Iniziato fresco e instabile, con nuvolosità continua e piogge abbondanti nei suoi primi 4 giorni, Maggio ha proseguito fino al 20 proponendo soltanto leggere variazioni sul tema rappresentato da un cielo spesso nuvoloso e poco sole, sebbene in un contesto relativamente secco (solo 12 mm sono caduti dopo i primi 4 giorni del mese, senza i quali di fatto si sarebbe terminato il mese in deficit pluvio) e con venti non più settentrionali ma meridionali. Caratteristica comune a tutte le prime 3 settimane le temperature massime contenute, il che ha stupito visto e considerato la netta dominanza avuta dalle correnti da sud per 10 giorni dall'8 al 17.

Il primo anticipo della bella stagione è giunto soltanto in ultima decade, dopo il 22, con tempo stabile e soleggiato, ma i tempi erano ancora immaturi per sentire i primi caldi: sotto una costante ventilazione dal mare, infatti, che ha consentito di sfruttarne le basse temperature superficiali (eredità della bassa insolazione di Maggio e del più freddo Aprile dal 1998) e ha sottratto Brindisi ai primi bollori che ci sarebbero altrimenti stati con venti dall'entroterra, le temperature sono rimaste straordinariamente basse, tanto che la massima in terza decade all'aeroporto è riuscita a essere persino inferiore di un decimo a quella della seconda decade, trascinando nella gloria sia il mese, sia la stagione sia l'intera annata 2023 per la più bassa massima la più alta dal 1951!


Ovviamente nel resto della città il caldo si è fatto sentire maggiormente, ma anche in quelle zone non si è mai ecceduto oltre i 26.7° (a S.Elia, nell'estrema periferia peraltro), e non lo si è fatto fino al 4 Giugno. Per far capire quanto deve essere stato rilevante per tutta la città questo ritardo nel raggiungimento delle prime "soglie" stagionali, e come dunque non sia affatto stato affare soltanto delle aree litoranee e sublitoranee, basta evidenziare che nella serie storica dell'aeroporto soltanto 9 anni su 72 (dal 1951 al 2022) avevano rilevato la prima massima sopra i 26,7° dal 4/6 in poi (settimo posto dal 1951 a pari merito con 1988, 1989 e 2005 che condivisero il superamento dei 26,7° il 4/6), dunque si tratterebbe di un dato già rilevante se fosse stato registrato alla stazione meteorologica dell'aeroporto, posta a meno di 1 km dal mare, figurarsi per S.Elia, che si trova nella periferia più interna dell'abitato a circa 4 km dal mare!



Maggio 2023 riesce a trascorrere in modo imprevedibile come un mese privo di ondate di fresco persino di lieve entità (come si vedrà, le temperature minime registrate in atmosfera sono nella top 10 delle più alte dal 1974!) ma altrettanto privo di ondate di caldo (l'unica "fiammata" si è vista il 14 Maggio, ma è stata rapida e assolutamente indolore al suolo tanto che quel giorno stesso le massime furono attorno ai 20° tra le varie aree della città!), in un regime termico settato su valori in lieve sottomedia.
Questo peculiare (se non addirittura unico) assetto termico tenuto da Maggio 2023 è stato sufficiente a rilevare un record storico incredibile come quello della più tardiva prima max sopra i 24°, per la prima volta almeno dal 1951 rilevata non in primavera ma in estate meteorologica, ed è la dimostrazione che non necessariamente i record di freddo si registrano al seguito di lunghi o intensi periodi sottomedia: a volte, semplicemente, basta evitare di discostarsi troppo dalla media!

E così quel che inizialmente si era rivelata un'aspettativa delusa (il fallimento per il record di tardività della prima max annuale sopra 22,5° [1] [2]) ha finito sorprendentemente per far registrare una delle più importanti statistiche climatologiche del 2023 fino a questo momento, forse la più importante.





Posta questa premessa, passiamo ad analizzare le temperature al suolo.
Di seguito le medie termiche di Maggio 2023 a Brindisi Casale:

media min: 15,3° (+0,6° dalla 81/10; +0,5° dalla 91/20)
media max: 21,2° (-1,6° dalla 81/10; -1,6° dalla 91/20)
media delle medie: 18,2° (-0,5° dalla 81/10; -0,6° dalla 91/20)

Il più freddo Maggio dal 2019, è stato però nella media dello scorso decennio, che ricordo essersi decisamente raffreddato rispetto agli anni 90 e agli anni 2000 perdendo quasi un grado.

Davvero unico il modo in cui l'anomalia negativa finale si è generata, frutto della combinazione bizzarra tra minime sopra la media e massime in deciso sottomedia.
Non parlo a sproposito di unicità: Maggio 2023 è il mese con la minore differenza (5,9°) tra la media min e la media max tra tutti i mesi di Maggio dal 1951, coniugando quella che è stata una delle 15 più basse medie max dal 1951 ad una delle 15 più alte medie minime dal 1951 per Maggio.
Giusto per rendere l'idea, la media min è stata identica a quella del Maggio 2022, mentre la media max è stata degna di un mese molto fresco quale fu il 2014 (21,1°) e tale da costituire la quarta più bassa media max a Maggio dal 1992, dietro solo a 2004, 2014 e 2019!


