Evidenzio quest'ultima parte perchè scrivi dei fattori invece determinanti nelle rilevazioni.
La collocazione su un lato della pista errato potrebbe avere conseguenze perchè crea un effetto simile all'isola di calore, in quanto le strutture verticali possono limitare i venti e gli scambi termici.
Stesso motivo per cui l'OMM suggerisce di non mettere nulla a meno di 10 m di distanza. Ed edifici a più di 30 m.
E quanto mi hai scritto (effetto radura, edifici vicini nell'aeroporto, siepi) possono essere determinanti, specialmente in climi senza venti forti o con questi rari che limano i problemi.
Brindisi AM (ENAV da quasi due anni) si è salvata a mio parere perchè era un centro regionale, ovvero assieme a Roma, Milano e non so quale altro posto era una delle sedi più importanti per la meteorologia italiana (non a caso qui ci sono ancora i radiosondaggi, reduci da quell'epoca). Quindi credo ci sia stato personale specializzato e professionale. Inoltre penso che i venti qui aiutino molto. Brindisi sarà forse la località più ventosa d'Italia, quindi il vento rimescola le carte sempre, coprendo gli errori dell'uomo.
Anche qui ho notato delle sovrastime per un breve periodo nel 2016, risoltesi poi (fortunatamente). La causa era sicuramente la negligenza del personale oppure strumenti non idonei. Come spesso.
Bravissimo per la parte fisica, che scorre senza alcun groppo ed effettivamente mi tocca concordare. Vedo poi che ne sai di piste e quant'altro, di sicuro più di me!
Giustamente, hai nominato il lato errato della pista facendomi da trampolino per un altro elemento, cioè il lato errato della città: ponendo che la città si addensi di edifici, un aeroporto semi-urbano può non risentirne affatto (o poco, magari ad estate matura/inizio autunno per via dell'inerzia del cemento) se la brezza dominante proviene dai campi, oppure può risentirne tantissimo se la brezza dominante accarezza una città ancora più satura di edifici, al che sarebbe quasi come mettere un aeroporto direttamente in città
Su Piacenza posso risponderti in modo veloce e secco: personalmente ho sempre avuto dubbi sulla veridicità dei suoi dati storici, non tanto le massime quanto, nuovamente, le minime, troppo simili a quelle di posti come Lubiana, a maggior ragione per il fatto che il comune in cui c'è l'aeroporto è più alto della pianura e qualche brezza dalle valli fluviali S-N (lì vicino c'è quella del Nure) di sicuro talvolta può disturbare il calo termico notturno.
Su Ghedi e Montichiari feci già io un controllo quando Maps aveva il profilatore di quote, ma da Google Earth posso confermare anche ora, Ghedi viaggia tra 94 e 105 m slm, mentre Montichiari tra 102 e 109, quindi qualcosa in meno di 10 metri (medi) di quota; conche non ne vedo e anzi, vedo la condivisione della stessa fascia planiziale, cioè quella media/delle risorgive, contraddistinta dai tipici specchi d'acqua artificiali.
Quindi quota circa uguale, fascia planiziale condivisa, stessa ur che viene di conseguenza (essendo entrambe circondate da laghetti) e entrambe le piste sono equidistanti da eventuali fonti di brezza notturna. Premetto che non conosco il clima di Brescia, pertanto non so se la città soffra di brezze notturne dallo sbocco del Mella in pianura, ma qualora dovesse essere così e qualora tale brezza fosse sufficientemente forte da scendere un po' a sud, Ghedi ne sarebbe coinvolta, mentre Montichiari è a est il giusto per schivarla.
Ma sparo a caso eh, ipotesi, anche tirate per i capelli
Scarti di 2-3 gradi nelle notti di irragiamento si hanno tra località in pianura e località in debole ma evidente pendio od evidente avvallamento, pochi metri di quota tra due comuni adiacenti sono ordinaria amministrazione. Ovviamente questo avviene con riferimento al torbido e umido piano di campagna padano-veneto, da te con tutta quell'aria è sicuramente diverso
Nooo mi sono dimenticato di citarti @burian br
Grazie sulla parte aeronautica. Mio nonno paterno (mai conosciuto) ha lavorato nell'aeronautica per decenni, proprio qui a Brindisi, pensa che ho persino trovato una pianta in scala dell'aeroporto intero con all'interno segnato tutto e di più, incluse le dimensioni delle piste. Quindi diciamo che un minimo di interesse “familiare” su questo l'ho da sempre, anche se ne so solo quanto basta
Interessante la questione sul lato rispetto al quale sorgerebbe la stazione aeroportuale. Non avevo mai pensato al fatto che le città potessero (ed effettivamente hai ragione!) fungere da ostacolo per le brezze.
