Al di là della coincidenza temporale davvero notevole (se vogliamo, 2 giugno - 2 settembre qui, perfetta), io credo che - con intensità modulata dal segnale dell'AMO e da altri fattori contingenti - stagioni come quest'ultima possano diventare normali: estati non necessariamente più lunghe, ma decisamente calde nei loro 3 mesi canonici (il giugno 2019 rimarrà comunque eccezionale, almeno localmente). Potremmo definirla una "americanizzazione" del meteo/clima nostrano, cui ovviamente associarsi fenomeni violenti più frequenti per lo stretto contatto che avranno correnti più fredde atlantiche/polari e masse d'aria caldo-umide stagnanti sulle nostre terre ed i nostri mari (ormai sempre più a diretto contatto, senza la figura azzorriana a interporsi). Stiamo però andando OT e forse questa discussione meriterebbe un thread apposito.
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