Un assetto termico simile si ebbe già qualche mese fa, ad Ottobre 2022, ma a differenza di quest'ultimo caso è di più difficile spiegazione comprendere come sia stato possibile conseguire una tale distribuzione delle anomalie: se infatti ad Ottobre 2022 furono predominanti le correnti settentrionali, che provenendo dal mare impongono alla costa un ritmo marittimo al ciclo giornaliero delle temperature (ridotte escursioni termiche con minime più alte e massime più basse rispetto alla media), a Maggio 2023 le correnti settentrionali hanno dominato esclusivamente nell'ultima settimana mensile e nei primi 4-5 giorni, mentre la seconda decade ha addirittura visto (come già detto) sempre e soltanto correnti meridionali che paradossalmente dovrebbero associarsi ad escursioni termiche più ampie!
Probabilmente al risultato ha fortemente contribuito la nuvolosità frequente che ha schermato il sole di giorno, abbassando le massime, ma ha altrettanto aumentato le minime la notte.





Vediamo adesso le statistiche significative del mese:

  • estremi 11/23,7°
  • 11 max < 20°
  • nuovo record per la minore escursione termica mensile a Maggio e per un qualunque mese primaverile dal 1951; settimo posto in assoluto su tutti i mesi dal 1951
  • nuovo record per la più bassa massima più alta (23,7°) a Maggio e per la stagione primaverile dal 1951
  • quarto posto, a pari merito con il 2018, per il minor n° di minime < 13° (soltanto 2) a Maggio dal 1951
  • terzo posto, a pari merito con il 2018, per il minor n° di minime ≤ 14° (soltanto 5) a Maggio dal 1951, dietro a 2000 (0!) e 2003 (2)
  • record per il maggior n° di minime consecutive (21, dall'11 al 31) > 14° a Maggio dal 1951; battuto di 1 gg il precedente record del 1990 confermato poi dal 2003
  • quarto posto per il maggior n° di minime consecutive (17, dal 15 al 31/5) ≥ 14,5° a Maggio dal 1951, a pari merito con il 1986
  • secondo posto per il maggior n° di giorni consecutivi (25) con media grezza giornaliera > 17° a Maggio dal 1951, dietro solo al 2000 (31 gg su 31)
  • dal 10 al 17 Maggio si sono avute per 8 giorni correnti meridionali nella stragrandissima maggioranza del tempo, salvo qualche limitatissima eccezione da E o un paio di rilevazioni SYREP (su 10 giorni!) con venti da nord; si è trattato presumibilmente del più lungo intervallo di tempo con ventilazione non proveniente dai quadranti settentrionali a Maggio dal 1951, e alla luce di questo è ancor più straordinario pensare che si sia stabilito il record per la massima assoluta mensile più bassa!


Come questi dati evidenziano chiaramente, sono mancate le mezze misure: tanto quanto eccezionale è stata la capacità delle massime di non salire oltre i 24°, altrettanto eccezionale è stata l'incapacità delle minime di scendere sotto i 14° (salvo in prima decade).
Si è così delineato un mese davvero unico nel suo genere, che racchiude in sè sia dati storici di freddo sia dati storici di caldo con il paradosso che entrambi sono stati figli della stessa madre, vale a dire l'assurda staticità che ha assunto il mese sul profilo termico dopo i primi 6 giorni, con temperature estremamente livellate sia nelle minime sia nelle massime.




ZT Brindisi Maggio 2023.pngT 850 hPa Brindisi Maggio 2023.pngT 500 hPa Brindisi Maggio 2023.png


Atmosfera- Maggio 2023 termina con una leggera anomalia negativa rispetto alla 81/10 anche in medio-bassa troposfera, in accordo per il secondo mese consecutivo l'andamento già visto al suolo (fatto tutt'altro che scontato).
Fa eccezione l'alta troposfera (500 hPa), dove il mese chiude sostanzialmente in media (un paio di decimi sopra).

Le medie (frutto delle mie ricostruzioni quotidiane, lo ricordo) sono state:

  • 850 hPa: 9,9° (-0,5° dalla 81/10)
  • 700 hPa: -0,2° (-0,5° dalla 81/10)
  • 500 hPa: -16,7° (+0,2° dalla 81/10)
  • ZT: 3016 m (-69 m dalla 81/10)


Questo il riepilogo delle anomalie e delle medie delle varie quote per ogni decade (rispetto alla mensile 81/10):

Anomalie medie Maggio 2023.png



Anche lungo la colonna d'aria il mese si distingue per la scarsissima escursione termica, stabilendo anche in questo caso dei podi storici:

