La correlazione è stata calcolata su un periodo che ha media IOD +0,2, quindi l'effetto positivo o negativo dipende dallo scostamento da quella media. Nel modello statistico quindi in parte questo effetto c'è già.
La questione del trend è più complessa, perché è molto difficile valutare in dettaglio il legame tra ssta e circolazione atmosferica. IOD sembra avere un trend più alto di quello dei parametri legati alla circolazione atmosferica, quindi questo potrebbe spiegare la discrepanza. Togliere interamente il trend a IOD però sarebbe comunque scorretto perché quel trend in parte riflette cambiamenti dello status della convezione. Purtroppo i dati storici relativi ai venti e agli altri parametri relativi alla convezione tropicale sono di qualità troppo scarsa per fare valutazioni precise, mentre le SSTA dagli anni 80 sono più accurate.
In ogni caso non puoi pensare di valutare l'effetto delle ssta su tempi ristretti, già con un mese puoi avere scostamenti significativi, specie se altri fattori come le fasi ENSO vanno in direzione contraria e infatti qualche mese caldo con IOD negativo dopo forti episodi di niño lo trovi (agosto 1992 ad esempio non ebbe un pattern da IOD- ma l'intera stagione sì).
Gli effetti della convezione e della circolazione atmosferica tropicale invece si possono seguire anche su scala temporale più ristretta, su questo possiamo dire che hanno rispettato pienamente le attese nonostante i valori IOD siano stati condizionati dalla bolla calda a ridosso delle Seychelles (anche questa sarebbe una questione interessante, può essere che in estate la zona a 5-10°S sia almeno in parte sganciata dalle dinamiche boreali)
Le valutazioni sulle SSTA si faranno a fine stagione.
L'OPI e il SAI lasciamoli stare che avevano già basi traballanti quando sono stati proposti.
Non so se tu ti riferisca alla discussione avuta con te e Josh, ma non si è mai detto che ondate di caldo fossero impossibili, solo che fosse impossibile una stagione o interi mesi da record di caldo. E questo non solo per IOD previsto negativo ma anche perché la fase ENSO e la maggior parte degli altri fattori che possono incidere sulle nostre estati suggerivano il contrario. I record ormai sono talmente mostruosi che non basta una ondata di caldo per raggiungerli. In questo contesto puoi fare un mese a +1, non a +3.
Ultima modifica di snowaholic; 25/06/2020 alle 10:27
Avatar: una data che sogno spesso la notte.
PS: la neve caduta allora era più alta della mia altezza attuale.
PPS: sì, è il 2005.
opi.PNG
L’indice SAI fornisce un’idea immediata del grado di anomalia di comportamento registrata in un dato anno, per la variabile temperatura, rispetto al comportamento della medesima variabile in un periodo di riferimento.
Può assumere valori superiori a zero (anomalia positiva ≡ indice sopra la media), uguali a zero (anomalia nulla ≡ indice entro la media) o inferiori a zero (anomalia negativa ≡ indice sotto la media).
Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete, e dico a tutti, quello che io sono.
Innanzitutto ti ringrazio per il tempo che dedichi e gli approfondimenti in tutte le tue risposte.
Questo mio “astio” nei confronti dello IOD palesato in questi mesi non concerne l’aspetto accademico e di ricerca nei confronti di tale indice (perché assolutamente non è una cavolata).
Piuttosto è nella fase di valutazione pratica e proiezione che gli lascerei maggiore malleabilità rispetto quanto si era discusso in generale, ma questi sono anche discorsi da fare in sede di consuntivo e non tanto ora.
Che poi la situazione teleconnettiva non era delle peggiori l’avete giustamente esposto e i risultati di questo giugno ne potrebbero anche essere un esempio.
Avevo citato la coppia OPI/SAI solo per portare un esempio di dinamica forumistica in cui poi ci si è scottati, e fissandosi troppo penso che possa accadere anche in qualsiasi altra situazione (anche ben corredata dalla scienza).
Invece nei discorsi delle singole ondate, ma pure mensilità toste lascerei anche qua margine di manovra dato che qualche esempio era stato discusso in passato (e un discorso teorico corretto può nascondere una pratica opposta a seconda delle zone ad esempio). Per questo nella pratica non mi piace vincolarmi troppo agli indici.
Sulle dinamiche forumistiche sfondi una porta aperta, spesso si prendono le tlc in maniera acritica senza una seria valutazione empirica, esagerandone l'importanza salvo rimanere regolarmente delusi (con il corollario che poi ci si ritrova a dire "non ci sono più le tlc di una volta").
Il SAI e l'OPI sono esempi da manuale di questo (ne approfitto per rispondere anche a @GiagiKarlo). Il primo, che utilizza la variazione dell'innevamento eurasiatico in ottobre, ha un suo interesse ma quando fu presentato utilizzava una serie cortissima e ha una definizione che lo rende molto sensibile a piccole variazioni dei pattern atmosferici autunnali, non era certo un risultato robusto dal punto di vista statistico. L'OPI seguendo la stessa logica ma lavorando sui pattern atmosferici aveva ottenuto una correlazione ancora maggiore, ma sono pressoché certo che abbiano fatto un overfitting da manuale (vista la segretezza sugli ingredienti non posso esserne sicuro al 100%). In pratica se usi molte variabili su poche osservazioni puoi arrivare a spiegare il campione di osservazioni su cui hai stimato il modello molto bene, ma questo non implica che la stima abbia potere predittivo su nuove osservazioni. Infatti appena pubblicato l'indice che dichiarava di spiegare il 91% della variabilità dell'AO presero due mazzate colossali per due inverni di fila.
Questo problema non esiste per modelli più semplici.
Sulla parte più teorica del discorso però mi trovo abbastanza d'accordo con Cohen, i pattern atmosferici sono meno casuali di quello che implicano i modelli stagionali e hanno un buon grado di prevedibilità, il clima non è un sistema completamente caotico se osservato su un arco temporale sufficientemente lungo e presenta delle importanti regolarità statistiche. Se questo è vero, in una stagione come questa estate con tlc molto definite (non un solo indice) il ventaglio dei possibili esiti è fortemente ridotto.
Allo stesso modo trovo assurdo che i modelli ancora attribuiscano un 10% di probabilità ad un Niño per il prossimo inverno, richiede troppa casualità un esito simile.
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Ultima modifica di snowaholic; 25/06/2020 alle 14:12
In ogni caso bisogna rapportare le anomalie alle medie.
Lo scarto rispetto alla media nelle ens ecmwf è uniforme su tutta Italia.
Quindi in termini assoluti certamente ci sarà più caldo al sud ma abbiamo medie diverse di riferimento
Periodo romantico alfa
Ma come si fa a paragonare lo IOD con il SAI e soprattutto con l'OPI? A questo punto, visto il livello dell'argomentazione, mi aspetto solo che si scriva che il segnale dell'ENSO è irrilevante per il bilancio termico oceanico e terrestre e poi si è raschiato davvero il fondo del barile. Del resto a spiegare tutto bastano il GW, la frequenza delle anomalie termiche positive e una versione personale del Rasoio di Occam (che ricorda un po' troppo il famigerato Bias di conferma)...
Ultima modifica di galinsog@; 25/06/2020 alle 10:50
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