Citazione Originariamente Scritto da Lucas80 Visualizza Messaggio
Sicuramente fare una previsione locale " perfetta " era impossibile , inutile negarlo , ma una probabilità del genere andava quanto meno valutata meglio.
La situazione era molto complicata , certo, tant'è che si sono venute a creare condizioni differenti tra Bologna , Milano , Cuneo e nel Piemonte stesso con differenze tra Centro-Sud e NW della regione.
Ho citato queste città , perché abbiamo a disposizione eventualmente i RS

Cuneo

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Milano

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Bologna

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Bologna ( versante Nord Appennino in genere )

abbiamo un bel cuscino ma un modesto contributo di aria relativamente mite ed umida in risalita verso Nord ( proveniente da S - SW ) . Tale contributo, a mio avviso, è stato sufficiente a riscaldare uno strato della colonna d'aria , abbastanza da non favorire la formazione di ghiaccio , la in alto Di conseguenza l'acqua arriva a terra , che è sottozero , e ghiaccia inevitabilmente.

Milano

Anche qui nubi non troppo spesse , difficoltà alla formazione di ghiaccio e gelicidio , con strato relativamente più caldo ma che parte leggermente più in alto.
Ovviamente Milano è presa come esempio della zona , poi si può speculare sullo spostamento della radiosonda dovuta al vento , verso N/NW, volendo ma è un'altra cosa.


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Per il NW Piemontese aggiungo un' immagine che ho preso ieri pomeriggio dal Sat

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Si vede l'aria a ridosso delle Alpi Occidentali, che viene compressa ( in parte ed in parte scivola verso il Tirreno ) . Qui entrano in gioco Stau ( le nubi sono molto più alte fino anche a 6/8 km) , Vorticità , etc. e le conseguenze sono diverse : maggiori probabilità di Neve.




Cuneo

Con Piemonte centro-meridionale a rischio maggiore. Perché?
La colonna d'aria sembra a posto da RS , con strato " caldo " veramente esiguo rispetto, per esempio, a Bologna ( anche se qui, come a Milano , entrano in gioco altri fattori ) .
Soprattutto basso Piemonte in " ombra " rispetto all' incursione su NW della regione e, quindi, con calo della temperatura relativamente più in ritardo che non sulla zona citata sopra o versante Nord ( o confine ) Alpino ( Francia - Svizzera) .
Come scritto ieri nella "mia" stanza Nowcasting , le probabilità maggiori sarebbero state lì ( basso Piemonte ) ed all' incirca appena sotto i 1400 /vallate soprattutto , con l' aria " fredda " in entrata solo durante la notte .
In generale, comunque, era una massa d'aria non certo ricca di " acqua " .

E fu così che tutte le nubi vennero spazzate via dal Piemonte.

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Ondata di FREDDO e di NEVE nella calza della Befana, seguiamola passo passo Ondata di FREDDO e di NEVE nella calza della Befana, seguiamola passo passo


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Esatto, bravo. Qui una spiegazione esaustiva.:



Un fiocco di neve non può formarsi a temperature vicine allo zero. Fa molta fatica, non ce la fa. Servono agenti nucleanti (es. pulviscolo) oppure temperature ben più basse (diversi gradi sottozero).

Se è in atto uno scorrimento umido medio-basso, come appunto quello padano di ieri sera, il fiocco non ce la fa a formarsi. Tutta l’umidità resta sopraffusa (aerosol), non ghiaccia. Si aggrega e cade come pioviggine. E’ come quando in alta montagna fa galaverna da nebbia, uguale.

Laddove è nevicato, lo ha fatto perché il flusso sud-occidentale veicolava precipitazioni ANCHE negli strati più alti, ben più freddi, dove i fiocchi si riescono a formare per nucleazione spontanea.
Una volta che il fiocco si forma è lui stesso che poi fa da agente nucleante e si porta dietro tutte le goccioline sopraffuse che trova attorno, cadendo.

In altre parole: è nevicato dove arrivavano fiocchi generati negli strati superiori a 3000/3500m circa, ossia dove l’avvezione umida era attiva ANCHE a quella quota.
Tradotto: NON è il fiocco che fonde. Proprio non si forma, il fiocco.



Scritto da un utente e previsore del CML.