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Porca
la
miseria
Responsabile commerciale www.astronomitaly.com
Analista geopolitico del contesto Medio Orientale, specializzato in Nord Africa e Turchia, mi divido fra Roma, Istanbul, Cipro e Tunisi
Normale quando si passa da una circolazione prevalentemente zonale a quella antizonale. Certifica appunto la discesa di correnti fredde sull’Europa centro occidentale e il calo del pna in particolare indica l’arretramento dell’anticiclone Atlantico verso ovest.
(pure a me, ma non dirlo a nessuno!)
Fatto sta che almeno fino al 15 dubito altamente che vedremo segnali nei modelli matematici, per come la vedo io la tempistica corretta della propagazione totale del warming, che sta avvenendo con molto rilento (e questo potrebbe anche far ben sperare sulla durata degli effetti al suolo) e che dovrebbe manifestarsi non prima del 25/27 di gennaio. I primi pseudo effetti, con colate di natura artico-balcanica e potenziale ritorno della neve sulle alpi con maltempo "intenso" in pianura padana potrebbero manifestarsi prima, dal 18/19 di gennaio.
Successivamente, complice un PNA neutro/negativo, due o tre botte toste da est per buona parte di febbraio. Per altro con un AO del genere non è da escludere un prolungato weijkoof e a seguire (10/15 febbraio) distruzione totale del vortice polare, complice l'entrata in scena della WAVE1 che entrerebbe in contatto con la WAVE3 e con il ponte sulla scandinavia. Credo in questa ipotesi anche perché già da ora si vedono "palle anticicloniche" con valori pressori over 1030 hPa nel cuore del vortice polare.
Questa è la visione più estrema ovviamente, anche perché l'Italia non è matematicamente dentro a queste configurazioni, ma storicamente lo è anche stata e se tutto andasse secondo i piani, ci sarà una seconda parte di inverno "divertente" con l'est protagonista, sperando in maggiori interazioni atlantiche, pseudo ingerenze e maltempo anche sul nostro lato.
Come già detto molto bene da altri utenti, restando con i piedi per terra credo che dinamiche di displacement simili a quello che vivremo comporterà uno spostamento dalla sede madre dei centri anti-zonali. Aldilà della dinamica estrema che ho descritto sopra, alla quale "credo" tutti auspichiamo, potremmo anche rimanere tagliati fuori e rimanere sotto il ramo di un possente anticiclone azzorriano.
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In pratica 2/3 dei forecast riportati nel grafico prevedono AO che crolla sotto -3![]()
Tanto per intenderci, stando a wikipedia (Arctic oscillation - Wikipedia non trovo altre fonti) il record di AO negativo per gennaio è di −3.767 nel gennaio 1977. Al di la di quello che potrebbe arrivarci o no sono valori davvero notevolissimi, vediamo come evolvono i forecast
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Il determinismo si deve ancora allineare allo scenario dell’acutizzazione degli effetti del t-s-t event. Nei prossimi giorni lo vedremo di più.
p.s. Non so se avete già postato ma Tosti la vede come si è già avuto modo di dialogare....
Aggiornamento Outlook invernale 2018-2019 | Climatemonitor
al di là di tutto magistrale analisi dell’accaduto.
ma queste non erano rosse?
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Premesso che non vedo nessun motivo di derive occidentali checchè determini gfs a millanta ore, e questo lo affermo in base anche alle proiezioni NAO su base ecmwf che vedono un calo dell'indice dal 19/20 del mese per attestarsi su valori prossimi a -0,5/-1 e che non farebbero pensare a nessuna deriva occidentale bensì azioni centrali con target mediterraneo...detto questo, a livello sinottico la vedo ancor più dura che la "memoria" atmosferica faccia arretrare così tanto il pallone rosso atlantico tanto da far pensare a derive occidentali: personalmente escludo categoricamente tale rischio, non ne vedo affatto i presupposti che dovrebbero altresì essere coadiuvati da un indice NAO in crollo sui -2/-3.
Detto questo , vorrei farvi notare come a 100 hpa finalmente si vedano velocità zonali in forte calo, a meno di 6 mt/sec e come sia ai 50 che ai 70 hpa saremmo ormai prossimi all'inversione dei venti zonali a 240 h: insomma il target propagativo e suoi relativi effetti sembra sempre più definirsi nella terza decade di gennaio e penso che il determinismo a 500 hpa cambierà parecchio nei prox giorni ed in ogni caso consiglio ora come non mai di seguire assai più ecmwf.
sebbene concordando con te in un rischio di deriva orientale del gelo, tuttavia non è nemmeno da escludere il contrario. Gli indici stanno calando e io ipotizzo la fase clou non prima del 25 del mese, se non addirittura 31 gennaio. In 20 giorni può succedere di tutto, dall'evento al ritrovarsi 1035 hPa sul mediterraneo centrale (rischio concretissimo per me, aihme).
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