Qui a Brindisi in effetti il settore ad ovest/sud-ovest (da dove provengono le brezze di terra) dell'aeroporto non si è urbanizzato, se non in parte la zona a S-SSW, dove però ci sono quartieri residenziali con villette con giardino, nessun palazzo alto n piani, e il verde è molto e dominante. Naturalmente le brezze di mare, stando l'aeroporto sotto la costa, arrivano ancora indisturbate, tanto più perchè molto intense per caratteristica locale.
Però immagino che se un aeroporto è circondato da tutti i lati l'effetto sia amplificato e non di poco. O anche solo se come dici lo è dal lato da cui prevalentemente spirano per esso le brezze dominanti!
Probabilmente in quel caso le brezze scemano di molto, se non si annullano del tutto.
Grazie per i chiarimenti su Brescia (le brezze cui ti riferisci sono quelle di monte e di valle in proposito?).
Sulle differenze altimetriche: come dicevo, qui abbiamo la valle della Cupa, che sinceramente a occhio nudo non è visibile, perchè è come una lieve depressione che si approfonda dolcemente rispetto alle aree circostanti. Così tanto che nemmeno ce se ne accorge...
Magari l'area tra Montichiari e Ghedi è così? Bisognerebbe prendere una cartina delle isoipse come dicevo e valutare se Ghedi sia all'interno di una depressione circa 20/30 m sotto le aree pianeggianti circostanti. I pendii non necessariamente devono essere visibili, possono essere anche molto dolci e invisibili (come ti ho indicato con il caso del leccese, che tuttavia genera differenze sensibili).
Complimenti anche a te comunque, si vede tu sia un utente sempre informato e ottimo nei resoconti, apprezzo molto questo in chi leggo
Ultima modifica di burian br; 09/09/2019 alle 17:25
Aeroporti come Treviso Sant'Angelo o Padova dovrebbero essere ancora abbastanza "freschi", essendo posizionati vicino a zone verdi fluviali poco densamente abitate (es. Padova e hinterland hanno una disposizione "a raggiera", con ampi "cunei verdi" che arrivano quasi in centro, e aree urbane contigue che continuano per km lungo le strade principali). Tuttavia ci sono grossi dubbi sull'affidabilità di tali dati, che in casi come Padova sono ormai certezze dati i dati (scusa il gioco di parole) spesso incompleti (es. solo nelle ore diurne, come capitava tempo fa) o mancanti (es. da ieri pomeriggio). Insomma anche se le temperature orarie/puntuali possono ancora essere corrette, la carenza di misurazioni rende ogni sforzo vano ai fini di calcolare una media climatica o anche solo confrontarli con stazioni abbastanza ben tenute e regolari come quelle ARPAV. Poi c'è Treviso-Istrana che è uno scandalo, aeroporto militare in mezzo alla campagna con rilevazioni da centro città.
Grazie mille, stima reciproca! Che coincidenza però l'interesse per gli aeroporti ed abitare in una località in cui la stazione aeroportuale segna giusto
Riguardo a Brescia intendevo la brezza di scambio (almeno, l'ho sempre chiamata così), cioè quella brezza che si origina dal gradiente termico tra le zone fredde imbucate nelle prealpi e quelle di pianura, più miti, poste immediatamente al di qua dei rilievi, qualora vi sia una valle che connetta le due aree e permetta dunque il passaggio dell'aria.
A giudicare dalla silhouette, Brescia potrebbe soffrirne, visto che a una ventina di km c'è la valle fluviale che la connette a Gardone Val Trompia, sicuramente più fredda, però appunto avrei bisogno di conferme, perché non conosco il clima della zona e le stazioni in zona sono spesso troppo urbane o rialzate.
Sulla questione Ghedi/Montichiari avvallamenti non ne ho visti, perché entrambe le piste perdono un po' di quota (7-8 metri) da nord verso sud, garantendo la perfetta continuità tra pianura più alta a nord e più bassa a sud, mentre in senso longitudinale tra le due parti più vicine tra loro dei due aeroporti la quota è la stessa per gran parte delle piste (102-104 mt), poi nel terzo meridionale della pista Ghedi scende un po' (98, 97, qualche punto anche 95 metri). Anche Montichiari nell'estremo sud scende, fino a 100.
