ma la fase Nino , o la "post" phase, come questa appena iniziata, potrebbe far invertire la direzione degli Alisei, che vedeva una "pulsazione" che andava contro a questi, dettando un effetto W-E durante l'attivita' forte. Mi chiedo , dissiperebbe un po' di calore , questa ripresa dei venti periodici ,verso W della piscina?![]()
Sicuramente lo dissipa, ma l'ENSO è un fenomeno ciclico, governato da precisi feedback, di conseguenza quello stesso vento (e le relative correnti oceaniche fredde) raffredda l'oceano, ma successivamente inibisce la convettività e diminuisce l'albedo in una vasta fascia tropicale degli oceani.
Ok steph, però quello che è fuorviante in quei grafici è che la scala è logaritmica, quindi anche quelle pallette che sembrano quasi uguali rispetto al Pinatubo, sono una rappresentazione poco realistica del fenomeno. Detto questo, 0.2 W/m2 è troppo poco e non credo che possa aver determinato il cosiddetto "iato", piuttosto potrà aver contribuito anche se in misura modesta (quella stima sulla T lascia intendere che si reputa molto elevata la climate sensitivity).
E comunque questo non spiega il comportamento ben diverso nella risposta di feedback operato dall'ENSO come copertura nuvolosa (che sembra essere opposto a quello registrato nel '98 ma anche nel '93).
Anche immaginando un ruolo secondario del sole, si potrebbe leggere l'ENSO proprio come un regolatore climatico:
Quando la troposfera si riscalda (per es ad opera della CO2) aumentano i fenomeni convettivi in area tropicale (imcentivati appunto dal Nino). In periodi con polveri vulcaniche in stratosfera (per es ENSO 1983 o ENSO 1993) il meccanismo di feedback è in parte inibito a causa del raffreddamento degli oceani tropicali (che contribuisce almeno inizialmente ad un calo della T globale) e alla fine del ciclo ENSO lo sbilancio radiativo è ampiamente positivo. Ora, negli ultimi eventi ENSO il meccanismo di feedback negativo potrebbe ritornato ad essere pienamente operante.![]()
Certo che è logaritmica: il Pinatubo e Il Chicon hanno emesso un quantitativo forte e rapido di SO2 di un ordine di grandezza superiore a quello più debole ma continuo e cumulato delle eruzioni post-2000, anche del Nabro. E come ogni scala logaritmica può sembrare fuorviante, basta essere consapevoli. Tuttavia, quello che volevo segnalare è il forte e rapido vs il debole, continuo e cumulato delle due categorie.
0.2 W/m2 è un valore che ha contribuito (probabilmente attorno al 15-20%) allo ex-iato del periodo 2000-2013, anche se nella maggior parte dovrebbe aver contribuito la mera variabilità interna. La stima sulla T deriva da una valutazione della Climate Sensitivity in linea con la media in uso, non particolarmente più o meno elevata.
Da notare che circa 1/3 della differenza dei trend fra osservazioni (GISTEMP) e simulazioni (ensemble delle corse CMIP5) è imputabile a questo forcing radiativo negativo sottostimato.
http://www.nature.com/ngeo/journal/v.../ngeo2105.html
Anyway: in fin dei conti, effettivamente, sono un po' uscito dal tema. Era uno spunto in più per segnalare una eventuale ipotesi circa l'anomalia del 2010 ± 1-2 y.
Sul resto (e oggetto del thread), dovrei rifletterci più a fondo.
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