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Discussione: Il tempo di Istanbul

  1. #311
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Citazione Originariamente Scritto da Knopflertemporalesco Visualizza Messaggio
    caspita che peccato. A me si stringe il cuore pensare che quel bel manto bianco, frutto di settimane di lettura ossessiva dei modelli matematici, sogni meteoerotici notturni, tanto desiderata, tanto amata, piani vari sui punti dove andare per scattare fotografie...venga subito spazzata via dagli agenti atmosferici in così poco tempo.
    Eh, amara riflessione...io scrissi a S.Valentino quanto brutto fosse che dopo un'ora e mezza tutta la neve fosse scomparsa...fa parte del clima mediterraneo purtroppo.
    Devi sfruttare il momento durante la nevicata, spesso anche durante la stessa nevicata la fusione inizia e quando è terminata non vedi che le vestigia di quel che fu.

    Mi da ancora più fastidio dei piccoli mocciosi che giocano sulla neve massacrando quel manto bianco così perfetto e immacolato durante la nevicata. Penso che da anziano io sarò proprio un gran cacac*****i
    Idem

  2. #312
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Citazione Originariamente Scritto da Knopflertemporalesco Visualizza Messaggio
    Quando il primo luglio lasciavo l'aeroporto internazionale destinazione Roma mi mancava e sapevo mi sarebbe mancata. Ma sapevo che 115 giorni dopo sarei tornato.

    Sicuramente mi mancherà anche quando il 30 giugno tornerò in Italia, non so se di più o di meno, si tratterà comunque di una parentesi di un anno e mezzo, io sono a tratti parte del paesaggio, come ad esempio il mio posto abituale dove fumare il narghile, il mio punto preciso sul Ponte di Galata dove andare a pesca, i punti precisi dove giocare a Backgammon o dove bere il cay, tant'è che il mio telefono è pieno di foto tutte uguali che periodicamente rifaccio esattamente dagli stessi punti.

    Un anno e mezzo della mia vita in un posto che ho amato così tanto non si cancelleranno, ma non avrò molto tempo per pensarci, avendo davanti a me la fine del mio percorso universitario, il rivedere la mia ragazza prima ad Atene, poi a Roma e poi, si spera, a Cipro, nonché la grande emozione di rientrare a Tunisi, il luogo che più di tutti chiamo casa. Avrò delle mancanze, dei rimpianti e dei momenti di tristezza, ma non me li aspetto così eccessivi. Mi mancherà vedere lunghissime schiere di palazzi dalla metrobus, mi mancherà bere il cay (ma preferisco il the berbero ai pinoli e menta), mi mancherà prendere il traghetto per fare su e giù per il bosforo senza motivo spendendo 3.5 lire (40 centesimi), mi mancherà il girarmi le scatole sul divano e ritrovarmi su un bus diretto a sud un'ora e mezza dopo, mi mancheranno gli adhan delle moschee di Istanbul, i bazar, gli aromi e i rumori delle istanbul card ricaricate, i clackson dei tram e le parole "evet" e "tamam" che nella loro estrema semplicità (SI e OK) mi fanno sempre ridere a crepapelle.

    Come mai ami così tanto Tunisi? E' una cosa che mi son sempre chiesto.

  3. #313
    Tempesta violenta L'avatar di Knopflertemporalesco
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Citazione Originariamente Scritto da dennis96 Visualizza Messaggio
    Tipo quali aspetti negativi hai notato?il costo della vita invece com'è? E la pulizia della città? Cioè ci tengono all'ordine dei prati ecc?
    Il primo aspetto negativo, lo dico prendendomi pure qualche rischio, è che qui mi sembra di vivere dentro 1984 di Orwell. Del tipo, se oggi le corse sui mezzi costano 3.5 lire, e domani le alzassero a 4.5 dicendo che hanno abbassato il prezzo da 5 a 4.5 lire, la gente ci crederebbe e penserebbe che sia sempre stato così.

    Naturalmente è un pensiero generalizzato, ma è la mia concezione: qui ciò che accade devi stare zitto e farti i fatti tuoi, fai meno domande e vivi più a lungo. Ho avuto problemi con la gend*rme, sono stato controllato una volta davanti casa mia al limite dei diritti umani, roba che se avessi chiamato l'ambasciata o qualche giornale sarebbe scoppiato un caso diplomatico. Qui quando arriva la gend*rme devi stare zitto e fare quello che ti dicono. Se fiati sono cavoli.

