Citazione Originariamente Scritto da Angelo_81 Visualizza Messaggio
La risposta non la conosce nessuno, è valido sia lo scetticismo di chi ha risposto "no" sia la fiducia di chi ha risposto "si".
Secondo me ci sono due problemi di carattere generale:
1. Quanti indici sono descrittivi e quanti predittivi? Quanti meteo appassionati guardano la previsione della NAO (ad esempio positiva in inverno) e sentenziano disgrazie se abitano al NW o speranze se abitano sull'Adriatico? Salvo poi rendersi conto che quell'indice altro non è che un numero estrapolato dai run di GFS, mutevoli come è logico che siano? Quindi se in alcuni casi la descrittività (NAO ad esempio) o la predittibilità (ciclo solare ad esempio) sono chiari, in altri il discorso è più sfumato.
2. Finché non si comprende a fondo la fisica che c'è dietro, le correlazioni statistiche non servono a nulla. Posso correlare quello che voglio con risultati sorprendentemente buoni, ma in fase predittiva tutto ciò vale 0. Sono pronto a scommettere che c'è una buona correlazione (sto sparando a caso) tra la vendita di materassi in provincia di Terni e l'inverno a Bari. Questa è un'iperbole evidentemente.

Quindi tra 20 anni le previsioni stagionali saranno senz'altro migliori perché migliore sarà la comprensione dei meccanismi fisici, chimici, termodinamici che stanno dietro a fenomeni a macro scala, non perché avremo statistiche più lunghe, non perché troveremo correlazioni "geniali" che fino ad oggi c'erano sfuggite. Con una base predittiva più solida, ci saranno post processing in grado di compiere un bel salto in avanti nel migliorare le performance delle previsioni stagionali, esattamente come oggi avviene per le previsioni deterministiche a breve / medio termine.
Questo è un vecchio pregiudizio. Ovvero quello di pensare che se non ci sono delle basi fisiche allora la correlazione non predice nulla. Se una certa variabile è correlata ad un altra e per decenni lo è stata, allora non si capisce il motivo per cui non debba essere anche una buona variabile predittiva. Naturalmente la correlazione deve avere dei lag ma questo è ovvio. Non è che un fenomeno fisico se non è ancora stato adeguatamente spiegato non esiste in natura.

Questo è il motivo per cui le previsioni empiriche stagionali sono di gran lunga migliori di quelle basate sull'evoluzione fisica del sistema atmosferico, enormemente complessa, le cui incertezze aumentano esponenzialmente con la distanza temporale.
Naturalmente una correlazione può essere vera entro determinati limiti di un sistema. Questa è la difficoltà di fare buone previsioni oggi. Missione difficile ma non impossibile, altrimenti farei altro.