Sì, ma non confondiamo mele con pere: gli inverni post 2012/2013 afferiscono a un ciclo che a livello tele-connettivo è fortemente settato su anomalie bariche nordatlantiche di tipo NAO+. Questo indipendentemente dal valore finale dell'AO in tutte le stagioni (continuativamente positivo solo nella 2019/2020), gli inverni anteriori (dal 2000/2001 al 2012/2013 compreso) assolutamente no, con le parziali eccezioni del 2006/2007 (NAO fortemente positiva solo nel mese di dicembre) e del 2007/2008 (NAO positiva in gennaio e febbraio). Praticamente tutti gli inverni tra l'esordio del Millennio e l'inizio del suo secondo decennio sono stati inverni con compositi di anomalie NAO-.
L'inverno 2020/2021 potrebbe aver segnato un passaggio di consegna tra periodi diversi o potrebbe essere stato una semplice variazione accidentale in un trend di più lungo periodo, come lo furono il 1995/96 il 1997/98 (abbastanza osceno ma comunque con prevalenza di NAO-) oppure il preannuncio di un cambio di fase. Al momento, la situazione in corso in questi primi 2 mesi del semestre freddo non ha visto alcuna prevalenza di pattern di anomalie pressorie di tipo NAO+, attualmente non vi è nessun indice climatologico che lasci propendere per un assetto generale NAO+ (semmai tendenzialmente l'opposto) e per la prima volta ad esordio semestre non abbiamo avuto nemmeno un pattern SSTA favorevole a NAO+. Non a caso veniamo da un ottobre marcatamente NAO- e da una breve ed insolita fase NAO-/AO+ (eccezionale in questo decennio in cui spesso si è assistito all'opposto connubio, ossia AO-/NAO+).
Di lunghissi(m)i periodi in prevalente NAO+ invernale ne abbiamo vissuti altri in passato, ad esempio tutti gli inverni della serie 1988/1995, a cui si aggiungono ancora il 1998/99 e il 1999/2000. Quello che può essere cambiato è il tipo di circolazione, forzata dall'AD+/-, che condiziona anche il bilancio termico degli inverni (meno freddi e con anomalie termiche maggiormente marcate laddove queste vanno a distribuirsi coerentemente con la fase NAO). Poi sono anche mancati gli inverni rigidi a livello continentale, con pattern NAO+, che non sono stati per nulla rari nel XX secolo, penso al 1940/41 e, pure in una dimensione certamente meno eclatante al 1990/91 e al 1999/2000· Infine la nostra tendenza istintiva alla semplificazione (e la "modellizzazione" è una forma raffinata ma comunque molto drastica di semplificazione) ci porta spesso ad osservare e ad interrogarci sulla superficie di fenomeni che non riusciamo a comprendere in profondità.
Ultima modifica di galinsog@; 13/11/2021 alle 18:45
L'osservazione era partita da me, ma non mi riferivo alla NAO in particolare, è proprio cambiata la modalità di propagazione dell'onda unitamente al numero di onde (spesso troppo elevato) che porta a una "difficoltà" nel trasporto delle masse d'aria in senso latitudinale. Mi riferisco soprattutto alla durata degli eventi di meridianizzazione o retrogressione che tendono ad esaurirsi molto presto spesso con il risultato di un nulla di fatto per il nostro comparto. Io lo attribuisco in parte al GW e a un eccessivo riscaldamento di alcune aree dell'atlantico che impediscono al getto in uscita dal canada di piegare verso sud (si assiste ad una sorta di deflessione dell'onda per divergenza con relativo rinforzo dell'hp in ovest-centro atlantico) e probabilmente anche all'attività solare finora molto bassa che in questo contesto non favorisce una buona propagazione dell'onda in senso meridiano, che spesso si traduce in moto puramente zonale o antizonale. Altra caratteristica, forse dovuta anche alle elevate sst è la forte vorticità e scarsa ampiezza delle lp atlantiche che non trasferiscono sufficiente momento all'onda in propagazione...
