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  1. #1
    Burrasca L'avatar di nevoso84
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    Predefinito Re: Inverno 2018-19: analisi modelli

    Non mi fa nemmeno troppo schifo sinceramente questa uscita
    Agosto 2018-> 188mm (media storica 29mm) Min più assoluta Dic '18-> -3,6°C
    min assoluta Gen '19->-6,2 (4/1)_Max più bassa Gen->0,5°C (4/1)
    Ott->345mm/ Nov-> 284mm/ Dic->198,5mm

  2. #2
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Inverno 2018-19: analisi modelli

    è pazzesco quanto sarebbe lungo questo evento comunque
    a 7hpa per questi dati sarebbe ancora completa bilobazione sino a fine corsa


  3. #3
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Inverno 2018-19: analisi modelli

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    è pazzesco quanto sarebbe lungo questo evento comunque
    a 7hpa per questi dati sarebbe ancora completa bilobazione sino a fine corsa

    Immagine
    E' la principale ragione per cui, una volta acquisito il meccanismo di queste dinamiche, occorre sempre arricchire di fattori empirici e quindi attuali, una statistica non certamente esaustiva in quanto relativamente troppo giovane per pretendere di aver solo che lontanamente esaurito le possibili "campionature" di questi eventi.

    La conoscenza, seppure sempre limitata, della "meccanica" degli eventi split, ci ricorda che la propagazione del disturbo in merito a tempistiche e modalità non può prescindere dalla ricostituzione del vps a partire dall'alta stratosfera e che, ritardando questa dinamica, il resto viene di conseguenza.
    Se la troposfera ad oggi non mostra la "necessita" di creare una Rossby di blocco alla circolazione zonale ma solo dei progressivi sprofondamenti del fronte polare, significa che la "pressione" esercitata dall'alto verso il basso è leggera e discontinua e non richiede quindi la tracimazione del disturbo attraverso canali indotti dall'alto.
    Questa è la lettura cui mi affiderei al momento circa una dinamica progressiva ma non dirompente.
    Matteo



  4. #4
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    Predefinito Re: Inverno 2018-19: analisi modelli

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    E' la principale ragione per cui, una volta acquisito il meccanismo di queste dinamiche, occorre sempre arricchire di fattori empirici e quindi attuali, una statistica non certamente esaustiva in quanto relativamente troppo giovane per pretendere di aver solo che lontanamente esaurito le possibili "campionature" di questi eventi.

    La conoscenza, seppure sempre limitata, della "meccanica" degli eventi split, ci ricorda che la propagazione del disturbo in merito a tempistiche e modalità non può prescindere dalla ricostituzione del vps a partire dall'alta stratosfera e che, ritardando questa dinamica, il resto viene di conseguenza.
    Se la troposfera ad oggi non mostra la "necessita" di creare una Rossby di blocco alla circolazione zonale ma solo dei progressivi sprofondamenti del fronte polare, significa che la "pressione" esercitata dall'alto verso il basso è leggera e discontinua e non richiede quindi la tracimazione del disturbo attraverso canali indotti dall'alto.
    Questa è la lettura cui mi affiderei al momento circa una dinamica progressiva ma non dirompente.
    Certamente ci troviamo davanti ad un evento inedito e che con molta probabilità la sarà un forcing split "diluito" e non "dirompente"... ma questo significa anche che le rossby che andranno presto a concretizzarsi (si nota come tutti i modelli a fine corsa vanno verso un wave3) saranno molto durature. Si "rischia" un periodo freddo di notevole durata a spasso per l'emisfero nord.

    Situazione da seguire attentamente. L'America orientale sicuramente si becca 20gg di gelo stravagante ma la wave3 in formazione in prospettiva significa che l'Europa non è da meno.

  5. #5
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Inverno 2018-19: analisi modelli

    Citazione Originariamente Scritto da fabio.campanella Visualizza Messaggio
    Certamente ci troviamo davanti ad un evento inedito e che con molta probabilità la sarà un forcing split "diluito" e non "dirompente"... ma questo significa anche che le rossby che andranno presto a concretizzarsi (si nota come tutti i modelli a fine corsa vanno verso un wave3) saranno molto durature. Si "rischia" un periodo freddo di notevole durata a spasso per l'emisfero nord.

    Situazione da seguire attentamente. L'America orientale sicuramente si becca 20gg di gelo stravagante ma la wave3 in formazione in prospettiva significa che l'Europa non è da meno.

    Non è assolutamente mia volontà Fabio quella di togliere nulla di spettacolare a questo evento che sulla carta è del tutto inedito e apre certamente la porta a molte considerazioni che, vedrai, nel mondo scientifico non tarderanno ad arrivare.
    Quello che intendo e che a mio avviso dovrebbe essere un po' la chiave di lettura anche di fronte a comprensibili (ma non del tutto giustificabili) impazienze, è che il primo step di queste propagazioni anulari ovvero che tendono a progredire dalle latitudini polari verso sud spesso accontenta pochi poiché va a ridurre lo spazio tra l'aria polare e quella tropicale portando ad una fase di incremento di gradiente ( e quindi di zonalità).
    Questo altro non fa che lavorare negli alvei già creati precedentemente dalla troposfera con una distribuzione di "frutti" inizialmente poco….democratica
    Motivo per cui si tengono d'occhio le velocità zonali il cui calo renderebbe attuabile la creazione di cavi d'onda tali da consentire una fisiologica deriva occidentale dei centri depressionari, cosa ardua se il getto resta troppo stirato.

