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Discussione: Il tempo di Istanbul

  1. #301
    Tempesta violenta L'avatar di Knopflertemporalesco
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Citazione Originariamente Scritto da kima Visualizza Messaggio
    Ahimè questo sembra essere il leitmotiv di questo inverno... Se ti può consolare anche qui nella Svizzera nordalpina dove vivo è successo per ben due volte che una grande nevicata venisse distrutta immediatamente dopo, la prima volta 50 cm al suolo dimezzati in un giorno dal föhn, la seconda ancor peggio, 61 cm al suolo il 28 gennaio mattina, che non sono riusciti a prendere una gelata ma solo pioggia continua e temperatura positiva per dieci giorni di fila (dopo un giorno sparirono già 20 cm).
    caspita che peccato. A me si stringe il cuore pensare che quel bel manto bianco, frutto di settimane di lettura ossessiva dei modelli matematici, sogni meteoerotici notturni, tanto desiderata, tanto amata, piani vari sui punti dove andare per scattare fotografie...venga subito spazzata via dagli agenti atmosferici in così poco tempo.

    Ora che piove e la neve è in rapida fusione mi sono messo a lavorare di spalle alla finestra per guardare il meno possibile. Fosse per me, metterei il naso di fuori solo a fusione completamente finita.

    Mi sembra quasi di sentire e percepire gli urli strazianti della neve che passa a miglior vita.

    Mi da ancora più fastidio dei piccoli mocciosi che giocano sulla neve massacrando quel manto bianco così perfetto e immacolato durante la nevicata. Penso che da anziano io sarò proprio un gran cacac*****i
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  2. #302
    Vento moderato L'avatar di ragazzo1979
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Citazione Originariamente Scritto da Knopflertemporalesco Visualizza Messaggio
    adesso è quasi sparita quella a terra, tra l'altro nemmeno moltissima (gran parte della neve è caduta dall'altro lato di questo orribile palazzo che non considero più casa mia, visto che tra 12 giorni levo le tende e mi trasferirò a Kadikoy, il quartiere più bello del mondo).

    Il "governo" turco ha fatto trapelare la riapertura di ristoranti, bar, sale da the e università per il 15 giugno, inclusa la rimozione del coprifuoco sia settimanale che nei week end.

    Io sono in attesa del permesso di soggiorno, appena lo riceverò, soldi permettendo, proverò ad andare in Egitto.

    Non mi è infatti possibile uscire dalla Turchia durante una richiesta di permesso di soggiorno (il kimlik) in atto. Ormai l'ho richiesto 35 giorni fa e dovrebbe essere già arrivato, o in dirittura di arrivo.
    Scusa la domanda:cosa ti ha spinto a trasferirti in Turchia?

  3. #303
    Tempesta violenta L'avatar di Knopflertemporalesco
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Citazione Originariamente Scritto da ragazzo1979 Visualizza Messaggio
    Scusa la domanda:cosa ti ha spinto a trasferirti in Turchia?
    a dire il vero non mi sono propriamente trasferito, sono arrivato qui in erasmus a inizio febbraio scorso.
    Era la settima volta che venivo a Istanbul, per periodi più o meno lunghi, ma sempre per turismo.
    Ho provato a viverci, considerando Istanbul la più bella città del mondo (Roma a parte). Prima ero un turista, ora sono proprio un abitante. Pur piacendomi, ho iniziato a conoscere a fondo la città e la cultura turca, scoprendo sempre più degli aspetti negativi. E' arrivato il covid e la mia voglia di viaggiare e scoprire la Turchia è stata sempre minore, anche per via delle limitazioni. Ho rosicato, e mi sono candidato di nuovo all'erasmus.

    I miei colleghi di scienze politiche preferiscono candidarsi in posti come spagna, olanda o francia, dove c'è baldoria, erba, festini erasmus, considerando Istanbul un posto pericoloso (non passa giorno senza che io veda almeno una cinquantina di volanti in giro). Peggio per loro. Sono stato l'unico a candidarmi per Istanbul e ho vinto di nuovo, sono tornato a ottobre, il mio erasmus finisce il 28 febbraio. Ho deciso di rimanere fino al 30 giugno (non oltre, mi devo laureare) perché stare a Istanbul con il caldo è stato epico, un posto fuori dall'ordinario.

