sarà anche demenziale ma non mi si dica che la maggior parte delle scelte dei consumatori oggi non venga influenzata con questi modi
per me con la paura si riuscirebbe a portare la gente a fare qualunque cosa.
In quanto a dignità ne vedo ben poca negli atteggiamenti delle persone...a proposito i valori orali di onestà e rispetto ci sono ancora?
Se non ci sono queste basi morali è poco utile parlare di strategie.
sono d'accordissimo con quello che scrivi, ma le scelte sembrano andare contro quello che scrivi, la mia è solo una constatazione dei fatti che purtroppo ci porterebbe fuori dal regolamento del forum e quindi meglio non specificare, purtroppo a mio avviso è proprio l'argomento e il titolo della discussione che ci porta ad infrangere il regolamento.![]()
Io ripeto è ripeterò sempre : la climatologia è una cosa ,l'ambientalismo un'altra. . I due temi DEVONO essere scissione visto anche il fallimento quasi totale di Kyoto &C.
Bisogna muovere le coscienze senza terrorismo.
Con la sola educazione ambientale è dura ottenere risultati nel breve. Quando si è scoperto del legame fra CFC e buco ozono sono stati messi fuori legge i prodotti dannosi con risultati quasi immediati.
Per le emissioni, senza arrivare all'economia comunista con i piani quinquenniali, i cambi di rotta devono essere imposti (vedi leggi su emissioni auto, limiti a circolazione, fotovoltaico, efficienza energetica abitazioni, costruzione ciclabili...). Gli esperti (es IPCC a livello globale) dovrebbero fornire gli strumenti per scegliere le soluzioni più efficienti anche economicamente. Ormai la tecnologia è a un livello tale che anche quello che pochi anni fa sembrava un'utopia adesso è realizzabile a costi competitivi con le soluzioni tradizionali, ma l'impulso iniziale al mercato dato dai governi si è dimostrato utilissimo nell'avviare la trasformazione (ovviamente dove indirizzato verso soluzioni economicamente sostenibili).
Per quanto riguarda l'informazione, ritengo che sia sbagliato mandare messaggi catastofisti ma non penso faccia una grossa differenza. Con una corretta campagna di sensibilizzazione ambientale puoi influenzare la parte della popolazione più sensibile o più istruita, ma se vuoi ottenere risultati poi devi cambiare le leggi (es: nel nostro piccolo metti delle belle multe sui tetti in catrame, sulla cementificazione dei giardini e sull'utilizzo dell'acqua per annaffiarli e vedrai se funziona meglio rispetto a una campagna di sostenibilità ambientale ).
tutto giusto ma siamo sempre lì
la politica non è avulsa dal contesto sociale per cui se la fetta di popolazione, come giustamente dici, sensibile e istruita costituirà sempre la minoranza non sarà in grado di imporre e gestire le scelte migliori e più lungimiranti
ci vuole un cambio di rotta culturale che vada di pari passo con la "facilità" tecnologica nello sviluppare nuovi sistemi energetici
altrimenti poi inutile stupirsi, come sottolineava un utente precedentemente, che i messaggi che ritrova sui suoi quaderni scolastici sono gli stessi di suo figlio a decenni di distanza
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