Anche un -26°C a Badia Polesine. Purtroppo all'epoca, ed ancora peggio nei 2 secoli precedenti, non c'erano aeroporti degni di tale nome (nascevano allora), né stazioni meteo "rurali" magari gestite regionalmente. Chissà i vari valori dei vari 1985, 1991, 2009, 2012 ecc. come, dove e quante volte sarebbero stati battuti nelle aperte campagne del 1929 e di tanti inverni tra '700 ed '800! Comunque nel dicembre 1788 - gennaio 1789 (sic) subito fuori Firenze si scese sotto i -20°C, mi risulta.
Basta fare un raffronto fra i dati storici fiorentini dell'Osservatorio Ximeniano, in cima a un tetto in pieno centro storico vicino al Duomo, del gennaio 85 e quelli più bassi o vicini avutisi fra la prima metà dell'Ottocento e il 1929. Sicuramente se fosse esistito l'aeroporto avrebbe segnato valori simili ai - 23° se non più bassi (penso al dicembre 1849, gennaio 1891 e febbraio 1929).
Per me i dati "cittadini" sono artefatti, cioè non sono veritieri, non solo per la ben nota
isola di calore, quanto per la loro ubicazione posta quasi esclusivamente su tetti o piani
rialzati. Io ho due Termo posti ad altezze diverse (pochi metri) e segnano temperature diverse (le minime).
salutimeteo
P.S. All'epoca annotai anche un inverosimile -29
a Saline di Volterra, dato che ritengo errato, magari
era -19 e il giornale fece un refuso. Sapete in merito?
Il continuo sostituire l'Italiano con parole inglesi, lo paragono alla cementificazione che inesorabilmente assottiglia la campagna fertile e generosa. Ineluttabile perdita, come di un lento suicidio.
Sul dato di Saline è reale ma misurato a 1 metro dal suolo, quindi non a norma Omm.
Quanto alle stazioni a tetto (come la mia) l'Omm contempla questa possibilità se vengono rispettati certi requisiti come la distanza dal tetto e la collocazione sulla sommità. E' ovvio che fa dati diversi dalle stazioni a 2 metri dal suolo, segnatamente una minore escursione termica con "effetto collina". Essendo molte delle stazioni storiche italiane a tetto, io non le disprezzerei tanto perché sono le uniche che possono raccontarci il clima di uno, due o addirittura tre secoli fa.
Ma proprio perché sono consapevole che una stazione a tetto non può fare grandi record di minime, se leggo un - 12.9° a Firenze nel dicembre 1849 e un - 11.2° nel gennaio 1985 quando l'aeroporto è andato a - 23°, mi viene da pensare che, almeno potenzialmente, possa aver fatto ancora più freddo a metà ottocento che nell'85. Simile la situazione nel 1891 e nel 1929. Questa era la mia puntualizzazione.
Lo stesso a Padova: gennaio 1985, -11°C in centro (Orto Botanico) se non ricordo male, e -19°C aeroporto (che a Padova è piccolo e quasi in mezzo alla città). Nel 1788-'89, per fare un esempio remoto, a Padova fece -16/-15°C in città: sicuramente all'epoca l'isola di calore era molto inferiore a quella odierna ed anche a quella del 1985 (un po' inferiore ad oggi), con i campi coltivati e gli orti fin dentro le mura, ed al di fuori un miglio e mezzo di spianata difensiva e poi solo borghi rurali (oggi praticamente arrivi a Mestre e Treviso in statale senza nemmeno vederla, la campagna). Però il dubbio rimane, che con un termometro fuori città all'epoca, si sarebbero potuti fare 5-10°C in meno (e qualcosina in meno anche nel 1985).
Signori se risaliamo sino al '700 ho almeno un valore sotto i -20°C per ogni decade per Torino ed anzi alcuni anni scese sotto questo valore un inverno di seguito all'altro come nel 1954 e 1955.
Non è così strano se pensate che oggi la media delle minime estreme ovvero il valore più baso che mediamente viene raggiunto d'inverno, per la pianura a sud di Torino è di -11,0°C ed è quindi ipotizabile che nel XVIII secolo questo valore fosse di circa -15°C... bastava quindi un inverno con una irruzione poco più fredda del solito ed i -20 si raggiungevano facilmente in questa zona. Oggi invece questo valore sempre per la zona di Torino si raggiunge una volta ogni 30 anni.
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