
Originariamente Scritto da
Nevaio
Per la mia patologica esperienza di consultatore compulsivo di carte meteo, mi sento di affermare che una clamorosa mancata occasione come quella in questione non verrà compensata a breve, e per breve intendo un periodo di alcune settimane. Se quella goccia fosse entrata stretta sul nostro alto tirreno, stazionando in loco grazie all'innesco di una citogenesi mediterranea, le conseguenze sarebbe state quelle prospettate dalle uscite dei modelli che per un certo periodo avevano sposato tale ipotesi: uno scompenso della circolazione nord emisferica sbilanciata sul settore siberiano con asse N/S coadiuvato da una contemporanea favorevole predisposizione dell'
HP in sede islandese, una volta tanto: un raro combinato disposto caratterizzato, come quasi sempre avviene in questo genere di movimenti barici ad ampissimo respiro, da una reiterazione della dinamica che ci avrebbe catapultato a un inverno inverosimilmente crudo, per la stagione, e per un lasso di tempo indeterminato ma sicuramente non limitato.
Ora, al contrario, l'alternativa sconvolge di fatto questo quadro, irrimediabilmente: tutta la dinamica ne è compromessa, con quel poderoso cut off alle 144h piazzato poco sopra le Azzorre a impedire qualsiasi altra sortita dell'
HP in sede atlantica. Dovessi sbilanciarmi, direi che si va verso un persistente
HP polare (vade retro!) e conseguente zonalità alta già a partire dalla prima decade di dicembre, temo.
Le
ENS di Reading, del resto, non inducono all'ottimismo:
Immagine
Ora potete anche insultarmi...

Segnalibri