attenzione che un conto è dire mese poco piovoso un conto è definirlo atlantico
le anomalie che hai postato dimostrano che non vede certo il transito di perturbazioni a nastro come dimostra il tuo plot e quello a 1000hpa
con anomalie positive di pressione proprio dove di solito transitano le depressioni per approcciare francia e italia
mentre come tu stesso hai postato l'anomalia negativa dalla porta basso atlantica è presente proprio quando fai il riferimento con i decenni più recenti 91-16
il fatto che ci siano anomalie negative nel mediterraneo è la naturale conseguenza del innalzamento delle fasce altopressorie ma non vuol dire atlantico
quanto al fatto che piova meno
io questo trend precipitativo al ribasso proprio non lo vedo, invece è vero che piova diversamente
tant'è che molto probabilmente se si prendono a riferimento non i quantitativi ma i giorni di pioggia ci sarà un decremento
(qui non ci sono gli ultimi dati ma un trend mica si costruisce in una manciata di anni)
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Io non ho parlato di ottobre con flusso zonale atlantico sparato, altrimenti avrei postato le carte del zonal wind. Mi sono limitato all'analisi delle anomalie di gpt.
Resto altresì dell'idea che se non integriamo i dati della rete sensoriale di rilevazione dati con le osservazioni ambientali non avremo mai un quadro completo di un clima in cambiamento veloce..
Cominciamo un po' di domande.
I ghiacciai del versante alpino meridionale si stanno sciogliendo perché fa più caldo o anche perché ci sono minori apporti precipitativi invernali, con aumento di frequenza di inverni aridi?
Moltissimi bacini fluviali e lacustri sono in gravi deficit...perché? non tutti hanno ACEA che preleva acqua.
Moltissime specie di organismi termofili ora vivono a latitudini appena 30 anni fa impensabili. Per farti un esempio la Gran Bretagna ha un commercio globalizzato di piante e pneumatici maggiore del nostro eppure li la zanzara tigre non c'è..perché?...forse perché la GB è oggi termicamente in media più simile alll'Italia 30 anni fa.
Non è facile percepire i nuovi trend pluviometrici perché la sensibilità della rete di monitoraggio è troppo bassa...
Nella mia area, da Novembre scorso, piove col contagocce...se domani fa 100 mm grazie ad una precipitazione convettiva..i grafici che hai postato tu diranno che tutto è nella norma...ma il lago di Bracciano non dirà la stessa cosa.
Aspettarsi che ottobre sia piovoso lo abbiamo imparato quando eravamo giovani (parlo per i 50enni). Certo c'erano anche delle bellissime ottobrate...
Oggi invece è diventato normale che ad ottobre l'ottobrata soleggiata e stabile sia prevalente e la pioggia l'eccezione. Forse è cambiato qualcosa negli ultimi decenni decenni..che va oltre i grafici che hai postato non credi?
Ma questo non significa che sta avvenendo una tragedia e non pioverà più. Significa solo che bisogna prestare attenzione a tutto il sistema se si vogliono percepire cambiamenti in atto.
Per esempio...osservare la frequenza di annate aride....non è facile scovare un aumento...
Per esempio osservare le frequenza di inverni miti (che ci sono sempre stati, ma oggi sono un po' più ripetitivi).
Certamente uno ci si deve dedicare con passione a certe analisi...
se però uno dirotta la propria passione sul freddo e sulla neve forse preferisce mettere la polvere sotto il tappeto...con buona pace.
saluti
Ultima modifica di Climavariante; 05/10/2017 alle 16:47
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Ho imparato negli anni che discutere di meteo e cambiamenti climatici con chi si è avvicinato a questo hobby per amor di freddo e neve...alla fine è tempo perso.
hai messo troppa carne al fuoco
ho voluto solo ribadire visto che molti si aspettano perturbazioni a nastro sull'italia che se andiamo a vedere il quadro di distribuzione gpt a ottobre ci troviamo davanti a un mese MEDIAMENTE più esposto al flusso continentale
del resto basta che ti fai un giro sulle reanalisi per verificare quanto dico
quanto alle esagerazioni mediatiche, mai citato argomentazioni basati su di esse quindi non capisco a cosa ti riferisci
p.s.
in alcuni inverni anni 00 i versanti alpini meridionali sono stati sepolti quindi parlare di versanti alpini esposti all'aridità mi pare fuorviante, sono capitate annate dalle caratteristiche diametralmente opposte anche in tempi recenti, nessun trend al riguardo
idem parlare di crisi idrica perchè abbiamo avuto una mezza annata siccitosa quando non c'è alcun trend decrescente conclamato
i trend in climatologia si fanno su cicli pluridecennali e se si ritiene valido persino secolari
l'anno scorso il deficit fu -6% dalla 71-00 un anno perfettamente in media quindi
in alcune zone gli anni 00 hanno addirittura visto un trend al rialzo con alcune annate record come apporti precipitativi
ribadisco quanto scritto nel precedente post
il discorso diventa più interessante se andiamo a valutare la discontinuità e il numero di giorni degli apporti precipitativi
p.p.s
che la gb abbia il clima dell'italia di 30 anni fa sinceramente ho parecchi dubbi al riguardo ma su questo posso sbagliare
Ottobre è un mese dove ancora è viva la fenomenologia ad alta convettività, per cui non vedo grossi legami con le saccature atlantiche. Bernacca contava le perturbazioni sarebbe curioso sapere i conteggi medi di ottobre.