Il calo di quota più visibile, fino a 90 mt in poche centinaia di metri, si ha appena a ovest dell'aeroporto di Ghedi, già fuori dalla pista e oltre una cava lì adiacente, e poi giù ancora fino al paesino di Bagnolo Mella.
Quindi tra pista e pista parliamo di differenzine trascurabili, neanche inserite in contesti di avvallamento. Mi spiace comunque che come prova del 9 manchino stazioni da quelle parti. Ce n'è una su MNW ma è già troppo a sud.
In realtà è proprio grazie all'aeroporto se sono nato
Mio nonno era militare presso l'aeronautica, e lo inviarono a Brindisi durante la guerra (lui era di Bari) proprio per la presenza del rinomato aeroporto (pensa che già dopo la prima guerra mondiale si creò un idroscalo, cioè gli idrovolanti atterravano sullo specchio di mare del porto medio, laddove esistono ancora degli hangar che sono collegati e in continuità con la pista più lunga dell'aeroporto).
A Brindisi poi è rimasto, e conobbe mia nonna, e così nacque mio padre e poi io.
Alcune cose sugli aerei dunque le conosceva mio padre, e lui me ne ha sempre parlato. Io seppure non ne sia appassionato particolarmente, sono affascinato da quel mondo, e qualche informazione in più sull'aeroporto l'ho appresa proprio per via di questo fascino, anche successivo alla mia passione per la meteorologia.
Qui sì, fu una sorpresa scoprire che Brindisi disponeva persino dei radiosondaggi (peraltro li lanciano a 1,5 km da casa mia ) e che fosse un centro regionale meteorologico. Insomma, una delle città italiane più importanti per la meteorologia
Ma tutto è collegato sempre all'aeroporto, per la sua funzione da sempre importantissima in passato a livello nazionale (di cui sono reduci oggi i radiosondaggi, nonchèil fatto che lo spazio aereo dello Ionio e dell'Adriatico centro-meridionale sia controllato proprio da Brindisi, e ancora la presenza di una base ONU, tanto che addirittura partono proprio da Brindisi tra tutto il globo gli aerei della FAO che portano alimenti per aiuti umanitari).
Vabbè, scusa per la cronaca di storia locale.
Sì, ora ho capito. In effetti è sempre brezza, sono io che sul tema brezze resto sulla vecchia distinzione mare/terra e valle/monte.Riguardo a Brescia intendevo la brezza di scambio (almeno, l'ho sempre chiamata così), cioè quella brezza che si origina dal gradiente termico tra le zone fredde imbucate nelle prealpi e quelle di pianura, più miti, poste immediatamente al di qua dei rilievi, qualora vi sia una valle che connetta le due aree e permetta dunque il passaggio dell'aria.A proposito di stazioni rialzate: in Puglia c'è S.Maria di Leuca, che per carità, ha sempre rilevato dati corretti, però ha minime altissime, e il motivo è presto detto: sorge su un palazzo! Forse per esigenza, essendo circondata da ulivi su ogni versante...però così sovrastima le minime, e di questo ce se ne accorge anche solo confrontando i dati con la stazione della Protezione Civile, al suolo...A giudicare dalla silhouette, Brescia potrebbe soffrirne, visto che a una ventina di km c'è la valle fluviale che la connette a Gardone Val Trompia, sicuramente più fredda, però appunto avrei bisogno di conferme, perché non conosco il clima della zona e le stazioni in zona sono spesso troppo urbane o rialzate.
Chissà che altre stazioni in Italia versino in quelle condizioni...sicuramente sì, forse Messina stessa...
Potrebbe essere di tutto. L'ipotesi dell'avvallemento lieve è una di queste, dalla mia esperienza salentina, ma potrebbe derivare da altro, chissà...anche una maggiore esposizione a brezze più fresche...alla fine non credo sia tanto legato alla strumentazione, perchè le massime sono paragonabili. La differenza interessa le minime, per cui credo dipenda dalla localizzazione e da ciò che ne deriva...Sulla questione Ghedi/Montichiari avvallamenti non ne ho visti, perché entrambe le piste perdono un po' di quota (7-8 metri) da nord verso sud, garantendo la perfetta continuità tra pianura più alta a nord e più bassa a sud, mentre in senso longitudinale tra le due parti più vicine tra loro dei due aeroporti la quota è la stessa per gran parte delle piste (102-104 mt), poi nel terzo meridionale della pista Ghedi scende un po' (98, 97, qualche punto anche 95 metri). Anche Montichiari nell'estremo sud scende, fino a 100.
