you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Un aspetto da tenere monitorato rispetto alle considerazioni fatte finora è la situazione nel nord Pacifico, che era improntata ad una PDO neutro-negativa in primavera ma è risultata più tendente al positivo nell'ultimo mese, con il riassorbimento completo delle anomalie negative lungo la costa americana e una risalita anche del PNA. I modelli per ora non vedono una inversione di questo pattern, che quindi potrebbe persistere almeno ad inizio estate.
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Se si confermasse un assetto da PDO+ quindi potremmo ipotizzare una leggera variazione rispetto allo schema simil-2007 ipotizzato inizialmente, che ci avvicinerebbe ad estati come la 2014 o la 2016. Il quadro barico e termico risultante potrebbe essere di questo tipo (come distribuzione delle anomalie più che come valori puntuali).
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questi vedono caldo ovunque, giusto per non rischiare
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comunque dopo una seria, attenta nonché ponderatissima rivalutazione abbiamo deciso di apportare delle lievi modifiche alla valutazione preliminare che si sostanziano così:
2017bispiùforte
Le previsioni dinamiche sono delle perturbazioni su processi deterministici, la dinamica del modello è comunque deterministica. Ne consegue che se il modello presenta delle distorsioni (ad esempio alcune parti dell'interazione oceano-atmosfera che non vengono riprodotte adeguatamente) questo andrà a influenzare tutti i membri delle ensemble. Di conseguenza anche le probabilità che emergono dalla previsione dinamica possono essere completamente sbagliate, perché il campionamento delle condizioni iniziali non è l'unica fonte di errore nella previsione.
Poi certamente puoi riuscire ad affinare la previsione eliminando i membri che producono esiti improbabili in base ad una analisi statistica come suggerisce quel paper, ma già nel paper si vede come le perturbazioni producono una variabilità eccessiva e contemporaneamente la media ha skill inferiori rispetto alle previsioni statistiche per la NAO invernale e una insufficiente variabilità interannuale. Questo significa che la statistica contiene informazioni aggiuntive rispetto a quelle che può produrre il modello.
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A mio avviso ci dice anche che i modelli hanno difficoltà strutturali a valutare il ruolo dei cicli oceanici e delle altre variabili usate nell'analisi statistica, visto che nonostante siano informazioni già presenti nei dati di inizializzazione il modello non utilizza tutta l'informazione in esse contenuta. Questi sono limiti nella capacità di previsione dei modelli dinamici che non dipendono dalla caoticità della circolazione atmosferica (e quindi non sono riproducibili da variazioni stocastiche o perturbazioni di vario tipo). Se i modelli fossero più efficienti la media dovrebbe essere più precisa e dovrebbe esserci minore varianza tra membri ensemble, perché le teleconnessioni utilizzate nelle analisi statistiche pongono dei vincoli sull'esito finale più stringenti di quanto riproducano i modelli, che invece hanno una componente casuale eccessiva.
Nelle previsioni estive questo porta a spalmare le anomalie positive su tutta Europa (anche perché mediamente le anomalie saranno positive), quindi le informazioni che il modello ci può dare sulle anomalie locali sono limitate.
Dire che la statistica da sola non può funzionare è una grossolana semplificazione, visto che prevede alcuni aspetti della circolazione atmosferica meglio dei modelli dinamici. La statistica potrà darci indicazioni utili in alcuni contesti, meno in altri, in qualche caso lascerà più incertezza in altri meno, l'importante è quantificarla correttamente. Non è semplice ricavare relazioni affidabili, perché non ci sono molte relazioni lineari pulite e quando ci sono hanno un ambito di applicazione limitato come per IOD. È vero che ci sono interazioni complesse e non lineari tra varie forzanti, motivo per cui è necessario valutare le varie forzanti congiuntamente e non in maniera isolata. Costruire un modello formale sarebbe complicatissimo e non è un impegno che ci si possa prendere per una discussione su un forum meteo, quindi io e Ale cerchiamo di mettere insieme i vari tasselli dopo avere analizzato le variabili sia individualmente sia come interazione con le altre. Come già detto non ci si affida certo ad una unica variabile, per quanto fortemente correlata, ma quando quella variabile offre un segnale insolitamente forte e per di più supportato dalle altre il segnale offerto dalle teleconnessioni diventa molto chiaro.
Questa divergenza così forte tra i due approcci è insolita, negli ultimi tempi c'era una tale sintonia tra le valutazioni statistiche e quelle dei modelli da lasciare poco spazio a dubbi. Questa estate invece sarà un bel banco di prova per la solidità di entrambi, a fine stagione faremo i conti.
In prospettiva le previsioni dinamiche hanno indubbiamente maggiori margini di miglioramento e potrebbero diventare nettamente superiori rispetto a qualunque considerazione statistica, ma ad oggi non lo sono. Non è la prima volta che mi ritrovo a dissentire dalle previsioni modellistiche in questi mesi, finora sono stati i modelli ad adeguarsi riguardo Niña e IOD e spero vivamente che accadrà lo stesso anche per la previsione estiva.
Valutiamo quanto caldo fara' su scala semplice 1 -10. . . . ,, (si spera non 11....); si semplifica il discorso e si mette l'anima a pace...
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