Lapalissiano direiMa mentre con freddo-->anticiclone continua a fare freddo, con freddo-->perturbazione e anche con certe perturbazioni "relativamente fredde" molte zone (di pianura s'intende) possono finire sotto correnti dai quadranti sbagliati, o comunque in condizioni che inibiscono la discesa dell'aria fredda a quote molto basse.
Che è una cosa che sospetto da parecchio tempo (diciamo dall'inverno 2014/2015, poi ulteriormente rafforzato dal semestre freddo 2017/2018 e dalle sue dinamiche peculiari, che portarono a quel CW). In passato ho più volte manifestato dei dei dubbi sul fatto che lo SC sia una sorta di interruttore on/off di cui la soglia NAM è un po' come la lucetta rossa, mentre credo che quello che abbiamo visto nell'ultimo decennio, ossia l'avvicinamento e il superamento della soglia NAM all'esordio della stagione invernale, potrebbe essere in parte conseguenza e in parte catalizzatore di una determinata situazione del VPS/VPT (e a tutte le quote).
E sarà interessante verificarlo, in primo luogo per comprendere se hanno senso le famose correlazioni tra attività solare e cicli NAO+/-, in secondo luogo per comprendere il ruolo delle forzanti oceaniche e dei loro feedback atmosferici...
Ultima modifica di galinsog@; 13/11/2019 alle 17:50
Teoricamente non sarebbe impossibile nemmeno qui chiudere mesi interi con anomalie negative in regime (intendo regime di correnti a tutte le quote) sostanzialmente anticiclonico, ad esempio il dicembre 1991 e il dicembre 1999, grazie alle circolazioni secondarie, hanno chiuso sotto media anche da queste parti... il problema ce l'hai quando tra Francia e Germania si posizionano HP dinamiche con anomalie in quota di 6°, 8°, 10 o 12°C... in tal caso le uniche zone che nel medio-lungo periodo non risentono della situazione in quota sono proprio le pianure del NE, il medio-alto versante adriatico e (forse) i versanti ionici di Sicilia e Calabria.. Il fatto è che sta diventando quasi impossibile avere regimi anticiclonici di tipo oceanico senza anomalie positive esasperate in quota... eppure negli anni '90, '80 o '70 (per non dire degli anni '50 o '60) le fasi azzorriane con temperature prossime alla media in quota (o con anomalie positive deboli-moderate) erano abbastanza usuali, oggi sono rarissime...
Ultima modifica di galinsog@; 13/11/2019 alle 18:24
Che ne pensate della previsione di Cloover ? É vero che ci mette sempre la faccia, ma quelle anomalie di GPS sono pesantissime (anche come disposizione):
OUTLOOK INVERNO 2019/20
Personalmente è uguale alla previsioni dei vari enti, ma al contrario.
Un bell'esempio di NAO+ ed EuH con temperature diffusamente sotto media a tutte le quote sono i primi 20 gg del gennaio 2006, che iniziarono con uno SCAND+ e con la sua successiva repentina demolizione... guardate un po' la 500 hPa del 13 gennaio (apparentemente da mani nei capelli):
CFSR_1_2006011318_1.png
e confrontatela con la 850 hPa
CFSR_1_2006011318_2.png
E' possibile che negli anni successivi, anche in presenza di fasi fredde di entità maggiore rispetto a quelle di fine dicembre 2005/inizio gennaio 2006 non si sia più assistito a periodi con circolazioni secondarie da ENE in regime anticiclonico ma solo a lunghissimi periodi dominati da correnti da WSW, con masse d'aria proiettate dalle Canarie fino al Baltico? Certo che l'avere un lobo canadese che si "arricciava" al momento giusto significava tanto...
Ultima modifica di galinsog@; 13/11/2019 alle 18:57
se leggi indietro me ne hanno dette di tutti i colori solo per averlo menzionato quell'outlook
come già dicevo, Cloover sono parecchi anni che parla di progressiva recrudescenza invernale, con una serie di inverni particolarmente rigidi individuando questo come il primo importante. Dunque la sua intuizione parte da molto lontano. In effetti è un outlook pesante, specialmente tra gennaio e febbraio. Staremo a vedere.
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Credo che abbia fatto una sorta di scommessa contro quei modelli... bisogna dargli atto comunque che quella relativa a novembre, che le stagionali dei principali centri di calcolo vedevano sulla scia del 2013 e del 2015 e che lui pronosticava potesse essere dominato da un FP e da una storm-track insolitamente bassa per latitudine, l'ha comunque vinta...
Tra l'altro esiste una correlazione abbastanza significativa tra warming oceanico e atmosferico e segnale della NAO invernale e da questo punto di vista la correlazione è verso il segno negativo... guarda caso riguarda il Nino (Enso+)... importante eccezione (trimestre interamente in NAO+, nonostante il Nino) è il 2015/2016...
Io la vedo come cloover. I segnali che provengono dalla natura vanno in quella direzione. I tre regni animale vegetale e minerale, non sto a entrare nel dettaglio, optano per situazioni molto fredde e anche nevose a gennaio e febbraio. Sorprese anche a dicembre.
Ma quando la neve si scioglie, il bianco dove va a finire?
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