    Questo aspetto di omertà generale mi condiziona sempre più in negativo: i muri possono sentire, così mi dissero quando iniziai ad interessarmi troppo della regione a sud della turchia che inizia per KUR e finisce con DISTAN.

    Inoltre è estremamente difficile relazionarsi con i turchi o fare amicizia con i turchi, spesso sono molto chiusi (non tutti) pur estremamente cordiali e gentili, ho perso il conto dei pasti offerti e dei pernottamenti gratis ricevuti, tra cui uno molto bello a Mardin in famiglia sotto le stelle.

    Altra cosa che mi manda in bestia è che tipo lo 0.5% sanno l'inglese. Non lo sanno all'università, non lo sanno negli alberghi, non lo sanno nei musei. Se chiedo una informazione in turco e mi rispondono in inglese quasi mi commuovo. Se chiedi info in inglese e ti rispondono in turco, tu rispondi "TURKISH YOK" ma loro continuano a parlare turco velocissimo, tant'è che sei costretto a fare EVET con la testa, sorridere, andartene e andare da un altro a chiedere.

    L'ultima cosa che mi da fastidio è che si dice ISTANBUL ma si legge EUROPA. A meno che non ti ficchi nei vicoli di Balat o Uskudar, potresti tranquillamente essere in Germania. Non c'è nulla di tipico, l'antica città dei sultani è persa per sempre, affogata in un progresso estremo che hanno completamente cancellato i fasti antichi di un tempo.

    Ecco perché in questo treadh avrò scritto la parola TUNISIA almeno 20 volte, perché li è ancora possibile vivere (e nemmeno sempre anche li) la cultura di quei popoli così diversi da noi europei, che è il motivo per cui tanti europei sono incantati dall'esotico in modo indescrivibile.

    La città è efficientissima e gode di livelli di pulizia a tratti meglio di germania, olanda o danimarca. Le strade del centro vengono tirate a lucido ogni ora, e viene da chiedersi come cavolo è possibile che sono così pulite a qualsiasi ora. Idem per i prati e per le pochissime aree verdi.
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  4. #314
    Tempesta violenta L'avatar di Knopflertemporalesco
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Citazione Originariamente Scritto da kima Visualizza Messaggio
    Se hai tempo ti suggerirei la regione del Eufrate, come Gaziantep, Urfa, ma anche Erzurum. Eppoi il Mare Nero, come Trabzon, Rize, Artvin...
    di tutti questi luoghi sono stato, per ben 5 giorni, soltanto a Urfa. Antep ce l'ho nel pallino da anni ma tra una cosa e l'altra non riesco ad andare. L'area del Mar Nero non mi entusiasta ma prima o poi...

    Erzurum pure non mi entusiasta, vorrei tanto andare a Van e Ani, e vedere il monte Ararat dall'altra parte dopo averlo visto per due settimane da Yerevan.

    Vorrei poter viaggiare di più, ma il covid mi sta limitando tanto.
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  5. #315
    Tempesta violenta L'avatar di Knopflertemporalesco
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Il vento dal mare ipotizzo, c'è poco da fare in questi casi, anche con una -12 sulla testa le temperature con difficoltà vanno sotto i -1°.
    Molte irruzioni qui non producono minime significativamente basse, spesso nemmeno gelate, anche se passano -10/-12° alcune volte (ad esempio a S.Valentino appunto). Questo perchè quelle minime le registri quando hai sì quei valori in quota, ma la ventilazione proviene dall'interno, non dal mare, inoltre sfrutti una fase di cielo sereno e non nuvoloso.
    Capita che quando hai le condizioni giuste (brezza di terra, cielo sereno), non hai più le condizioni ideali in quota perchè intanto la temperatura si è mitigata, e allora quella notte la temperatura scende ma non raggiunge picchi intensi, per quanto faccia effettivamente freddo.
    il problema è che qui ndo cojo coji tira sempre vento da uno dei due mari, a meno che ci sia calma di vento (tipo il 16 gennaio, quando ha toccato i -9 in alcune zone)
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  6. #316
    Uragano L'avatar di burian br
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    Citazione Originariamente Scritto da Knopflertemporalesco Visualizza Messaggio
    il problema è che qui ndo cojo coji tira sempre vento da uno dei due mari, a meno che ci sia calma di vento (tipo il 16 gennaio, quando ha toccato i -9 in alcune zone)
    Eh, verissimo. Per fare freddo intenso il vento sarebbe dovuto venire dall'interno, quindi da ovest sul lato europeo e da est su quello asiatico della città. In sintesi si dovrebbe avere regime di brezza, che con vento intenso non c'è.

