No, siamo alla prima segnalazione di effetti favonici. Ma basta controllare qualche grafico per rendersi conto che attorno le 22 anche qualche altra stazione lungo la costa abruzzese ha registrato un leggero aumento di temperatura.
Appena prima che girasse definitivamente a maestrale.
Il caso più importante resta quello di Pescara.
Un imponente effetto favonico che consente a Pescara di uguagliare in extremis la massima di L'Aquila.
Ce ne faremo una ragione.
Infatti, non c'è niente di folle. Pescara può fare molto meglio col favonio.
Nel frattempo restiamo in attesa che posti un grafico che dimostri l'effetto favonico dalle tue parti.
Quel tipo di grafico in cui si vede un aumento di temperatura contestuale ad un crollo dell'UR e ad un aumento del vento dal quadrante sw.
Come appunto quello di Pescara.
Dai che ce la puoi ancora fare, domani spariscono.
Qui a Brindisi ieri prima giornata da ondata di calore, con afa moderata (niente di ingestibile per il mio clima estivo recente) e massime tra i 35° della periferia e i 31-32° del settore costiero/subcostiero.
A far penare è la notte, oggi 25° di minima, nessun refrigerio all'esterno perchè vento non ce n'è. Non è comunque tra le 50 notti più calde di tutti i tempi, ma sono sicuro che nei prossimi giorni una o due minime le inseriremo.
Da domani "break" per un paio di giorni, grazie alla tramontana. Uso le virgolette perchè continuerà comunque a fare caldo di notte, ma vedremo, essendomi ormai acclimatato al caldo lo sto soffrendo meno quest'anno. Certo, non potrei vivere senza un ventilatore sempre puntato sopra![]()
Sono a Pulsano, anche l’acqua è bollente. Calma totale di vento, si MUORE anche stando in acqua![]()
Si vis pacem, para bellum.
Le città con le montagne alle spalle fanno sempre numeri da capogiro di notte in piena ondata di caldo, stranamente riescono persino a misurare la massima nelle ore notturne, vedi Palermo, che toccò 38°C notturni nel giugno 2007. Ed il giorno dopo non andò mai sotto i 37,3°C.
Risultati interrogazione database MeteOapa
Ovvio, quello tarantino è un grande golfo, ma la zona di Taranto è posta all'interno di un golfo all'interno del golfo, guardando la mappa geografica. Inoltre la provincia sta a nord del golfo di Taranto quindi confluiscono lì tutte le correnti marine che vengono da sud.
Fra l'altro la caratteristica di questi golfi che sono rientrati rispetto all'asse del sud Italia lato ionico (che si snoda verso nord-est), essendo appunto queste baie più rientrate di ogni punto della costa che sono invece più "aperte" sul mare, è che sono le zone dove appunto le acque marine si riscaldano più facilmente, così come il Golfo di Catania che è più rientrato della linea Siracusa-Messina, oppure la piana di Sibari, che è una rientranza della parte sud-occidentale del golfo di Taranto.
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