Il calo di quota più visibile, fino a 90 mt in poche centinaia di metri, si ha appena a ovest dell'aeroporto di Ghedi, già fuori dalla pista e oltre una cava lì adiacente, e poi giù ancora fino al paesino di Bagnolo Mella.
Quindi tra pista e pista parliamo di differenzine trascurabili, neanche inserite in contesti di avvallamento. Mi spiace comunque che come prova del 9 manchino stazioni da quelle parti. Ce n'è una su MNW ma è già troppo a sud.
Su Istrana proprio non saprei, bisognerebbe andare a vedere.
Su Padova, è un vero peccato, essendo una delle località europee (mondiali) tra le più antiche per misurazioni meteorologiche, temperature incluse. Per fortuna che c'è ARPAV. Pensa che per anni la stazione dell'aeroporto è stata anche chiusa, dopo il 1990 mi pare, fino a pochi anni fa... Comunque è un aeroporto in progressiva dismissione da parte dell'AM (l'Esercito se n'è già andato da anni, coi suoi elicotteri) e credo che la stazione "risenta" di questi problemi.
Per quanto riguarda Genova Sestri Ponente "Aeroporto C. Colombo", nonostante la collocazione un po' particolare, ossia una penisola artificiale, circondata su tre lati dal mare, tutto sommato è abbastanza rappresentativo del microclima litoraneo urbano genovese (parlo delle zone che si trovano entro i 2 Km dalla battigia, attorno al livello del mare, e con un tessuto urbano continuo e molto compatto, per cui le zone centrali e i "quartieri" urbani più estesi e densamente popolati come Sampierdarena o appunto Sestri Ponente). Va da sé che allo sbocco delle vallate e dove il tessuto urbano si fa meno continuo, nella peculiare geografia urbana genovese, le temperature medie possono risultare un poco diverse (minime lievemente più basse e massime talvolta un poco più alte) ma alla fine i dati medi delle temperature, relativi allo scalo aeroportuale genovese si discostano di pochissimo da quelli del Centro Funzionale ARPAL nel quartiere della Foce).
Ultima modifica di galinsog@; 10/09/2019 alle 22:06
Ahah assurdo :D
Mi dispiace ma continuo a non essere d'accordo sull'ultima parte
Se ci fosse un avvallamento la continentalità sarebbe maggiore non solo per le minime più basse ma anche per le massime da uguali a poco più alte, per via del fatto che le brezze (siano essere fresche o tiepide) slitterebbero sopra la conchetta. E abbiamo visto che Ghedi ha pure la media delle massime annua più bassa di Montichiari, seppur di poco (3 decimi nel periodo 1961-90).
Ti dico, qui al nord pianeggiante qualsiasi brezza ostacola i cali termici, mentre da te credo funzioni diversamente in quanto il clima è meno brodoso/torbido e più esposto alla ventilazione, come da te confermato.
Se proprio vogliamo cercare una variabile ''raffreddante'' intorno a Ghedi potrebbero essere le cave che contornano la pista, ma ce ne sono anche intorno a Montichiari. Gli avvallamenti ci sono democraticamente intorno ad ambedue gli aeroporti. Alcuni di essi sono diventati specchi d'acqua, perciò aumentano l'ur notturna, alzano il dp e la temperatura cala di meno (che è un po' un classicone delle medie pianure e/o delle zone fortemente annacquate in linea con le risorgive).. e quindi abbiamo anche una variabile mitigante che coinvolge entrambe le piste alla stessa maniera.
Perciò non posso che rimanere della mia idea. Due location gemelle che più non si può
Ma avevo già controllato il discorso conche quando era ancora fresca la mia scoperta di certe sottostime. A un certo punto l'ho buttata sul ridere e mi sono detto ''ma sì, basta piazzarci una stazione AM e qualsiasi posto diventa una conca''. Vedi Bolzano S. Giacomo (minime storiche più basse di Belluno, che però più fredda tutto l'anno e neanche di poco, oltre al fatto che ha pure vegetazione diversa), poi Ghedi per l'appunto (per la cui veridicità c'è Montichiari come spina nel fianco), Malpensa e Cameri, Piacenza (che imbrocchendosi si è pareggiata con arpa), Verona Villafranca storia simile a Piacenza (e tanti veronesi a cui quella stazione non è mai stata simpatica), etc.
Solo Bolzano S. Giacomo potrebbe essere parzialmente avvallata, ma una località in una valle nord-sud deve essere infossata proprio bene, ma bene bene, per eguagliare e addirittura superare in termini di freddo un fondovalle orientato est-ovest.
Ultima modifica di DuffMc92; 10/09/2019 alle 18:10
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