  7. #317
    Vento forte L'avatar di dennis96
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Citazione Originariamente Scritto da Knopflertemporalesco Visualizza Messaggio
    Il primo aspetto negativo, lo dico prendendomi pure qualche rischio, è che qui mi sembra di vivere dentro 1984 di Orwell. Del tipo, se oggi le corse sui mezzi costano 3.5 lire, e domani le alzassero a 4.5 dicendo che hanno abbassato il prezzo da 5 a 4.5 lire, la gente ci crederebbe e penserebbe che sia sempre stato così.

    Naturalmente è un pensiero generalizzato, ma è la mia concezione: qui ciò che accade devi stare zitto e farti i fatti tuoi, fai meno domande e vivi più a lungo. Ho avuto problemi con la gend*rme, sono stato controllato una volta davanti casa mia al limite dei diritti umani, roba che se avessi chiamato l'ambasciata o qualche giornale sarebbe scoppiato un caso diplomatico. Qui quando arriva la gend*rme devi stare zitto e fare quello che ti dicono. Se fiati sono cavoli.

    Questo aspetto di omertà generale mi condiziona sempre più in negativo: i muri possono sentire, così mi dissero quando iniziai ad interessarmi troppo della regione a sud della turchia che inizia per KUR e finisce con DISTAN.

    Inoltre è estremamente difficile relazionarsi con i turchi o fare amicizia con i turchi, spesso sono molto chiusi (non tutti) pur estremamente cordiali e gentili, ho perso il conto dei pasti offerti e dei pernottamenti gratis ricevuti, tra cui uno molto bello a Mardin in famiglia sotto le stelle.

    Altra cosa che mi manda in bestia è che tipo lo 0.5% sanno l'inglese. Non lo sanno all'università, non lo sanno negli alberghi, non lo sanno nei musei. Se chiedo una informazione in turco e mi rispondono in inglese quasi mi commuovo. Se chiedi info in inglese e ti rispondono in turco, tu rispondi "TURKISH YOK" ma loro continuano a parlare turco velocissimo, tant'è che sei costretto a fare EVET con la testa, sorridere, andartene e andare da un altro a chiedere.

    L'ultima cosa che mi da fastidio è che si dice ISTANBUL ma si legge EUROPA. A meno che non ti ficchi nei vicoli di Balat o Uskudar, potresti tranquillamente essere in Germania. Non c'è nulla di tipico, l'antica città dei sultani è persa per sempre, affogata in un progresso estremo che hanno completamente cancellato i fasti antichi di un tempo.

    Ecco perché in questo treadh avrò scritto la parola TUNISIA almeno 20 volte, perché li è ancora possibile vivere (e nemmeno sempre anche li) la cultura di quei popoli così diversi da noi europei, che è il motivo per cui tanti europei sono incantati dall'esotico in modo indescrivibile.

    La città è efficientissima e gode di livelli di pulizia a tratti meglio di germania, olanda o danimarca. Le strade del centro vengono tirate a lucido ogni ora, e viene da chiedersi come cavolo è possibile che sono così pulite a qualsiasi ora. Idem per i prati e per le pochissime aree verdi.
    Grazie mille.
    Si infatti per quanto riguarda il primo punto da te menzionato, è bruttissimo, purtroppo lì hanno questa mentalità.
    Riguardo la pulizia avevo questo presentimento.

  8. #318
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Citazione Originariamente Scritto da Knopflertemporalesco Visualizza Messaggio
    Il primo aspetto negativo, lo dico prendendomi pure qualche rischio, è che qui mi sembra di vivere dentro 1984 di Orwell. Del tipo, se oggi le corse sui mezzi costano 3.5 lire, e domani le alzassero a 4.5 dicendo che hanno abbassato il prezzo da 5 a 4.5 lire, la gente ci crederebbe e penserebbe che sia sempre stato così.