    Durante il periodo invernale Istanbul è fredda e il tempo è spesso uguale: cirrostrati e stratocumuli, nebbie, foschie e si sente la puzza del bosforo, un odore strano che ho avvertito solo qui durante le giornate con cielo plumbero senza pioggia. Quando inizia a fare caldo è tutta un'altra cosa.

    Infatti ora ho in programma di fare il giro dell'Anatolia nascosta (passando per Ankara, Bursa e altri posti impronunciabili), tornare in Cappadocia per la terza volta, andare a Van e tornare a Mardin per la terza volta. Soldi permettendo, voglio andare a marzo almeno 17 18 giorni in Egitto facendo scalo ad Atene dalla mia ragazza.

    Ma il 30 giugno me ne andrò, perché questo posto lo si ama ma se lo si vive lo si odia pure, per tanti motivi.

    Dai primi di ottobre farò la magistrale alla El Manar University a Tunisi, dovre ci vivrò per due anni, casa mia, molto più di Istanbul o Cipro.
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  4. #304
    Vento moderato L'avatar di ragazzo1979
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Citazione Originariamente Scritto da Knopflertemporalesco Visualizza Messaggio
    a dire il vero non mi sono propriamente trasferito, sono arrivato qui in erasmus a inizio febbraio scorso.
    Era la settima volta che venivo a Istanbul, per periodi più o meno lunghi, ma sempre per turismo.
    Ho provato a viverci, considerando Istanbul la più bella città del mondo (Roma a parte). Prima ero un turista, ora sono proprio un abitante. Pur piacendomi, ho iniziato a conoscere a fondo la città e la cultura turca, scoprendo sempre più degli aspetti negativi. E' arrivato il covid e la mia voglia di viaggiare e scoprire la Turchia è stata sempre minore, anche per via delle limitazioni. Ho rosicato, e mi sono candidato di nuovo all'erasmus.

    I miei colleghi di scienze politiche preferiscono candidarsi in posti come spagna, olanda o francia, dove c'è baldoria, erba, festini erasmus, considerando Istanbul un posto pericoloso (non passa giorno senza che io veda almeno una cinquantina di volanti in giro). Peggio per loro. Sono stato l'unico a candidarmi per Istanbul e ho vinto di nuovo, sono tornato a ottobre, il mio erasmus finisce il 28 febbraio. Ho deciso di rimanere fino al 30 giugno (non oltre, mi devo laureare) perché stare a Istanbul con il caldo è stato epico, un posto fuori dall'ordinario.

    Durante il periodo invernale Istanbul è fredda e il tempo è spesso uguale: cirrostrati e stratocumuli, nebbie, foschie e si sente la puzza del bosforo, un odore strano che ho avvertito solo qui durante le giornate con cielo plumbero senza pioggia. Quando inizia a fare caldo è tutta un'altra cosa.

    Infatti ora ho in programma di fare il giro dell'Anatolia nascosta (passando per Ankara, Bursa e altri posti impronunciabili), tornare in Cappadocia per la terza volta, andare a Van e tornare a Mardin per la terza volta. Soldi permettendo, voglio andare a marzo almeno 17 18 giorni in Egitto facendo scalo ad Atene dalla mia ragazza.

    Ma il 30 giugno me ne andrò, perché questo posto lo si ama ma se lo si vive lo si odia pure, per tanti motivi.

    Dai primi di ottobre farò la magistrale alla El Manar University a Tunisi, dovre ci vivrò per due anni, casa mia, molto più di Istanbul o Cipro.
    Wow. Come hai scritto ci vuole un po’ di coraggio per vivere in una città come Istanbul. Ammiro comunque la tua scelta. Complimenti ed in bocca al lupo per tutto

  5. #305
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Citazione Originariamente Scritto da Knopflertemporalesco Visualizza Messaggio
    a dire il vero non mi sono propriamente trasferito, sono arrivato qui in erasmus a inizio febbraio scorso.
    Era la settima volta che venivo a Istanbul, per periodi più o meno lunghi, ma sempre per turismo.
    Ho provato a viverci, considerando Istanbul la più bella città del mondo (Roma a parte). Prima ero un turista, ora sono proprio un abitante. Pur piacendomi, ho iniziato a conoscere a fondo la città e la cultura turca, scoprendo sempre più degli aspetti negativi. E' arrivato il covid e la mia voglia di viaggiare e scoprire la Turchia è stata sempre minore, anche per via delle limitazioni. Ho rosicato, e mi sono candidato di nuovo all'erasmus.

