ricordo un'escursione in val cavargna al cofine con la svizzera
vento forte tutto il giorno da nord sempre in faccia
al rifugio chiuso poco sotto la vetta, pur se in una conca, c'era una stanza come ricovero invernale con una pesante porta di ferro
trovo una vanga un pò scassata e la fisso bene al suolo per fermare la porta perchè dentro era buio
dopo pochi minuti il vento la scardina e schianta la porta come se fosse un fuscello
ancora un pò crollava la stanza
quel giorno ho capito cosa significa impazzire per il vento
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ottime carte rispetto a 24h stasera
infilata pacifica molto accentuata
getto più ondulato nel medio termine
confermata un'altra notevole colata artica sui balcani a un passo che promette qualche sbuffo
e possibilità di qualche strappetto nord atlantico non a distanze siderali
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Il lungo termine di questo run per il nord Italia, specialmente per il NW, credo sia il migliore di questo inizio inverno.
Speriamo bene, ce lo meriteremmo proprio, con quello che si è patito in questi anni.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Nel fanta entra un ciclone nel mediterraneo, molto bello, ma non mi piace la deriva marocchina...., poi risale per poi sfilare via...
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Fermo restando che ognuno e più che giustamente bada a quel che vuole, cioè può essere il luogo dove vive ("orticello") o quello a lui molto caro (che so, qualche montagna), e questo è umano e ripeto corretto. Bisogna però ricordare alcune cose:
- lo SW è in atto, non si sa di preciso a cosa porterà (tranne una netta discesa dell'indice AO), non si sa se e come ci interesserà e se questo sarà positivo; il fatto che però non ci prenda in pieno con un nuovo 1985 (o 1956 per i palati più fini) non significa nemmeno che andrà tutto male; anzi penso che lo SW possa essere determinante nello scardinare il pattern dominante di questa prima metà d'inverno; una breve fase polare marittima (alias nord-atlantica) in NAO positiva non è da escludere, sulla via del cambiamento;
- anche senza di esso, il discorso non cambia: ci sono tante sfumature nel percorso dal "tutto male" al "tutto bene", e la meteorologia non è un interruttore on/off con sole due possibilità; piccole variazioni locali, praticamente insignificanti a livello globale, possono invece essere molto significative per noi, quindi farei attenzione a certi segnali;
- questa prima metà dell'inverno sta fortemente penalizzando il versante meridionale delle Alpi ed in generale il NW italiano; tuttavia se badiamo al solo discorso termico, a est di una linea circa Brescia-Pisa e a sud delle Prealpi, finora siamo generalmente sotto la norma dell'ultimo trentennio, se non localmente, e pur senza notevoli picchi di freddo si può dire che a tratti sia "rigido"; se badiamo a freddo e precipitazioni, alcune zone del Centro e del Sud sono state ampiamente beneficiate, così come altre zone europee; ribadisco che è giustissimo guardare a quello che si vuole, ma preciso, senza però fare un caso generale dal caso particolare; se verrà scardinato il pattern fin qui dominante, inoltre, potrebbero facilmente invertirsi le parti almeno a livello italico;
- meglio evitare un uso ed abuso di termini meteorologici e geografici impropri, a volte per darsi un tono, altre semplicemente per poca/cattiva conoscenza (purtroppo tanti "guru" nei forum e nei siti hanno diffuso queste "mode", invece che fare un'informazione magari noiosa ma corretta); non facciamoci abbindolare, e controlliamo sempre di cosa stiamo parlando.
Buonanotte e buone carte![]()
Io vedo colate fredde che colpiscono il centro-sud e i balcani e un possente HP ad ovest. Poi continuo a pensare che di riscaldamenti in stratosfera, indici vari siano solo "supercazzole" che spiegano solo ciò che è già avvenuto. Per me la verità è solo questa, poi possiamo far finta di analizzare le dinamiche ma è chiaro che queste non hanno riscontro nei fatti. L'inverno è notoriamente la stagione piu' secca per il nord Italia, a volte molto molto secca, mentre le colate fredde che colpiscono il sud sono tipiche della seconda parte dell'inverno. Per come la vedo io, palesemente "a naso", continuerà ad essere un invernata classica, con ancora neve al centro sud e secco su tirreniche e al nord. Per il versante sud delle Alpi e per l'appennino settentrionale, oramai l'inverno è andato. Vederemo la neve al nord, solo quando, e se, il cambio stagionale porterà ad una qualche modifica della configurazione attuale, che, lo ripeto, è sempre la stessa da almeno Aprile 2018.
Ottime le GFS00 nel medio e lungo. Penso che la strada artica marittima, febbraio 2005 style ma con un mese di anticipo, possa essere quella che ha le maggiori possibilità di realizzazione in questo target temporale (fine seconda decade-inizio terza decade).
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