    Naturalmente è un pensiero generalizzato, ma è la mia concezione: qui ciò che accade devi stare zitto e farti i fatti tuoi, fai meno domande e vivi più a lungo. Ho avuto problemi con la gend*rme, sono stato controllato una volta davanti casa mia al limite dei diritti umani, roba che se avessi chiamato l'ambasciata o qualche giornale sarebbe scoppiato un caso diplomatico. Qui quando arriva la gend*rme devi stare zitto e fare quello che ti dicono. Se fiati sono cavoli.

    Questo aspetto di omertà generale mi condiziona sempre più in negativo: i muri possono sentire, così mi dissero quando iniziai ad interessarmi troppo della regione a sud della turchia che inizia per KUR e finisce con DISTAN.

    Inoltre è estremamente difficile relazionarsi con i turchi o fare amicizia con i turchi, spesso sono molto chiusi (non tutti) pur estremamente cordiali e gentili, ho perso il conto dei pasti offerti e dei pernottamenti gratis ricevuti, tra cui uno molto bello a Mardin in famiglia sotto le stelle.

    Altra cosa che mi manda in bestia è che tipo lo 0.5% sanno l'inglese. Non lo sanno all'università, non lo sanno negli alberghi, non lo sanno nei musei. Se chiedo una informazione in turco e mi rispondono in inglese quasi mi commuovo. Se chiedi info in inglese e ti rispondono in turco, tu rispondi "TURKISH YOK" ma loro continuano a parlare turco velocissimo, tant'è che sei costretto a fare EVET con la testa, sorridere, andartene e andare da un altro a chiedere.

    L'ultima cosa che mi da fastidio è che si dice ISTANBUL ma si legge EUROPA. A meno che non ti ficchi nei vicoli di Balat o Uskudar, potresti tranquillamente essere in Germania. Non c'è nulla di tipico, l'antica città dei sultani è persa per sempre, affogata in un progresso estremo che hanno completamente cancellato i fasti antichi di un tempo.

    Ecco perché in questo treadh avrò scritto la parola TUNISIA almeno 20 volte, perché li è ancora possibile vivere (e nemmeno sempre anche li) la cultura di quei popoli così diversi da noi europei, che è il motivo per cui tanti europei sono incantati dall'esotico in modo indescrivibile.

    La città è efficientissima e gode di livelli di pulizia a tratti meglio di germania, olanda o danimarca. Le strade del centro vengono tirate a lucido ogni ora, e viene da chiedersi come cavolo è possibile che sono così pulite a qualsiasi ora. Idem per i prati e per le pochissime aree verdi.
    Bellissima sintesi Il tempo di Istanbul in molte cose mi ci sono rivisto, in altre meno, ma è normale, dipende dai contesti e dalle persone che si incontrano.
    È giusto così, ovunque ci sono pregi e difetti, e noi stessi cambiamo e ci evolviamo, e quel che ci piace oggi può non piacerci domani, e viceversa.

  9. #319
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Citazione Originariamente Scritto da Knopflertemporalesco Visualizza Messaggio
    Il primo aspetto negativo, lo dico prendendomi pure qualche rischio, è che qui mi sembra di vivere dentro 1984 di Orwell. Del tipo, se oggi le corse sui mezzi costano 3.5 lire, e domani le alzassero a 4.5 dicendo che hanno abbassato il prezzo da 5 a 4.5 lire, la gente ci crederebbe e penserebbe che sia sempre stato così.

    Naturalmente è un pensiero generalizzato, ma è la mia concezione: qui ciò che accade devi stare zitto e farti i fatti tuoi, fai meno domande e vivi più a lungo. Ho avuto problemi con la gend*rme, sono stato controllato una volta davanti casa mia al limite dei diritti umani, roba che se avessi chiamato l'ambasciata o qualche giornale sarebbe scoppiato un caso diplomatico. Qui quando arriva la gend*rme devi stare zitto e fare quello che ti dicono. Se fiati sono cavoli.