    I miei colleghi di scienze politiche preferiscono candidarsi in posti come spagna, olanda o francia, dove c'è baldoria, erba, festini erasmus, considerando Istanbul un posto pericoloso (non passa giorno senza che io veda almeno una cinquantina di volanti in giro). Peggio per loro. Sono stato l'unico a candidarmi per Istanbul e ho vinto di nuovo, sono tornato a ottobre, il mio erasmus finisce il 28 febbraio. Ho deciso di rimanere fino al 30 giugno (non oltre, mi devo laureare) perché stare a Istanbul con il caldo è stato epico, un posto fuori dall'ordinario.

    Durante il periodo invernale Istanbul è fredda e il tempo è spesso uguale: cirrostrati e stratocumuli, nebbie, foschie e si sente la puzza del bosforo, un odore strano che ho avvertito solo qui durante le giornate con cielo plumbero senza pioggia. Quando inizia a fare caldo è tutta un'altra cosa.

    Infatti ora ho in programma di fare il giro dell'Anatolia nascosta (passando per Ankara, Bursa e altri posti impronunciabili), tornare in Cappadocia per la terza volta, andare a Van e tornare a Mardin per la terza volta. Soldi permettendo, voglio andare a marzo almeno 17 18 giorni in Egitto facendo scalo ad Atene dalla mia ragazza.

    Ma il 30 giugno me ne andrò, perché questo posto lo si ama ma se lo si vive lo si odia pure, per tanti motivi.

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    Un rapporto di amore e odio insomma Il tempo di Istanbul
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  6. #306
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Citazione Originariamente Scritto da Knopflertemporalesco Visualizza Messaggio
    a dire il vero non mi sono propriamente trasferito, sono arrivato qui in erasmus a inizio febbraio scorso.
    Era la settima volta che venivo a Istanbul, per periodi più o meno lunghi, ma sempre per turismo.
    Ho provato a viverci, considerando Istanbul la più bella città del mondo (Roma a parte). Prima ero un turista, ora sono proprio un abitante. Pur piacendomi, ho iniziato a conoscere a fondo la città e la cultura turca, scoprendo sempre più degli aspetti negativi. E' arrivato il covid e la mia voglia di viaggiare e scoprire la Turchia è stata sempre minore, anche per via delle limitazioni. Ho rosicato, e mi sono candidato di nuovo all'erasmus.

    I miei colleghi di scienze politiche preferiscono candidarsi in posti come spagna, olanda o francia, dove c'è baldoria, erba, festini erasmus, considerando Istanbul un posto pericoloso (non passa giorno senza che io veda almeno una cinquantina di volanti in giro). Peggio per loro. Sono stato l'unico a candidarmi per Istanbul e ho vinto di nuovo, sono tornato a ottobre, il mio erasmus finisce il 28 febbraio. Ho deciso di rimanere fino al 30 giugno (non oltre, mi devo laureare) perché stare a Istanbul con il caldo è stato epico, un posto fuori dall'ordinario.

    Durante il periodo invernale Istanbul è fredda e il tempo è spesso uguale: cirrostrati e stratocumuli, nebbie, foschie e si sente la puzza del bosforo, un odore strano che ho avvertito solo qui durante le giornate con cielo plumbero senza pioggia. Quando inizia a fare caldo è tutta un'altra cosa.

    Infatti ora ho in programma di fare il giro dell'Anatolia nascosta (passando per Ankara, Bursa e altri posti impronunciabili), tornare in Cappadocia per la terza volta, andare a Van e tornare a Mardin per la terza volta. Soldi permettendo, voglio andare a marzo almeno 17 18 giorni in Egitto facendo scalo ad Atene dalla mia ragazza.

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    Dai primi di ottobre farò la magistrale alla El Manar University a Tunisi, dovre ci vivrò per due anni, casa mia, molto più di Istanbul o Cipro.
    Tipo quali aspetti negativi hai notato?il costo della vita invece com'è? E la pulizia della città? Cioè ci tengono all'ordine dei prati ecc?

