Quello delle perdite di vite umane legate agli eventi atmosferici è un tema caldo, importante e che andrebbe affrontato con molta serietà in primis dagli organi di competenza, ma anche dalla popolazione. infatti è di uso comune e modaiolo innescato dai media, il pensiero di considerare responsabile di perdite di vite umane il tempo perturbato (perchè chiamarlo "maltempo" è soggettivo). In realtà solo in alcuni le avverse condizioni meteorologiche sono le vere responsabili della molte di una persona, mentre nella maggior parte dei casi c'è da evidenziare la molta imprudenza della gente che "affronta" il pericolo ignorandone l'esistenza, oppure il destino infausto che vuole che magari un passante venga colpito da un albero abbattuto dal vento, ma anche in questo caso bisognerebbe porsi delle domande.
- Leggevo di un pescatore disperso poi ritrovato in Toscana. Era noto e ben chiaro nei bollettini che il mare sarebbe stato burrascoso, quindi questo lo definirei un gesto di imprudenza avventurarsi per mare.
- Il camionista polacco isolato per 3 giorni sulle salite del colle dell'agnello (chiuso), bloccato dalla neve che non voleva abbandonare il mezzo e poi salvato dal SA...per fortuna è finita bene, ma non è colpa del maltempo.
- La signora morta a Limone P.te investita dalla caduta di neve e lose da un tetto...che nevichi abbondantemente a Limone è una consuetudine, quindi questa la chiamerei tragica fatalità mista a qualche problema nella costruzione del tetto.
- molti alberi caduti causando danni e incidenti...e qui bisognerebbe anche interrogarsi perchè molti alberi secolari dall'ampia chioma e visibilmente pericolanti non possano essere abbattuti e sostituiti, perchè ci sono vincoli ambientali e quant'altro. Ricordiamoci che il vento c'è sempre stato e ci sarà sempre, solo che una volta c'erano molti meno vincoli e quando un albero era pericolante si abbatteva e si risolveva il problema.
ci sarebbe da scrivere un poema