Caldo disumano negli States con temperature fino a 36 gradi in Texas e California ma 30 persino in Missouri e 29 in Illinois e Ohio.
Dopo una forte ondata di freddo a fine ottobre, sono tornate temperature praticamente estive.
Inizio di novembre da record. Dal 10 forte calo termico poi il caldo dovrebbe tornare nel sudest.
C'è poca trippa per i gatti in un mondo a quasi +1 di anomalia, le ondate di freddo tendono a essere sfuggenti, locali e surclassate da caldi fuori scala.
Altrimenti non saremmo con queste anomalie....
Costa di Rovigo (parte alta circa 7 m. s.l.m.) Estremi dal 2013: -7,5 9 gennaio 2017 38,2 3 agosto 2017 Estremi 2025: -2,8 1 gennaio 36,2 10 agosto
A Tromso no sicuramente, ma in posti tipo l'India o Bangladesh (ma anche gli USA meridionali visto che si parlava di quelli) poco ci mancherà tra 1-2° di temperatura in più:
India: Rising temperatures get closer to deadly "wet bulb" threshold | PreventionWeb
Climate change to cause humid heatwaves that will kill even healthy people | Climate crisis | The Guardian
I 32° di temperatura di bulbo umido sono la soglia considerata al limite della vivibilità per noi esseri umani, 35° la soglia mortale (anche se recentissimi studi dimostrano come per buona parte delle fasce deboli della popolazione già una temperatura di bulbo umido di 30° può essere pericolosa e mortale).
Attualmente i record sono questi:
![]()
Ultima modifica di burian br; 09/11/2023 alle 01:32
Dal Regno Unito, inviterei a leggere meno il Guardian che a livello tecnico-scientifico (e altro) è degno collega di Repubblica e Fatto Quotidiano, solo meno pessimo sul resto, e a cercare qualche articolo scientifico, qui ad esempio dice che la realtà è fortunatamente meno drammatica:
ShieldSquare Captcha.
For example, in a world warmer than pre-industrial by 10 ∘C, about 30% of the world's population would be exposed once or more per year to a wet-bulb temperature above 35 ∘C, but the heat index reveals that less than 2% would be exposed to fatal conditions while over 60% would be exposed to conditions that would cause hyperthermia.
temp.jpg
Sospettavo questa critica (sono ben conscio anche della caratura dei giornali internazionali), però l'ho riportato semplicemente perchè riprendeva nell'articolo dichiarazioni sensate (anche un cattivo giornale può fare buoni articoli). Non è appositamente l'unica fonte che ho riportato infatti.
Circa quel che dice lo studio da te riportato, perdonami ma fai cherry picking se prendi l'unico o uno dei pochi studi che discredita l'uso della temperatura di bulbo umido.
Qui un articolo della NASA ad esempio che lo utilizza come limite di vivibilità:
Too Hot to Handle: How Climate Change May Make Some Places Too Hot to Live – Climate Change: Vital Signs of the Planet
Se andiamo al sito IPCC, trovo linkato questo articolo del 2010 che cita i 35° come limite della vivibilità:
An adaptability limit to climate change due to heat stress - PubMed
Lo stesso studio che hai postato sostiene come quello sia il limite universalmente riconosciuto come fatale dopo poche ore di esposizione. Insomma, credo serva più di uno studio per dimostrare il contrario.
Detto ciò, non so se si comprende che significhi anche solo 32° di bulbo umido...significa 32° ur 100%. Sfido a resistere chiunque. 35° di temperatura di bulbo umido corrisponde a 35° ur 100%, una condizione atroce e mai sperimentata (il record di dew point è 34° con temperatura di 37°, bulbo umido 33,8°).
In futuro quei posti potrebbero sperimentare condizioni al limite dello stremo per giorni e giorni. Altro che moria del 2003, già solo in India sono aumentate le percentuali di persone che muoiono per le ondate di caldo (vedi altro articolo che ho postato) figurati tra 2° di temperatura in più.
Questo studio fissa il limite critico addirittura più in basso (tra 25° e 28° per climi secchi - ricordo che i 26° di bulbo umido si sono raggiunti su alcune località costiere italiane durante l'ondata di fine Luglio, e sono i massimi registrati in Italia nelle storiche ondate di calore padane - e 30/31° per climi umidi), pur riconoscendo che non sia definibile una soglia critica universale:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8799385/
Abbi pazienza, i nomi e le date ci sono sopra e non sono certamente negazionisti di nulla (e certamente sono più accurati di un giornale medico che parla di possibile riscaldamento climatico di 12°C, ma soprassediamo). Quello che si intende è che esistono valutazioni più precise del bulbo umido e che, anche senza queste, comunque nel futuro "predittibile" la popolazione umana esposta a tali condizioni estreme sarebbe comunque relativamente ridotta (ma il 2% potrà facilmente essere 200 milioni, non proprio pochi).
