Più secco della storia la vedo dura... se si ragiona con tempi 'umani' può anche darsi, se si guarda nei secoli penso che il territorio e la geomorfologia ne avrebbe da raccontare... in questo caso poi nei comuni e nelle parrocchie ci sono documenti o racconti che posso o far capire la variabilità di siccità ed alluvioni che solo negli ultimi 1000 anni hanno interessato il Nord Italia. Penso solo attorno al 1200 quando i Walser potevano valicare le Alpi senza difficoltà per la scarsità di ghiacciai sulle Alpi centro occidentali per la scarsita di precipitazioni e alte temperature che hanno interessato tutti i settori e non solo il versante sudalpino.
In realtà mai dimenticare il Ponente Ligure dove abbiamo stazioni sotto i 50mm da inizio anno e dove non esiste alcuna concreta possibilità di precipitazioni significative da qui a diciamo il prossimo novembre. La zona è oramai interessata da una siccità pluriennale e non si vedono sbocchi di alcun genere. Non che il resto della Liguria se la passi bene, ma l'Imperiese è qualcosa davvero fuori da ogni possibile immaginazione.
La crisi idrica del Po: i dati delle autorita di bacino e delle agenzie ambientali | Il Bo Live UniPD
Portata media del fiume Adige | Monitoraggio Cambiamenti Climatici Alto Adige
Però sia il Po che il tuo Adige fanno eccezione.
Dell'Adige manca il dato del 2021, ma sai che d'estate è stato pieno.
Il Po nel 2018 e 2019 ha avuto una portata superiore anche alla media del XX secolo.
Metto anche il link dei grandi laghi: se andate nello storico del Garda, vedete che nel 2018, 2019, 2020 e 2021 è stato in continuo sopra-media rispetto al periodo 1950- 2015.
Enti regolatori dei grandi laghi
Ultima modifica di alnus; 25/04/2023 alle 16:05
Concordo la media aritmetica, specie nel campo degli accumoli pluvio sono fuorvianti, 1000mm annui di una località X hanno una valenza differente se fatti in un'unico ipotetico evento, rispetto ad essere distribuiti nell'arco dell'anno, significa mettere a posto le medie pluvio, ma non si risolve l'eventuale crisi idrica o siccità, a meno che sempre di quegli ipotetici 1000mm non si sprechi nulla
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Ieri mi sono fatto un giro in bici per i parchi romani (37km). Mancavo all'appuntamento da prima delle "grandi piogge" di aprile (113mm). Conoscendo a menadito il percorso, mi aspettavo una certa quantità di fango e pozze d'acqua nei soliti posti. Invece, sono rimasto colpito dalla secchezza complessiva del terreno, con poche pozze d'acqua e decisamente sotto tono. Anche la falda nei pressi di casa mia, ancora in fase di deflusso a mezzo ruscelletto in un fosso, è decisamente sotto media
Non me l'aspettavo.
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Perché non ripiani un deficit così importante, con un periodo buono, il terreno in questi ultimi 2 anni si è asciugato fino a metri di profondità, ecco l'importanza di quelle che una volta venivano chiamate le lente piogge autunnali, dove grazie alle grandi perturbazioni atlantiche che si succedevano un dopo l'altra e se ne contavano anche più di 15 al mese specie nei mesi di novembre/Dicembre, queste lente piogge permettevano al terreno di assorbire la maggior parte di acqua che cadeva, a differenza di oggi dove fa una dilatata l'acqua scivola via non permettendo al terreno di assorbirla fino in profondità, ecco perché le medie pluvio non contano nulla, servono solo ad appunto sistemare le medie, ma se l'acqua non cade come deve cadere e diluita nel tempo, succede quello che hai osservato tu
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Si, si, questo è scontato, ma non nel caso di un percorso che costeggia un fiume importante e, quindi, con una falda poco profonda, lenti di argilla nel suolo e presenza di impluvi importanti. Infatti, in altri parchi, posti a quota più elevata, dove la falda è un ricordo ed il cappellaccio impera sovrano, il terreno è completamente asciutto.
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Ordinanza in 6 comuni del trevigiano contro lo spreco dell'acqua sia che sia di acquedotto sia che sia di falda
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