Ma che è successo da stamani?

Avevo pregato (e prego ancora) di non giudicare. E' un mero sondaggio. Anche perchè nessuno è sotto processo, e non ne vale la pena.
Quanto ad atarassie, preoccupazioni, panico, rabbia, frustrazione e quant'altro...sono soli modi diversi e filosofie di vita diverse. Quale di questi siano estremi dipende dal punto di vista personale.


Citazione Originariamente Scritto da Dream Design Visualizza Messaggio
Nella vita svariate cose non vanno come vorremo, in questi anni il clima e il tempo meteorologico, trattandosi di passioni comuni qui il riflesso è evidente nel malumore: mi fa timore, per esempio, già il titolo di questo topic e l'impostazione persa (non ne ho scelta nemmeno una, perchè non so neanche domani cosa possa accadere a me, figuriamoci al clima.), ma perchè il modo in cui si stanno affrontando le cose (vedi, per esempio, essere tacciati di atarassia, non si può sentire.) sta diventando estenuante e non si basa più su una vera sopportazione delle cose ma solo sui NUMERI: a quanti frega in realtà, se fra 100 anni il clima possa essere davvero messo in pericolo, ma SUL SERIO ? Ci si lamenta e si da troppo peso al giudizio degli altri su DEI NUMERI, non su quello che è veramente il Global Warming. A me quest'aria e questo atteggiamento cominciano a stancare, pesantemente.
Chapeau da parte mia, condivido in toto. Ribadisco che è però un mio punto di vista personale (e di Dream) e che non pretendo (nè lui penso lo voglia) di elevarmi a esempio da seguire (anche se lo penso, ma ammettiamolo, chi di noi crede che il proprio modo di vedere l'argomento è il migliore?), perchè potrei essermi sbagliato.

Rispondo alla parte in neretto: il titolo del thread è doppio.
  1. come ci approcciamo al GW
  2. Come vedete il futuro del clima italiano


Non vedo perchè metterebbe timore: ognuno ha una propria visione scientifica ed emotiva della faccenda.
Le risposte includono tutti gli scenari scientifici possibili (e si badi che ho parlato di GW, non AGW!) ovvero warming in accelerazione, warming in rallentamento, warming molto probabile e assenza di warming. Sono inclusi anche gli scenari: catastrofi climatiche molto più frequenti tali da causare gravi disagi; situazione non diversissima da oggi per fenomeni estremi (il che include anche l'ipotesi per cui aumenteranno ma resteranno talmente rari da non modificare gravemente la vita di sempre).
Sul lato emotivo, la previsioni di catastrofi di per sè premette angoscia e preoccupazione; c'è poi la frustrazione o l'accettazione (che non è per forza atarassia, ma può assumere i contorni della malinconia o della rassegnazione fino al vero e proprio menefreghismo, alla constatazione che tutto sommato "i problemi veri della vita sono altri, non questi") per lo scenario in cui si suppone che i fenomeni estremi non aumenteranno esponenzialmente.

Questo è quanto.