Hai postato le carte giuste che possono fotografare lo status climatologico con particolare riferimento alle aree in sofferenza pluviometrica.
Vorrei aggiungere però che a questa situazione non ci siamo arrivati oggi ottobre 2017.
Siamo partiti molto da lontano direi inizi anni 90, ovviamente con una notevole discontinuità ed alternanza di patterns che spesso hanno reso molto difficile
concentrarsi sugli effetti crescenti dell'abbattimento dei gradienti delle latitudini polari...che invece non ha mai smesso di procedere.
Questo però si cominciava a vedere negli anni 90..e molti di noi lo scrivevano (alte dinamiche stabilizzanti!!! in aumento di frequenza). Ma ci si rispondeva che era solo una fase.
Perchè dico questo? perchè oggi possiamo già vedere i germi di quello che potrebbe essere più frequente in futuro. E tu lo hai fatto con questa ottima analisi. E non è catastrofismo ma osservazione e realismo senza avere paura della parola "trend".
Il clima non varia a velocità e direzione costante....ma a salti, frenate, retromarce....ma poi la direzione finale è sempre la stessa non facile da cogliere fin quando non costantemente manifesta.
Le ottobrate sono sempre esistite ma in alternanza con le prime grandi piogge. Una ottobrata italiana (non più romana) in regime di media siccità non ha senso che sia paragonata con quelle del passato.
Adesso possiamo sperare in una temporanea recrudescenza di clima mediterraneo secondo i canoni convenzionali e sperare in un novembre molto piovoso, in un inverno molto freddo e nevoso per tutti.![]()
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Ho imparato negli anni che discutere di meteo e cambiamenti climatici con chi si è avvicinato a questo hobby per amor di freddo e neve...alla fine è tempo perso.
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