Aggiungo che io nel post vedo solo verita' oggettive.
Per me sì...un aumento repentino e violento come quello che stiamo vivendo,in un'area che di base ha già un clima temperato-caldo, è grave eccomeIndipendentemente da quello che succede alle prp(che costituirebbe un'aggravante di non poco momento). No...l'agnosticismo del "non saprei" non lo condivido neanche un poco
Tra l'altro, circondati dal mare, non vogliamo mica credere che qui diventerà a breve o breve-medio il deserto del Sahara.
L'aumento dell'altezza media dei geopotenziali e quindi del PV (immaginiamo di stare a passare da un motore termico da 1.200 cc a 1.800 cc), significa che le piogge, naturalmente violente e devastanti non mancheranno.
Basti pensare alle libecciate che portano precipitazioni da Stau su tutto il versante Tirrenico anche in assenza di perturbazioni organizzate o i temporali violenti estivi provocati da brevi refoli freschi in quota.
Se le temperature aumentano, le piogge potrebbero non diminuire, è la qualità di quest'ultima che va a farsi benedire...
In attesa di un topic dedicato all inverno 19-20, anticipo qui il report di meteosvizzera, preliminare, ma loro già ritengono di potersi sbilanciare...
https://www.meteoschweiz.admin.ch/ho...ekordkurs.html
Al momento c’è solo l articolo in tedesco, ma la sintesi è:
Inverno più caldo dal 1864 nella media Svizzera;
4 volta in cui l inverno ha una media nazionale positiva, mai successo prima del 1990;
Riduzione del tempo di ricorrenza dei record di caldo;
Media 1991-2020 a +2 dalla 1871-1900;
... e per il futuro???
Trend di crescita costante con scenario possibile fino a ulteriori +3,5 gradi e copertura nevosa ridotta ad un quarto nella metà del secolo in corso se si prosegue con l attuale trend di emissioni di co2....
Ma poi non è neppure vero che l'aumento termico non ci tocca. Le estati bollenti in cui tutti si lamentano? Le successive trombe d'aria e megagrandinate che distruggono i raccolti e le macchine? Gli aumenti di frutta e verdura che ne conseguono? Le invasioni di cimici cinesi, delle meduse nei mari, ed altri insetti che prima non c'erano? La mancanza di acqua con la siccità, pure in inverno? La mancanza di neve sulle piste da sci in montagna?
Tutti argomenti che la gente tira sempre in ballo, che incide anche sulle loro tasche, su cui si parla tanto, ma poi la stessa gente cosa fa? Perché non fa nulla? Avete visto mega manifestazioni contro il flop del summit sul clima? E Greta chi smuove, se non un po' di ragazzini che pensano solo a star fuori dalle scuole? Se non monta la protesta alla base, capace di condizionare i politici a muoversi in una certa direzione, non si muoverà nulla. Noi qui ne parliamo, gli scienziati lanciano allarmi, ogni tanto i giornali catastrofizzano, ma poi alla gente non importa, punto.
Caldo? Compro il climatizzatore!
Grandine? Faccio l'assicurazione!
Punto di non ritorno? Catastrofisti! Terrapiattisti!
L'importante è avere il suv e guardare il grande fratello in tv.
1) al caldo ci si adatta, ed esistono miliardi di persone che vivono nei paesi tropicali;
2) hai dimostrazioni che siano aumentate le grandinate o solo supposizioni? E anche se aumentano le grandinate, di quanto? Una grandinata all'anno? Sai cosa cambia...
3) le invasioni di cimici, meduse ed altri insetti che problemi danno alla tua vita? Con i pesticidi tra l'altro l'agricoltura non ne risente;
4) la pluviometria ci dice che le medie sono più o meno quelle e non sono cambiate significativamente, e la siccità così come periodi alluvionali si sono sempre alternati;
5) la neve manca o c'è a seconda delle stagioni e dei periodi;
6) non incide tanto sull'economia se uno studio di mesi fa evidenziava come con 2° in più il Nord Italia non dovrebbe perdere PIL, ma anzi guadagnarne (il peggio lo avrebbe il Sud, sinceramente diffido da questa conclusione).
PS: Non sono negazionista eh, ho solo l'idea che il riscaldamento climatico poco inciderà se non nelle abitudini di vita richiedendo un adattamento che tuttavia non significherà la fine delle società.
Evidenzio che tutti i motivi portati riguardano problemi che comprometterebbero l'uomo, non la natura.
Ma una volta dimostrato che i danni all'uomo saranno minimi se capace di adattarsi, a cosa ci si potrà appellare per decretare una catastrofe il cambiamento climatico? Alla natura?
Quel giorno sarà la migliore conquista per l'umanità nel dibattito climatico, perchè sposteremo il fuoco dall'uomo alla natura. Dall'impegno per una semplice equazione "costi-benefici" per noi, all'impegno solidale per il creato tutto.
Eppure, anche qui: la catastrofe sarà relativa, la vita sulla Terra resetterebbe il tutto eliminando l'uomo e ricomincerebbe da capo come ha sempre fatto nella sua storia. Stavolta la causa sarebbe anche l'uomo, che si porterà il peccato dell'aver innescato la morte di varie specie nella tomba. Una nuova variabile. In passato a far entrare nelle glaciazioni pare un ruolo lo abbia avuto il fitoplancton.
Ultima modifica di burian br; 19/02/2020 alle 20:28
Segnalibri