  7. #307
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Citazione Originariamente Scritto da Knopflertemporalesco Visualizza Messaggio
    a dire il vero non mi sono propriamente trasferito, sono arrivato qui in erasmus a inizio febbraio scorso.
    Era la settima volta che venivo a Istanbul, per periodi più o meno lunghi, ma sempre per turismo.
    Ho provato a viverci, considerando Istanbul la più bella città del mondo (Roma a parte). Prima ero un turista, ora sono proprio un abitante. Pur piacendomi, ho iniziato a conoscere a fondo la città e la cultura turca, scoprendo sempre più degli aspetti negativi. E' arrivato il covid e la mia voglia di viaggiare e scoprire la Turchia è stata sempre minore, anche per via delle limitazioni. Ho rosicato, e mi sono candidato di nuovo all'erasmus.

    I miei colleghi di scienze politiche preferiscono candidarsi in posti come spagna, olanda o francia, dove c'è baldoria, erba, festini erasmus, considerando Istanbul un posto pericoloso (non passa giorno senza che io veda almeno una cinquantina di volanti in giro). Peggio per loro. Sono stato l'unico a candidarmi per Istanbul e ho vinto di nuovo, sono tornato a ottobre, il mio erasmus finisce il 28 febbraio. Ho deciso di rimanere fino al 30 giugno (non oltre, mi devo laureare) perché stare a Istanbul con il caldo è stato epico, un posto fuori dall'ordinario.

    Durante il periodo invernale Istanbul è fredda e il tempo è spesso uguale: cirrostrati e stratocumuli, nebbie, foschie e si sente la puzza del bosforo, un odore strano che ho avvertito solo qui durante le giornate con cielo plumbero senza pioggia. Quando inizia a fare caldo è tutta un'altra cosa.

    Infatti ora ho in programma di fare il giro dell'Anatolia nascosta (passando per Ankara, Bursa e altri posti impronunciabili), tornare in Cappadocia per la terza volta, andare a Van e tornare a Mardin per la terza volta. Soldi permettendo, voglio andare a marzo almeno 17 18 giorni in Egitto facendo scalo ad Atene dalla mia ragazza.

    Ma il 30 giugno me ne andrò, perché questo posto lo si ama ma se lo si vive lo si odia pure, per tanti motivi.

    Dai primi di ottobre farò la magistrale alla El Manar University a Tunisi, dovre ci vivrò per due anni, casa mia, molto più di Istanbul o Cipro.
    Se hai tempo ti suggerirei la regione del Eufrate, come Gaziantep, Urfa, ma anche Erzurum. Eppoi il Mare Nero, come Trabzon, Rize, Artvin...

  8. #308
    Tempesta violenta L'avatar di Knopflertemporalesco
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Citazione Originariamente Scritto da ragazzo1979 Visualizza Messaggio
    Wow. Come hai scritto ci vuole un po’ di coraggio per vivere in una città come Istanbul. Ammiro comunque la tua scelta. Complimenti ed in bocca al lupo per tutto
    Grazie mille, ma Istanbul è una città dove è facile vivere e integrarsi! E' stato (e lo è) più difficile integrarsi a Tunisi, pur essendo a 50 minuti da Roma. La città è efficientissima, pulita, con tantissimo da offrire, sia in termini di lavoro, di musei, di attrazioni che di tempo libero. Stiamo parlando di una città che per percorrerla tutta ci vogliono anche 4 ore per un totale di quasi 130 km di lunghezza, quasi come da Roma alla Toscana. E ben 21 milioni di abitanti nel suo agglomerato urbano che va da Silivri fin quasi a Izmit
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  9. #309
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Citazione Originariamente Scritto da Knopflertemporalesco Visualizza Messaggio
    si dal mare.

