La linea tenuta dalla decade è ben riassunta da questo trafiletto che scrissi a chiusura del resoconto della prima decade:
Pur avendo ampiamente seguito la tendenza quest'ultima si è dispiegata diversamente da quel che immaginavo, con un pattern delle anomalie termiche assolutamente bizzarro e che merita un'appropriata analisi.La seconda decade è iniziata in regime di brezza, condizione che non disprezzo in quanto tra inversione notturna e brezza di mare si riesce a reggere più che bene indipendentemente dalla situazione in quota.
Dal 15 Febbraio tuttavia dovrebbero subentrare più miti correnti meridionali, motivo per cui penso che la seconda decade possa chiudere anche +1° dalla media.
Per farlo è anzitutto necessario postare i dati termometrici.
Di seguito pertanto le medie termiche della seconda decade di Febbraio 2022 a Brindisi Casale:
media min: 6,6° (-0,1° dalla decadale 71/00)
media max: 15,3° (+2,1° dalla decadale 71/00)
media tot: 11° (+1° dalla decadale 71/00)
Una decade anonimamente calda, come tantissime, troppe, negli ultimi 10 anni.
L'anomalia finale risulta +1,1° dalla decadale 81/10, ma se confrontiamo il tutto con la media dello scorso decennio (2011-20) lo scarto scende a soli +0,35° che si riducono ulteriormente a +0,25° se consideriamo gli ultimi 8 anni (2014-2021). Insomma, degno clima di quest'epoca, niente di più, niente di meno.
A destare stupore è la modalità con la quale si è espressa quest'anomalia positiva, totalmente ed esclusivamente a carico della media massime, almeno 2° sopra qualunque trentennale.
Addirittura sotto la media di almeno un decimo rispetto a qualunque trentennale le minime, incredibile ma vero.
Si tratta, per una città di mare come Brindisi, di una configurazione termica inedita e rara, e di complessa spiegazione.
A incidere fortemente sono state le numerose notti da inversione, che hanno saputo registrare ottime minime grazie all'aria fredda subentrata verso la fine della prima decade. Questo ha condizionato i primi 4 giorni soprattutto, fino a S.Valentino.
Negli ultimi giorni il tempo è stato più dinamico, dapprima con un piccolo richiamo mite seguito da una piccola fase fresca durata un paio di giorni, al seguito un altro paio di giorni di stasi anticiclonica e il 20 un richiamo caldo più deciso che ha fatto rilevare i picchi termici più alti del mese su tutti i fronti. Quest'ultimo richiamo si è prolungato anche ad oggi.
Le massime, come conseguenza di questa sequenza di eventi, non hanno avuto mai modo di scendere sotto la media, eccezion fatta per il giorno 16, e solo di qualche decimo. Le massime infatti dipendono più strettamente dai valori in quota, per cui risultano sopra la media se in atmosfera si è a sua volta sopra la media, e sotto la media se in atmosfera si è sotto la media. L'entità delle anomalie varia, ma di solito c'è "concordanza di segno" tra le massime al suolo e le termiche in quota, fatto invece non presente spesso per le minime. In tutti gli altri giorni o c'era un anticiclone caldo in quota, che al suolo si traduce, specialmente da Febbraio, in massime quanto meno miti nonostante l'innegabile effetto calmante della brezza di mare (grazie alla quale si evitano picchi ben più elevati), oppure dei richiami caldi con venti meridionali, venti da terra dunque che negano ogni possibile condizionamento da parte del mare.
Tirando le somme: nottate da inversione che, data la presenza di spunti freddi, hanno saputo macinare minime anche basse; aria calda o comunque poco freddo in quota che al suolo significano massime alte.
Ne è derivato un clima da tipica prima metà di Marzo sotto regime anticiclonico, con la primavera che scalcia di giorno con temperature sopra i 15° e notti invece ancora dalla parvenza invernale.
Un simile pattern si è realizzato l'ultima volta nel Febbraio 2015, con medie decisamente più basse (3,7/13,5°) stante l'ondata di freddo ben più intensa che si ebbe sempre sul chiudere della prima decade, che depositò aria più fredda nei bassi strati.
Un analogo ancor più simile si riscontra nella seconda decade di Dicembre 2014, quando addirittura le massime chiusero a +2° dalla 81/10 mentre le minime a -1,5° dalla 81/10, quindi qualcosa di più estremo, come fu l'intero mese in questione.
Molto più caldo in atmosfera (anomalie rispetto alla mensile):
- 850 hPa: 4,6° (+3,7° dalla 81/10)
- 700 hPa: -3,7° (+3,7° dalla 81/10)
- 500 hPa: -21,4° (+2,9° dalla 81/10)
- ZT: 2438 m (+698 m dalla 81/10)
Unendo al tutto l'anomalia al suolo si ricava il seguente grafico:
Distribuzione delle anomalie lungo la colonna di Brindisi 11-20 Feb 2022.png
A differenza che al livello del mare, in atmosfera ci sono stati alcuni picchi significativi:
- quarto posto per lo ZT più alto (3530 m) nella seconda decade di Febbraio dal 1973
- terzo posto per la più alta temperatura a 700 hPa (3,7°) nella seconda decade di Febbraio dal 1973
- terzo posto per il più alto picco termico a 500 hPa (-16°) nella seconda decade di Febbraio dal 1973
Resta solo una settimana perchè anche il secondo mese del 2022 venga archiviato, una settimana che dovrebbe trascorrere con clima invernale. Mi attendo che le medie mensili, di conseguenza, diminuiscano, anche se ormai è certo che sarà l'ennesimo dei tanti Febbraio sopra la media dell'ultimo decennio.
Ultima modifica di burian br; 23/02/2022 alle 00:50
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