Potrebbe essere dovuto a come si dispongono le onde planetarie, quindi ai diversi assetti in condizioni differenti (Pdo ed enso ad esempio). Negli ultimi anni (anche a causa del famoso blob pacifico) si è avuto un blocco alla "varianza" delle configurazioni soprattutto invernali. Quindi alla fine la nao (che sia forzata dal pacifico o da un suo ciclo interno) gioca un ruolo chiave anche sui blocchi atlantici.
Si, ma la NAO negli ultimi anni non è bastata a veicolare aria fredda sul mediterraneo per le ragioni che ti ho esposto. La NAO negativa spesso ha significato anzi risalite calde di una certa consistenza e magari giusto tempo perturbato al nord ovest nella migliore delle ipotesi. Ora però credo che questo andazzo possa essere scardinato, speriamo in modo più o meno duraturo.
Se la fase NAO- è abbinata ad EA+ di certo c'è una forte amplificazione delle anomalie termiche++ sul Mediterraneo centro-orientale e di quelle gpt tra Balcani e Mar Nero. Considerando che negli ultimi 20 anni l'EA+ è stata una condizione frequentissima nella stagione invernale (e non soloi) questo spiega parte dell'inefficacia. Però vale la stessa cosa per la NAO+, ad esempio gli inverni freddi sul nostro settore continentale in condizioni generali di NAO+ vedevano una prevalenza EA- nettissima.
Ultima modifica di galinsog@; 14/11/2021 alle 12:25
Ma assolutamente no. A parte che negli ultimi anni non abbiamo avuto un inverno con NAO negativa a parte lo scorso, in cui infatti si è visto un cambio di pattern abbastanza netto rispetto agli inverni dal 2013 al 2019, seppure non siamo riusciti a racimolare un episodio freddo degno di nota. Se vedi gli inverni pre 2013, anni 2000 in particolare, un inverno buono su gran parte d'Italia aveva NAO-. E su questo non si può discutere, c'era un topic dettagliato a riguardo proprio in questo forum in cui si confermava ciò.
Solo l'estremo Sud può preferire una NAO neutra o leggermente positiva, in cui possono ricevere comunque ondate fredde tipo dicembre 2014 per citarne una.
Ma per il 90% d'Italia la NAO- è un punto di partenza basilare per poter sognare un buon inverno.
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Insomma.
Negli ultimi 34 anni (li prendo per via della stratosfera fredda in partenza) con NAO+ o neutro+ ci sono sia gli inverni più miti sia la maggior parte di quelli freddi e lunghi su gran parte del territorio italico (1990/91, 1992/93, 1998/99, 1999/00, 2001/02).
La NAO- ha poche annate e inverni mai mitissimi (solo miti, come il 2000/01) e mai gelidi (a parte il lungo e freddo 2005/06) o gelidi a metà (2011/12).
Io resterò sempre dell'idea che la NAO+ 2013-20 abbia fatto solo danni perché di base le pedine oceaniche sono sempre state le peggio del peggio, non c'entra più di tanto la NAO da sola.
Ma assolutamente si e assolutamente d'accordo... E il problema degli inverni europei, in particolare sud europei dal 2011 in poi è stata proprio la NAO media invernale prevalentemente positiva.... Certo, una NAO a - 3/-4 non va bene neanche quella, si hanno derive alte e infatti lo scorso anno il big event è toccato alla Spagna, ma assolutamente per avere inverni degni ci vuole una NAO negativa, direi fra 0 e - 2....con la nao positiva, esempio più che il dicembre 2014 direi il gennaio 2017, godono i Balcani, Grecia, Turchia e estremo sud italico, al max centro sud, e per centro intendo solo adriatico.... Su queste cose non ci piove, è il problema dei nostri inverni ormai da oltre 10 anni la nao media positiva.
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