È evidente che commentando carte a oltre 7gg di distanza si rischia di essere abbagliati da rappresentazioni fantasmagoriche di tonalità cromatiche fredde... Il passare del tempo riporta i piedi a terra e fa capire come sia difficile il realizzarsi di questo giochino ad incastro tra aria fredda e interazione Atlantica. Una questione di intensità e tempistiche perfetta! Basta che cambi l'entità di una delle due e salta il banco
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Anche perchè i più di noi avevano sempre indicato come le termiche in ingresso, a fronte di schemi barici apparentemente ottimi, sono sempre state viste piuttosto scarsine.
Concordo con chi afferma che non ce la si può prendere per variazioni oltre il medio termine ma è la "fame" che ci porta a questo.
La totale o più o meno totale assenza di scenari freddi duraturi negli ultimi anni ci ha portato alla spasmodica ricerca di una qualsiasi cosa anche dove in "condizioni normali" nemmeno guarderemmo.
Sottolineo l'apparentemente, perché da quello che avremo nell'inizio prossima settimana ad un vero blocco atlantico ci passa la stessa distanza che c'è tra me e Michael Phelps nel nuotare bene, in Islanda al massimo arriva il verdino e il canadese è sempre lì, pronto a ripartire furibondo come infatti fa poi...insomma, anche nei giorni scorsi l'impianto in se prometteva al massimo una sfreddata ma nulla di veramente rilevante. I veri blocchi sono altri.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Va bene che parliamo di un run, ma se si impegna ancora un po' riusciamo a passare da un possibile sottomedia di 5/6° a un ritorno in media a Cagliari, per questa futura azione. Non considero il grande sopramedia dei giorni precedenti. Faticoso commentare senza scoramento
Io davvero non trovo la forza di commentare questo run![]()
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
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