, i ghiacci marini sono estremamente vulnerabili ad una annata sfavorevole.
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