  • secondo posto per la minore escursione termica mensile a 850 hPa (9.8°, da un picco minimo mensile di 5.7° ad uno max di 15.5°) a Maggio dal 1974; da evidenziare tuttavia come il dato più elevato del mese (15,5°) lo abbia stimato con un potenziale errore di ± 1°, quindi devo citare per correttezza anche i mesi di Maggio 1975 e 1976 che ebbero un'escursione termica mensile a 850 hPa appena superiore a quella presunta per Maggio 2023 (10°)
  • secondo posto per la minore escursione termica mensile a 700 hPa (7.6°, da un picco minimo di -3,6° ad uno max di 4°) a Maggio dal 1974; davanti solo il 2018 (6,7°)
  • terzo posto per la minore escursione termica mensile a 500 hPa (8°, da un picco min di -21.2° ad uno max di -13.2°) a Maggio dal 1974, a pari merito con il 1976 dietro solo a 2002 (7,8°) e 2018 (6,6°)
  • secondo posto per la minore escursione dello ZT (1300 m ca, da 2400 a 3700 m) nel mese di Maggio dal 1974, dietro sempre al solito 2018 (1172 m)



E' chiaro, dai dati sopra esposti, che per quanto il mese sia stato persino leggermente sotto la media i picchi minimi mensili registrati alle varie quote sono stati piuttosto alti, rappresentando l'espressione più efficace della totale mancanza di ondate di fresco che capitano quasi sempre a Maggio, specialmente nella prima metà del mese.
Per quanto apparentemente paradossale dunque, un mese sostanzialmente nella norma conquista però:

  • il quarto posto per il più alto picco minimo della T850 (5,7°) per il mese di Maggio dal 1974; da evidenziare come le posizioni tra quinto e settimo posto siano evitate per un soffio (nel 2015 il più basso valore mensile fu 5.6°, nel 1995 e 1999 fu 5.4°)
  • il terzo posto per la più alta T700 minima mensile (-3,6°) per Maggio dal 1974
  • il quarto posto per la più alta quota minima dello ZT (2400 m) per Maggio dal 1974


Viceversa, anche i picchi massimi sono stati relativamente bassi se confrontati a quelli tipici di Maggio, e questo è vero in special modo per la media troposfera (quote dello ZT e dei 700 hPa), che infatti stabiliscono:

  • un quarto posto (benchè affollato, visto che è già occupato da 1979, 1991 e 2019) per la più bassa T700 max mensile (4°) per Maggio dal 1974
  • un quinto posto per la più bassa quota max dello ZT (3700 m) per Maggio dal 1974


In maniera dunque piuttosto assurda, in media troposfera Maggio 2023 entra nello stesso tempo sia nella top 5 dei più bassi valori massimi mensili sia nella top 5 dei più alti valori minimi mensili! Davvero un unicum nel suo genere!



Per concludere, segnalo due altre statistiche significative stavolta correlate alle altezze gpt:

  • secondo posto, a pari merito con il 1987, per la più bassa quota gpt 700 hPa max (3129 m) nel mese di Maggio dal 1974; davanti un recente campione, il 2019 (addirittura la più alta quota gpt 700 hPa registrata quel mese fu di appena 3111 m!)
  • quarto posto, ma che ne vale quanto un settimo essendo nello stesso gradino altri 3 anni (1976, 1978 e 1998), per la più bassa quota gpt 500 hPa max (5760 m) nel mese di Maggio dal 1974






Pluviometria- Sono precipitati 35,2 mm (+33% dalla 81/10) per il secondo mese consecutivo in surplus pluviometrico, evento che dalla seconda metà del 2019 suona come eccezionale (era capitato di avere bimestri con entrambi i mesi in surplus solo un paio di volte, Ottobre-Novembre 2021 e Giugno-Luglio 2022, andando a memoria).


La maggior parte della pioggia è caduta nei primi 3 giorni del mese (22 mm, il 62.5% del totale mensile), senza i quali l'accumulo sarebbe stato di "soli" 12-13 mm, equivalenti per l'appunto a quelli precipitati nei restanti 28 giorni.

Non si può dire che non abbia piovuto con costanza: sono stati rilevati 12 giorni con almeno un episodio di pioggia segnalata, di cui 9 con scatto al pluviometro.
Di questi 9 giorni, tutti hanno cumulato almeno 0,8 mm e ciò vale il pareggio del record per il maggior n° di giorni con accumulo pluvio di almeno 0,8 mm a Maggio dal 1951, record già in mano a 1978 e 1987.

Sono pareggiati anche:

  • il record per il maggior n° di giorni con almeno 1 mm di pioggia (8) a Maggio dal 1951, record condiviso con ancora più anni (oltre a 1978 e 1987, si aggiungono anche 1957, 1959, 1980, 1991 e 2002)
  • il record per il maggior n° di giorni con almeno 2 mm di pioggia (7) a Maggio dal 1951, condiviso con 1957, 1959, 1980 e 2002








E' stato un mese di Maggio che ha coronato perfettamente una primavera vecchio stampo, e che ha saputo finire con la ciliegina sulla torta.
Questa prima metà di Giugno è nel frattempo trascorsa così come Maggio la aveva preimpostata nei suoi ultimi giorni, instabile e fresca, senza il minimo accenno di caldo, e solo ora che si è giunti a metà mese si intravede la prima (potente) ondata di caldo proprio alle porte del solstizio estivo, come da appuntamento ormai annuale.