Sarebbe una buona motivazione per studiare i possibili effetti su larga scala, perché è inutile in effetti parlare di orticelli e di stau/zone sottovento e capire cosa succede quando si associano molti fattori:
nucleo coricato nella scarpata italica, venti deboli in prossimità del minimo di geopotenziale, isobare più larghe dove i venti si inibiscono di conseguenza, pressione sotto i 1010 hPa.
Secondo me il Tirreno meridionale, dal radar, si vedrà per giorni macchiato di colori intensi. Stessa sorte anche la fascia adriatica abruzzese-garganica-molisana. Perché la cosa più importante non è trovarsi al centro del minimo geopotenziale, ma nelle aree di convergenza.
Apro una breve parentesi su Pescara, chiedo venia al Moderatore, poiché è una delle tante città dal fortissimo deficit pluviometrico.
A mio parere, analizzando anche le sinottiche passate, un cut-off retrogrado che viene da Nord-Est e si muove verso sud-ovest, potrebbe favorire sicuramente la riviera adriatica, soprattutto le zone a stau, visto che se ne parla incessantemente ormai.
Ma non da meno verrà coinvolta la parte basso-tirrenica, solitamente difatti nei radar le precipitazioni si concentrano in pieno Tirreno, e poi sfondano in qualche area costiera.
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Sarà questa l'area di convergenza dove probabilmente le precipitazioni saranno costanti per poi coinvolgere alcuni parti dell'entroterra. Per lo ionio e adriatico mi pronuncio meno, quest'anno, anche con le migliori condizioni, le solite aree penalizzate sono rimaste in ombra.
Periodo romantico alfa
Stanotte ho sognato di trovarmi sull'isola del Castello, che affaccia sul mare aperto, e di vedere fulmini in lontananza e nella luce di un lampo una tromba marina. Ero tutto eccitato, mi trovavo lì per un ritrovo di liceo in un ristorante, e stavo avvertendo tutti dell'imminente pericolo/spettacolo perchè il temporale era in rotta verso noi.
Poi mi sono svegliato, peccato.
Spero porti bene.![]()
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