Inoltre, soglia mortale non significa che la gente o muore in massa o deve emigrare: è un valore pericoloso nei soggetti esposti a queste condizioni (io ci muoio di sicuro), ma anche il gelo è pericoloso eppure possiamo conviverci. Siamo umani e siamo nel XXI secolo, storicamente ci adattiamo e soprattutto siamo in grado di creare ambienti vivibili nei climi peggiori grazie alla tecnologia.
Spero che questo spieghi l'equivoco![]()
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Questa battuta bonaria la percepisco come un'offesa alla mia intelligenza, credo di aver sufficientemente dimostrato in epoca Covid e non solo che io gli studi scientifici li so leggere e non dico mai cose di cui prima non abbia trovato riscontro, quindi questa tua precisazione perdonami ma la sento come un'offesa a quel che sono, non di certo uno che pensa che basta superare i 34,99° di bulbo umido per avere la morte istantanea.
@FilTur
Il problema è che tu hai citato un solo studio a supporto di quanto dici. La comunità scientifica universalmente considera attendibile quella soglia e la Tw per approssimare le condizioni di vivibilità umana allo stato attuale della scienza, quindi non basta un solo studio per contraddire questa assunzione. Altrimenti varrebbe pure l'opposto, linko uno studio contro l'AGW e ti dico che le cose non sono ancora chiare ecc...
Quanto all'adattamento: è possibile entro certi limiti. In India non sarebbero sufficienti impianti di condizionamento ovunque per evitare un fortissimo impatto sulla mortalità che c'è già adesso tra l'altro (ho linkato un articolo che ne parla nel mio commento originario), nemmeno in Italia in fondo sarebbe possibile evitare ondate di moria generalizzate nelle fasce deboli della popolazione in estate, figuriamoci in India dove comunque col sistema delle caste molto rigido è assai probabile che larghe fette della popolazione (anche solo in numero assoluto, visto che sono quasi 1,5 miliardi) subiranno gravi conseguenze in futuro da temperature di bulbo umido così elevate. Se non ti piace come indice la temperatura di bulbo umido, comunque il concetto resta che si tratterà di condizioni estreme e poco adattabili.
PS: L'uomo si è sempre poco adattato al gelo, non a caso non sono mai esistiti imperi o regni al di sopra dei 50°N, salvo in Scandinavia (lato atlantico mitigato dalla corrente del Golfo). E' solo dal 1850, con l'avvento dell'elettricità, che l'uomo si è diffuso anche in climi così ostili, e in realtà nemmeno tanto (Canada, Russia siberiana e Scandinavia messi assieme non faranno la popolazione di Italia e Francia messi assieme).
PPS: Lo studio è medico perchè si parla di fisiologia umana, riportato da tanti altri studi, ed è considerato valido da NASA e organi dell'IPCC. Poi sarà anche possibile che la temperatura di bulbo umido non sia la migliore rappresentazione, ma ciò non cambia la sostanza, cioè che in quelle aree la vita si farà al limite delle possibilità anche di sopravvivenza.
Comunque ti sei focalizzato troppo su quel 35° di bulbo umido, io l'ho citato come limite di sopravvivenza ma nella mappa che ho mostrato c'era il numero di giorni sopra i 32°. Nello stesso studio c'è scritto questo:
A global-mean warming of only 3–4 °C would in some locations halve the margin of safety (difference between TW max and 35 °C) that now leaves room for additional burdens or limitations to cooling. Considering the impacts of heat stress that occur already, this would certainly be unpleasant and costly if not debilitating. More detailed heat stress studies incorporating physiological response characteristics and adaptations would be necessary to investigate this.
E' probabile che i 35° di bulbo umido restino improbabili anche nel 2100 dunque e nei prossimi secoli, ciò però non cambia il fatto che ci potrebbero essere molte giornate estreme che come dice questo paragrafo porranno grossi ostacoli alle possibilità di adattarsi.
Ultima modifica di burian br; 11/11/2023 alle 02:26
Segnalibri