    Con la prima nevicata di gennaio, anche se l'accumulo è stato minore (quasi nullo sul mare) - PICCOLA NOTA: la prima nevicata l'ho vissuta a Taksim, la seconda a Sisli, sebbene sono solo due fermate metro, ci sono 100 metri di dislivello e dalle foto che mi hanno mandato, la quantità di neve caduta a gennaio qui è stata molto simile a quella di questi 5 giorni di neve, quindi la mia esperienza parla di due quartieri differenti - le temperature in centro si sono spinte fino a -3/-4, con zone come uskudar che hanno toccato i -8. Io ero alla Buyuk Camlica Cami (il luogo più bello di tutta Istanbul e forse della Turchia in generale, dopo Mardin, se non dell'intero Medio Oriente) la sera in cui i valori sono crollati a -8, e già alle 21 la temperatura era di -5.

    Quindi non capisco perché, malgrado termiche simili e innevamento simile o localmente maggiore, le temperature minime sono state quasi quelle che si toccano a Roma durante moderate ondate di freddo senza neve.

    Non mi aspettavo i -12 che alcune emissioni avevano paventato, ma almeno valori sui -4 -5 si.

    Qualcuno più esperto di me mi può aiutare a capire?

    Comunque sono anche io che non conosco ancora troppo bene il microclima di Istanbul, abituato a quelli ben più semplici di Roma, Tunisi o Lefkosia/Nicosia (Isola di Cirpo) dove ho passato lunghissimi periodi della mia vita recente.
    Il vento dal mare ipotizzo, c'è poco da fare in questi casi, anche con una -12 sulla testa le temperature con difficoltà vanno sotto i -1°.
    Molte irruzioni qui non producono minime significativamente basse, spesso nemmeno gelate, anche se passano -10/-12° alcune volte (ad esempio a S.Valentino appunto). Questo perchè quelle minime le registri quando hai sì quei valori in quota, ma la ventilazione proviene dall'interno, non dal mare, inoltre sfrutti una fase di cielo sereno e non nuvoloso.
    Capita che quando hai le condizioni giuste (brezza di terra, cielo sereno), non hai più le condizioni ideali in quota perchè intanto la temperatura si è mitigata, e allora quella notte la temperatura scende ma non raggiunge picchi intensi, per quanto faccia effettivamente freddo.
    Ultima modifica di burian br; 18/02/2021 alle 17:43

  10. #310
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Citazione Originariamente Scritto da kima Visualizza Messaggio
    Un rapporto di amore e odio insomma Il tempo di Istanbul
    Penso che un pó ti mancherà Istanbul, dopo che l avrai lasciata...
    Quando il primo luglio lasciavo l'aeroporto internazionale destinazione Roma mi mancava e sapevo mi sarebbe mancata. Ma sapevo che 115 giorni dopo sarei tornato.

    Sicuramente mi mancherà anche quando il 30 giugno tornerò in Italia, non so se di più o di meno, si tratterà comunque di una parentesi di un anno e mezzo, io sono a tratti parte del paesaggio, come ad esempio il mio posto abituale dove fumare il narghile, il mio punto preciso sul Ponte di Galata dove andare a pesca, i punti precisi dove giocare a Backgammon o dove bere il cay, tant'è che il mio telefono è pieno di foto tutte uguali che periodicamente rifaccio esattamente dagli stessi punti.

    Un anno e mezzo della mia vita in un posto che ho amato così tanto non si cancelleranno, ma non avrò molto tempo per pensarci, avendo davanti a me la fine del mio percorso universitario, il rivedere la mia ragazza prima ad Atene, poi a Roma e poi, si spera, a Cipro, nonché la grande emozione di rientrare a Tunisi, il luogo che più di tutti chiamo casa. Avrò delle mancanze, dei rimpianti e dei momenti di tristezza, ma non me li aspetto così eccessivi. Mi mancherà vedere lunghissime schiere di palazzi dalla metrobus, mi mancherà bere il cay (ma preferisco il the berbero ai pinoli e menta), mi mancherà prendere il traghetto per fare su e giù per il bosforo senza motivo spendendo 3.5 lire (40 centesimi), mi mancherà il girarmi le scatole sul divano e ritrovarmi su un bus diretto a sud un'ora e mezza dopo, mi mancheranno gli adhan delle moschee di Istanbul, i bazar, gli aromi e i rumori delle istanbul card ricaricate, i clackson dei tram e le parole "evet" e "tamam" che nella loro estrema semplicità (SI e OK) mi fanno sempre ridere a crepapelle.
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