Ma questo lo vedi bene anche dalle anomalie zonal wind che di solito ad ottobre è ancora lievemente in anomalia negativa.
Ai nostri tempi avrai notato come i fenomeni convettivi sono più frequenti anche a Gennaio e Febbraio (nel 2010 e 2012 ho visto neve con lampi e tuoni)..
Tuttavia Ottobre, per come lo abbiamo conosciuto in passato, è un mese piovoso che contribuisce ad alimentare falde e rete idrogeologica. ED è pertanto corretto che se un modello prevede una struttura stabilizzante permanente la si legga come anomalia (cosa che non farebbe a Luglio o Agosto)
Tornando alla carenza di piogge, non devi immaginare una linea di trend rettilinea con pendenza negativa.
Devi immaginare che non tutti i territori mostrano lo stesso andamento. Ad esempio la fascia tirrenica sta soffrendo molto di lunghi periodi di secca e rotture con alluvioni.
Periodi di secca ed alluvioni climaticamente non si compensano.... I periodi di secca sono periodi di secca ed anche se finiscono con 300 mm di alluvione lampo impattano sull'ambiente (scarso contributo alle falde freatiche) come periodi di secca.
Insomma per concludere il nostro discorso, inviterei gli appassionati assidui come sei tu, a cercare di scorgere i cambiamenti climatici, caratterizzarli, capirli, non a cercare di "normalizzare il tutto".
SE qualche forumista si lamenta che non piove ad ottobre, dopo che in vaste aree non piove da inizio anno...., cercherei di capire perchè ad una siccità invernale abbia fatto seguito una primavera siccitosa, una estate arida...ed ora un autunno che sembra puntare alla stabilità.....
è vero che in alcune aree piove ed ha piovuto nella norma o poco più ....ma noi dobbiamo puntare l'attenzione su quelle aree dove non piove continuativamente in modo normale da Dicembre 2016....che sta succedendo?
Ultima modifica di Climavariante; 05/10/2017 alle 20:16
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invece che far lo spiritoso, perché non hai risposto all'unica risposta che ti è stata data per quel papiro (mooooooolto discutibile per altro) che, non perché scritta da me ovviamente, è l'unica corretta per la tua domanda(mooolto, come dire, insensata?)?
ma poi, veramente vogliamo prendere come esempio la zanzara tigre? si è diffusa qui solo perché ci è arrivata, si sarebbe diffusa ugualmente anche 100 anni fa. in questi giorni è PIENO, nonostante anche le prime diffuse minime sotto i 10° è strapieno la sera, milioni. questo cosa vuol dire? che anche con 10/15/20° in meno del loro habitat di origine sopravvivono alla grande lo stesso---->anche 100 anni fa si sarebbero riprodotte e ci avrebbero infestati proprio come ora (non che 100 anni fa ci fossero 10/15/20° in meno, per carità...)
Si vis pacem, para bellum.
Niente, sfiga configurativa, la stessa che c’è in inverno sul NI da qualche anno. Cambieranno un po’ di cose w tornerà a piovere anche dove non piove da dicembre (oh, parli di dicembre scorso eh, mica 15 anni fa... che tendenze devi fare con 10 mesi di roba?). Ricordo che laddove non sta piovendo (tipo Piemonte, ad esempio) un paio di anni fa si è chiuso un ciclo di anni ben sopra la media un po’ ovunque al N. Come vedi in poco tempo è cambiato tutto questo perché sono pattern più o meno bloccati... sono 3 anni che abbiamo l’anticiclone che spinge troppo da W, perché al S Italia hanno inverni belli?
Si vis pacem, para bellum.
Trovo perfettamente inutile dialogare con chi sostiene che plot e interi set di dati siano insufficienti o inadeguati perché non coincidono con le sue soggettive convinzioni... oppure vede "linearità" dove non ce n'è affatto... Se andiamo bene a vedere quanto avvenuto negli ultimi 2 anni e mezzo (diciamo dalla primavera 2015) è una diversa distribuzione delle anomalie termiche e pluviometriche, soprattutto nel semestre freddo, rispetto a quanto era avvenuto nel periodo 2008/2013. Distribuzione diversa e talvolta quasi opposta su aree estese del continente europeo, mentre altri fattori climatici e meteorologici hanno visto una significativa continuità. Il che fa pensare a cicli poliannuali, che in un contesto generale di riscaldamento globale (tendenza, questa sì relativamente lineare) avranno probabilmente una connotazione (in senso quantitativo e forse in partr anche qualitativo) diversa a quanto era possibile osservare fino all'inizio degli anni '70. Detto questo leggere cose aberranti, tipo quello sul clima inglese attuale simile a quello italiano di 30 o 40 anni fa, riesce solo a farmi perdere la pazienza...
P.S. prima di fare certi paragoni occorrerebbe prendersi la briga di confrontare le medie (minime, massime e giornaliere) di Manchester (1981/2010) e di confrontarle con quelle di Roma (magari quelle del trentennio 1951/80, teoricamente "Esente da GW") e poi aprire bocca (o porre le dita sulla tastiera).
Ultima modifica di Climavariante; 06/10/2017 alle 06:56
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