    Detto ciò davvero interessante e in effetti potenzialmente lungo questo evento.
    Matteo



  6. #6
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Inverno 2018-19: analisi modelli

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Non è assolutamente mia volontà Fabio quella di togliere nulla di spettacolare a questo evento che sulla carta è del tutto inedito e apre certamente la porta a molte considerazioni che, vedrai, nel mondo scientifico non tarderanno ad arrivare.
    Quello che intendo e che a mio avviso dovrebbe essere un po' la chiave di lettura anche di fronte a comprensibili (ma non del tutto giustificabili) impazienze, è che il primo step di queste propagazioni anulari ovvero che tendono a progredire dalle latitudini polari verso sud spesso accontenta pochi poiché va a ridurre lo spazio tra l'aria polare e quella tropicale portando ad una fase di incremento di gradiente ( e quindi di zonalità).
    Questo altro non fa che lavorare negli alvei già creati precedentemente dalla troposfera con una distribuzione di "frutti" inizialmente poco….democratica
    Motivo per cui si tengono d'occhio le velocità zonali il cui calo renderebbe attuabile la creazione di cavi d'onda tali da consentire una fisiologica deriva occidentale dei centri depressionari, cosa ardua se il getto resta troppo stirato.

    Detto ciò davvero interessante e in effetti potenzialmente lungo questo evento.
    Sì, ho ben chiaro cosa vuoi dire, ma è anche vero che in questo modo il freddo può scendere un pochettino di più di latitudine senza essere "ancorato" da esasperazioni antizonali, diciamo che tutto ciò potrebbe essere un mix perfetto dove nelle accelerazioni godranno alcuni, nelle decelerazioni altri in un contesto dove il freddo ce l'abbiamo a due passi.

    In uno split classico con negativizzazione esasperata della NAO non ci sono "echi" dell'imprinting circolatorio stagionali che tengano... penso che ci siamo capiti no?

  7. #7
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Inverno 2018-19: analisi modelli

    Citazione Originariamente Scritto da fabio.campanella Visualizza Messaggio
    Certamente ci troviamo davanti ad un evento inedito e che con molta probabilità la sarà un forcing split "diluito" e non "dirompente"... ma questo significa anche che le rossby che andranno presto a concretizzarsi (si nota come tutti i modelli a fine corsa vanno verso un wave3) saranno molto durature. Si "rischia" un periodo freddo di notevole durata a spasso per l'emisfero nord.

    Situazione da seguire attentamente. L'America orientale sicuramente si becca 20gg di gelo stravagante ma la wave3 in formazione in prospettiva significa che l'Europa non è da meno.

    specie se continua a confermarsi la coerenza sui piani che si sta palesando in questi giorni





    ora a bocce ferme e sapendo che commentiamo parametri in continua rimodulazione (ma che qualcosa dobbiamo pur commentare ) quel che resta del lobo canadese nel momento di risoluzione della spinta pacifica non potrà fare altro che ruotare in senso antiorario andando a riavvicinarsi al polo geografico
    a quel punto la strutturazione di una rossby sarebbe una logica conseguenza
    e in eurasia non ci sarebbero più vorticità atte a contrapporsi al trasferimento di masse fredde
    sono molto curioso di vedere cosa andrà storto

  8. #8
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    Predefinito Re: Inverno 2018-19: analisi modelli

    Effettivamente tutto il determinismo visto finora mostra ancora poco di manovre Split, tutto assomiglia ad uno "scarso" desplacement con semplice abbassamento del fronte polare.
    Verrebbe da pensare che lo sconquasso nel determinismo sia ancora al 10% delle sue potenzialità...

  9. #9
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    Predefinito Re: Inverno 2018-19: analisi modelli

    Citazione Originariamente Scritto da Forever1929 Visualizza Messaggio
    i modelli mostrano alle 144-168 ore, quando sono piuttosto performanti, ancora una spinta canadese molto invadente, e saremo quindi intorno al 20 gennaio in una posizione di attesa.

    Se andasse tutto benissimo prima del 23-25 in ogni caso non mi attendo nulla di che non sia neve in montagnae pioggie al piano almeno per la mia zona e gran parte d'italia.

    positivo il probabile ritorno di precipitazioni al nord e sugli appennini anche se non sembrano abbondanti.

    GFS12 interessante comunque alle 180-200 ore, monitoriamo.
    Citazione Originariamente Scritto da ws2350 Visualizza Messaggio
    Effettivamente tutto il determinismo visto finora mostra ancora poco di manovre Split, tutto assomiglia ad uno "scarso" desplacement con semplice abbassamento del fronte polare.
    Verrebbe da pensare che lo sconquasso nel determinismo sia ancora al 10% delle sue potenzialità...
    È la stessa mia idea... O forse una speranza grossa ahahah cmq pure io la penso così siamo ancora all'antipasto di quello che potrà succedere.. Giorni interessanti verranno

  10. #10
    Uragano L'avatar di Dream Designer
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    Predefinito Re: Inverno 2018-19: analisi modelli

    Citazione Originariamente Scritto da Andry15 Visualizza Messaggio
    È la stessa mia idea... O forse una speranza grossa ahahah cmq pure io la penso così siamo ancora all'antipasto di quello che potrà succedere.. Giorni interessanti verranno
    Andry, non quotare più forever, ti è stato già detto, non lo vedi che ti trascini il suo messaggio dietro gli altri ? Controlla prima di postare


    NAPOLI, Febbraio 2018: IO C'ERO !!!
    Inizio rilevazioni Gennaio 2002, estremi: -3.6 (2014) +38.3 (2007)


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