L'arco alpino disegna climi regionali molto particolari.
Se d'estate col contributo del sole le precipitazioni non mancano, d'inverno servirebbe la porta atlantica a portata, non dico sempre aperta, ma quantomeno più dinamica delle situazioni esasperate che si reiterano nei pattern e nei WR emisferici da 15-20 anni ad ora, in ogni stagione con le sue peculiarità.
Il clima del Nordovest è -per la neve in basso- connotato dalle -molto belle- nevicate da scorrimento o raddolcimento.
Una volta prassi, col grado in meno di oggi, ora invece sono rarità.
E vivere in quelle zone di pianura diventa insalubre oltreché un tedio.
Sull'aria inquinata però il discorso è sempre esistito, da quando abbiamo scelto fonti energetiche fossili aka sempre.
E negli ultimi anni non è migliorato granché: si son ridotte le quantità di polveri sottili di dimensioni grandi, sono aumentate le quantità di polveri sottili pm5 ed inferiori. Non buono in ogni caso.
La situazione così però ce la riportano gli analisti stessi eh.
Non lo incenso mica, purtroppo. Ha sbullonato pure lui quest'inverno sì. Il determinismo matematico è stato messo ai suoi limiti possibili più volte quest'inverno. E molti additano le SSTA più calde come variabile impazzita principale.
Non saprei, visto il sistema non lineare, ma non lo escluderei: è così palese e lineare l'interazione, il nesso appunto.
Ecco appunto, figurati..
Assolutamente ha fatto cacà, sì.
Semmai però non dovremmo credere, come si legge spesso, che GFS e UKMO & co. abbiano fatto meglio.
Cioè se il migliore stecca a 5 giorni gli altri non fanno centro. A 4 giorni neanche e a 3 e 2 neanche.
A 6 giorni magari invece un altro GM si avvicina un poco di più all'effettiva fenomenologia, salvo poi deragliare mentre l'inglese-bolognese si fa più preciso.![]()
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