Dicembre 2014 o gennaio 2005.
Più che meteorologia, per me è passione per i fenomeni meteo in generale. La meteorologia è un mezzo, ma per me conta il fine, il gusto di ammirare, assaporare quei momenti che diventano unici.
Una carrellata di mie fotografie, che rappresentano tutti gli elementi, per i quali nutro questa meravigliosa passione
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Penso che ognuno di noi si sia avvicinato a questa meravigliosa scienza grazie a qualche fenomeno particolare o a episodi che ci sono rimasti impressi (non sto a citare quali di preciso ma è quotato a 1.01). Alle volte mi trovo in discussioni con amici o parenti con cui magari ci troviamo a parlare di meteo e cerco di essere più semplice e chiaro possibile semplificando molti concetti e mi sento dire frasi del tipo "ma che ti importa di quanta pioggia fa" oppure "come fanno a piacerti il freddo o i temporali". Sono semplicemente passioni, di certo non vado da un tizio a cui piace la musica e gli vado a dire "ma come fa a piacerti" perchè non avrebbe senso. Il mondo è bello perchè è vario, poi magari noi siamo in minoranza rispetto agli appassionati di musica per cui, in un certo senso, siamo un pò più "unici"
Entrando più nel dettaglio, è affascinante poter seguire, analizzare e commentare ogni fenomeno meteo ed ogni configurazione che si susseguono nelle varie stagioni. Tutti noi tendiamo a preferire freddo, neve e piogge perché sono quelle che ci aggradano di più rispetto a mitezza, caldo e anticicloni. Ma a me ad esempio (avendo comunque una tendenza freddofila) piacciono anche quelle configurazioni che portano caldo estremo, un pò come è successo 3 giorni fa quando ci siamo avvicinati ai 30 gradi. Mi posso definire "estremofilo" visto che amo qualsiasi record, dalla temperatura più alta a quella più bassa, dai record di DP ed HI a quelli pluviometrici, eolici e barometrici. Ogni configurazione che potenzialmente può portare un record è motivo di interesse e trepidazione.
In penultimo, oltre la parte "passionale", c'è quella teorica dei dati e dei numeri. Meteorologia e climatologia possono andare d'accordo a patto che però nessuna prevalga sull'altra. Sapere se una determinata configurazione ha portato determinati effetti che si sono discostati dalla media di x gradi è importante per vedere quanti cambiamenti o variazioni si sono avuti negli anni, nei decenni, nei secoli.
In ultimo, ma non meno importante, è prendere tutto con molta leggerezza e senza scendere nel personale o questione di vita o morte perchè tante volte molte discussioni nascono perchè "da te piove e da me no" senza sapere che se da lui piove e da me no è perchè quella configurazione è più favorevole a lui che a me. Ecco, su questo punto forse abbiamo da migliorare un pò tutti (mi ci metto anch'io in mezzo)![]()
Davis Vantage Pro 2 - Installazione urbana su tetto
ESTREMI ASSOLUTI (inizio raccolta dati 01-01-2010):
Massima più alta: 46.1°C il 25-07-2023
Minima più alta: 30.4°C il 25-07-2023
Massima più bassa: 6.3°C il 07-01-2017
Minima più bassa: 1.3°C il 07-01-2017
Heat Index più alto: 49.5°C il 24-07-2023
Windchill più basso: -5.3°C il 07-01-2017
Dew Point più alto: 27.8°C il 22-07-2023
Dew Point più basso: -8.8°C il 25-04-2013
Accumulo maggiore in 24h: 91.2 mm il 13-10-2021
Rain rate più alto: 225 mm/hr il 17-01-2025
Livello pressione più alto: 1036.8 hPa il 17-03-2010
Livello pressione più basso: 984.6 hPa il 23-03-2016
Raffica di vento più forte: 119 km/h il 06-03-2013
Secondo me è passione per i fenomeni meteo.
Io non ce l'ho assolutamente
Però mi serve capirci due acche a servizio del mio unico interesse, ossia capire quanti gradi avrò il giorno dopo o anche il giorno stesso (specie di notte)
Dipende anche molto dal posto in cui si vive, per esempio qui non succede mai niente.
Comunque sia, c'è sempre qualcosa che colpisce di questa scienza, volente o nolente (da qualche nuvola strana alla precisione con cui le irruzioni fredde non toccano solo l'Italia).
Sono sempre stato affascinato sin da piccolo da tutti i fenomeni meteorologici. Ovviamente per le nevicate ma anche per le piogge forti e i temporali. Ricordo che cercavo di influenzare il tempo concentrandomi per aumentare l’intensità dei fiocchi e non mi capacitavo del fatto che di notte, (quando notoriamente non fa più caldo), la neve si trasformasse in pioggia
. Probabilmente era perché dormendo non riuscivo a trasmettere la mia energia raffreddante
.
Più grande ho deciso di fare l’istituto tecnico aeronautico, proprio perché volevo diventare meteorologo, poi la vita mi ha portato a fare tutt’altro anche se ho potuto affinare la mia passione facendo per tanti anni il pilota e l’istruttore di volo a vela. Sport che più di tutti si “affida” alla meteorologia.![]()
Ultima modifica di Corry; 19/12/2022 alle 17:22
Progetto fantasioso…
La passione per la Meteorologia (che appositamente scrivo in maiuscolo) è maturata in me intorno ai 10 anni, età in cui non avevo minimamente interesse in materie scientifiche relegate alla meteo come fisica e matematica bensì nutrivo interessi per la geografia.