    Questo aspetto di omertà generale mi condiziona sempre più in negativo: i muri possono sentire, così mi dissero quando iniziai ad interessarmi troppo della regione a sud della turchia che inizia per KUR e finisce con DISTAN.

    Inoltre è estremamente difficile relazionarsi con i turchi o fare amicizia con i turchi, spesso sono molto chiusi (non tutti) pur estremamente cordiali e gentili, ho perso il conto dei pasti offerti e dei pernottamenti gratis ricevuti, tra cui uno molto bello a Mardin in famiglia sotto le stelle.

    Altra cosa che mi manda in bestia è che tipo lo 0.5% sanno l'inglese. Non lo sanno all'università, non lo sanno negli alberghi, non lo sanno nei musei. Se chiedo una informazione in turco e mi rispondono in inglese quasi mi commuovo. Se chiedi info in inglese e ti rispondono in turco, tu rispondi "TURKISH YOK" ma loro continuano a parlare turco velocissimo, tant'è che sei costretto a fare EVET con la testa, sorridere, andartene e andare da un altro a chiedere.

    L'ultima cosa che mi da fastidio è che si dice ISTANBUL ma si legge EUROPA. A meno che non ti ficchi nei vicoli di Balat o Uskudar, potresti tranquillamente essere in Germania. Non c'è nulla di tipico, l'antica città dei sultani è persa per sempre, affogata in un progresso estremo che hanno completamente cancellato i fasti antichi di un tempo.

    Ecco perché in questo treadh avrò scritto la parola TUNISIA almeno 20 volte, perché li è ancora possibile vivere (e nemmeno sempre anche li) la cultura di quei popoli così diversi da noi europei, che è il motivo per cui tanti europei sono incantati dall'esotico in modo indescrivibile.

    La città è efficientissima e gode di livelli di pulizia a tratti meglio di germania, olanda o danimarca. Le strade del centro vengono tirate a lucido ogni ora, e viene da chiedersi come cavolo è possibile che sono così pulite a qualsiasi ora. Idem per i prati e per le pochissime aree verdi.
    non capisco come si possa, da occidentale libero, anche solo lontanamente pensare di vivere in un posto così, per me aberrante. per quanto bello eh, ci mancherebbe. Cioè, sei consapevole che è potenzialmente pericoloso che tu scriva determinate cose pubblicamente a riguardo, vero?
    ma anche il "devi farti i fatti tuoi".... non è da 1984, ma medioevo

    ero a Samos 3 anni fa, c'era la possibilità di fare una gita in Turchia a vedere non ricordo cosa.
    Appena mi hanno detto che mi avrebbero SEQUESTRATO il documento di identità durante la permanenza su suolo turco, rilasciandomi una sorta di lasciapassare temporaneo, ho detto immediatamente di no.
    e se per caso perdevi il lasciapassare, non ti avrebbero permesso di rientrare e non ti avrebbero riconsegnato il documento. per averlo bisognava per forza passare per un consolato o l'ambasciata.

    Come "atto di protesta", ho deciso che non andrò in Turchia fino a che c'è quel folle a governarla.

    In Tunisia ci sono già stato, due volte, e ci tornerei altre 100 volte. Sono come il giorno e la notte proprio, per quanto bella la Turchia è per me un posto da croce nera sulla cartina.
    Idem l'Egitto da un po' a questa parte, o anche gli USA da quando Trump ne ha rivelato la vera essenza.
    Si vis pacem, para bellum.

  10. #320
    Burrasca
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Sevizio sulla neve in MEdio Oriente, anche ad Instambul e Ankara
    Le foto della neve in Medio Oriente

    Che ha creato diversi disagi, ma anche panorami bianchi e inaspettati

    Le foto della neve in Medio Oriente - Il Post



    Citazione Originariamente Scritto da Knopflertemporalesco Visualizza Messaggio
    Mi da ancora più fastidio dei piccoli mocciosi che giocano sulla neve massacrando quel manto bianco così perfetto e immacolato durante la nevicata. Penso che da anziano io sarò proprio un gran cacac*****i
    Non guardare il servizio perché ci sono proprio bambini che giocano con la neve!!!

    E' però vero che i manti bianchi immacolati sono affascinanti e ti sembra un peccato anche rovinarli con il tuo passaggio.

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