Citazione Originariamente Scritto da nevearoma Visualizza Messaggio
Sì, entrambe aree dove c'era acqua in abbondanza (grazie ai fiumi e alle alluvioni periodiche). Lo stesso vale per altre civilizzazioni antiche come quella dell'Indo, o la Cina classica - tutte sviluppatesi vicino all'acqua e a terreni fertili.

Non solo, ma tutte queste aree avevano pattern precipitativi prevedibili, quasi sempre basati su monsoni o altri fenomeni periodici. Altre zone ugualmente calde ma con pattern più imprevedibili (es. l'Australia) non hanno sostanzialmente visto civilità di rilievo fino all'età industriale.

Prima dell'agricoltura l'uomo viveva soprattutto in zone dal clima simile a quello degli altopiani tropicali attuali, quindi diciamo caldo per i nostri standard, abbastanza per poter girare senza peli, senza fuoco e senza vestiti tutto l'anno, ma non caldissimo a livelli da deserto arabo.
Insomma fisiologicamente parlando l'uomo è fatto per temperature sui 20°-25°, per il resto dipende.
Io direi che è fatto per temperature sui 30° (a pelle nuda). Anche perchè la nostra temperatura corporea è di 36°. In effetti avvertiamo disagio con temperature di 20-25° solo perchè indossiamo vestiti. Ma al mare (faccio per dire) o in casa non si sta malissimo tutto sommato...

Comunque sì, non ho mai pensato alle implicazioni della periodicità delle piogge sulla storia umana, ma tenendo conto della nostra tendenza a voler controllare ogni fenomeni, lo sfruttamento della periodicità di fenomeni come alluvioni (penso al Nilo, dove queste piene portavano il limo) o monsoni fu una manna dal cielo (in un certo senso davvero alla lettera).