Dunque nasce tutto da un inconscio amore per la natura e i cambiamenti del cielo e della variabilità stagionale, oltre che avere una grande inclinazione alle materie scientifiche.
È una tortura.
Dalla prima volta che mio padre mi portò a Rieti all'età di 7 anni e vidi il Terminillo tutto innevato iniziai ad appassionarmi delle montagne ed a voler andare sulla neve e nei posti di montagna, poi invece ho iniziato proprio ad appassionarmi di Meteorologia all'età di 12 anni e 4 mesi, era dicembre 1984 a Roma in zona Viale Marconi quando fece un breve rovescio di neve con bei fiocchi per qualche minuto, rimasi incantato, ma la passione iniziò a sbocciare come primo approccio il 6 gennaio 1985 con quei 23 cm di neve a Roma, tutto bianco al risveglio e fu una specie di amore a prima vista tanto fu che iniziai a guardare costantemente Che Tempo Fa ed il Meteo2 per sperare in previsioni nevose su Roma, a guardare i lampioni la sera, a stare spesso in finestra ad aspettare precipitazioni nevose che in una città come Roma arrivavano molto sporadicamente, ci fu una nuova bella nevicata a marzo sempre nel 1985.
Successivamente sempre nell'Epifania dell'anno seguente 1986 fu tanta pioggia ed io scoppiai a piangere perché non ci fu la neve come l'anno precedente ma ironia della sorte a Carnevale, il 10-11-12 febbraio 1986, un mese dopo 3 giorni di fila con neve con la prima nevicata che fu un temporale nevoso con fazzoletti, l'accumulo a Roma nella zona di Viale Marconi fu di ben 40 cm di neve per la mia immensa gioia.
Da quel momento iniziai a cercare di capire quali fossero le condizioni affinché nevicasse, ogni volta che la temperatura si trovasse intorno ai +5° sperando in un calo di qualche altro grado, mi mettevo in finestra a scrutare il cielo per vedere se ci fossero nuvole che potessero portare neve, sempre con delusione ovviamente perché se c'era qualche nuvola la temperatura non scendeva, se scendeva a temperatura da neve era sereno, se il cielo si copriva per bene, accadeva quando la temperatura era risalita e puntualmente arrivava la pioggia.
A settembre del 1986 all'età di 13 anni mi comprai il primo termometro a mercurio ed iniziai a registrare temperature e condizioni atmosferiche annotando tutto prima su un normale quaderno, poi sui quadernoni iniziando successivamente a calcolare le medie, tutto questo fino ad oggi solo che in modo più sofisticato, dai semplici termometri a mercurio si è passati alle stazioni meteo, i calcoli me li faccio su excel ma riporto sempre tutto sul quadernone, i dati per Roma sono terminati dal momento che mi sono trasferito qui a L'Aquila, a fine 1991 da Viale Marconi mi trasferii alla Garbatella a 2,5 Km di distanza sempre Roma semicentro sud fino al 17 dicembre 2011 quando cambiai appunto città.
Già facendo avanti ed indietro nel weekend tra Roma e L'Aquila reperii i dati di L'Aquila aiutandomi col tempo atmosferico con le webcam di associazioni meteo locali e preparai per quasi un decennio i quadernoni anche per L'Aquila continuando a registrare i dati della mia zona di Roma.
Trasferitomi quindi a fine 2011 a L'Aquila nella frazione di Roio Piano ho proseguito la stessa attività amatoriale di passione meteo qui con ovviamente maggiore soddisfazione climatica rispetto a Roma.![]()
Nato a Roma, trasferito da Roma zona Garbatella a L'Aquila Roio Piano il 17/12/2011. Min assoluta L'Aquila Roio Piano-Piana di Roio 770 metri slm -24,2° il 15/02/2012 e Roma Ciampino -11° il 12/01/1985.
E' un qualcosa che nasce e cresce fin dall'infanzia per alcuni. Credo che ci voglia una particolare sensibilità nel cogliere il fascino di alcuni fenomeni ed un pizzico di curiosità nel capire il perchè avvengano quando si cresce.
Per me personalmente direi che il fattore scatenante sia stato il fenomeno della neve, decisamente più frequente quando ero bambino. Ora ci spero, ma la vedo diversamente....
Però io credo addirittura che sia qualcosa di più profondo ed "istintivo": l'uomo per natura è curioso e cerca di capire il più possibile di ciò che avviene intorno a sè...
Cosa, più della meteorologia, influenza la vita dell'uomo fin dai suoi albori?
Da una parte la "scoperta" dei forum ed il libero accesso ad essi è stata fenomenale per condividere la passione, mai avrei immaginato di trovare sto mondo e tanti appassionati, dall'altra la deriva verso social, chat ed affini ha un po' rovinato "l'ambiente" polarizzando sempre più le discussioni e creando malumori...
Sicuramente situazione non aiutata da anni poco soddisfacenti...
Venendo ad oggi mi ritengo "interessato" alla meteorologia e ad alcuni fenomeni. Ci sono persone molto, molto più appassionate di me, per non parlare poi chi di approfondisce seriamente il discorso TLC ecc..
Boh... non lo so cosa sia ma a me la meteorologia diverte...
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